Interludio. La fotografa britannica espone una serie di immagini recenti appartenenti al ciclo Refuge, iniziato nel 2005, accompagnate da alcune sculture, portando lo spettatore entro scenari fittizi affascinanti, al confine tra la realta' quotidiana e il fantastico.
a cura di Daniele De Luigi
METRONOM presenta INTERLUDIO, mostra personale dell’artista inglese Annabel Elgar a cura di Daniele De Luigi, che sarà inaugurata sabato 19 novembre 2011. Per la sua prima mostra negli spazi della galleria, la fotografa britannica espone una serie di immagini recenti appartenenti al ciclo Refuge, iniziato nel 2005, accompagnate da alcune sculture. Le opere sono tutte inedite in Italia e alcune di esse vengono presentate dall'artista in anteprima assoluta.
Le fotografie di Elgar conducono lo spettatore entro scenari fittizi affascinanti, al confine tra la realtà quotidiana e il fantastico, costellati di tracce riconducibili a storie inquietanti di difficile decifrazione. Il risultato del suo lavoro sono atmosfere dark in luoghi nascosti, ispirate all'artista tanto dalle fiabe e dall'immaginario popolare, quanto da oscuri fatti di cronaca. Le immagini si confrontano con aspetti profondi della psicologia individuale e collettiva, tratteggiando nella ricchezza dei dettagli complessi e segreti personaggi e aprendo l'interpretazione a infinite possibilità narrative.
Le figure umane, quando raramente appaiono, sono di spalle, a mezzo busto o seminascoste, ritratte a metà tra gesto scenico e indizio rivelatore. Più spesso sono fisicamente assenti: chi ha composto pazientemente e con straordinaria abilità le sculture di pane o chi ha meticolosamente realizzato i pupazzi di stoffa, si può solo intuire. La risposta è al massimo suggerita, con inquietante lievità, dallo spazio che sembra abitato, dalle finestre coperte con drappi e tende, dalle lampade accese, tracce di un passaggio, che sia casuale o voluto non è dato sapere.
La sensazione distaccata di attesa che ci viene dalle serie di oggetti ordinati in modo maniacale, dalle sculture non finite, dagli elementi ricorrenti, trasporta in una dimensione in cui il dettaglio diventa nucleo centrale, chiave di lettura del mistero o della favola che le fotografie raccontano. Il mondo di Elgar rimanda a un denso corpus simbolico fatto di elementi primari, di totem e oggetti rituali, in cui l’incanto mai si svela per intero, i segreti rimangono tali, custoditi dall’atmosfera di sospensione che le immagini ci restituiscono.
Inaugurazione 19 novembre ore 19
Metronom
viale G. Amendola, 142 - Modena
mar-sab 15.00-19.00 e su appuntamento
Ingresso libero