Uncanny. Straniamento o perturbante familiarita' in 34 fotografie in bianco e nero e a colori; dagli scatti piu' iconici fino ai piu' recenti e un video in 16mm creato appositamente per la mostra.
La galleria Patricia Armocida di Milano è lieta di annunciare la doppia mostra personale di Cheryl Dunn e Alessandro Zuek Simonetti, inaugurazione lunedì 28 Novembre ore 19.
Per l'occasione verranno presentate trentaquattro fotografie in bianco e nero e a colori, dagli scatti più iconici degli artisti fino ai più recenti e un video in 16mm creato appositamente per la mostra da Cheryl Dunn.
The Uncanny o, nell'originale tedesco, Das Unheimliche è un concetto Freudiano che esprime un particolare sentimento, che si manifesta quando un qualcosa viene avvertito come familiare ed estraneo allo stesso tempo, generando una sensazione di straniamento o di perturbante familiarità. Così accade verso le immagini in mostra, ritratti delle strade di New York, dei personaggi e dei dettagli che la popolano. Ritagli di una città leggendaria le cui immagini abbiamo assorbito fin dall'infanzia, continui déjà-vu che ci portano a ricucire memorie e ricordi ideali di un luogo in cui finora potremmo non essere mai stati.
Il déjà-vu si ripresenta confrontando i due artisti: camminano per la strada in due luoghi e momenti differenti, scattando e avendo sensibilità per gli stessi soggetti, prima che le informazioni e le referenze fossero così immediate e alla portata di tutti. Cheryl, fotografa di prima generazione che ha cominciato a ritrarre le giovani culture di nicchia che negli anni '80 stavano nascendo a New York: quella dell'hardcore, quella degli skaters, quella dei primi writers. La stessa cosa Zuek 10 anni dopo, prima generazione italiana a documentare la scena nascente nel nostro Paese.
Cheryl Dunn afferma che gli alti e bassi dell'umanità la affascinano molto di più della media normalità, gli estremi insegnano, donano idee e conoscenza. Le fotografie esposte ripercorrono la sua carriera, partendo dagli anni '90 e arrivando fino alle proteste del movimento "Occupy wall Street" del mese scorso. L'artista e filmmaker esporrà anche due video. Nel suo percorso creativo il video è stato una progressione naturale scaturita dal singolo fotogramma: "Da sempre cercavo di dire più di quanto un solo fotogramma non potesse comunicare, quindi sento il video come un qualcosa di molto liberatorio: posso incorporare molti degli elementi che amo, quali musica, movimento e narrazione".
Alessandro Zuek Simonetti proviene da una formazione giornalistica, come Cheryl documenta la vita reale. Le sue immagini sono crude, ma racchiudono un'attenta composizione: ricerca la bellezza nell'insolito. "Mi piace l'idea di creare immagini iconiche che possano funzionare da sole anche quando queste sono state concepite all'interno di una storia". Il lavoro di Zuek è diviso in due gruppi: il primo racchiude le immagini relative al suo primo periodo a NY, scattate tra il 2005 e il 2007, mentre il secondo gruppo, prevalentemente a colori, è relativo al progetto DD MM YYYY, una sorta di diario giornaliero scattato tra il 2008 ed oggi, con un'attitudine che ama definire "da cellulare".
Cheryl Dunn (New Jersey, 1960) è una filmmaker e fotografa di successo di New York City. Lavora per riviste come Spin, Vogue, Harper's Bazaar e Dazed & Confused.
I suoi lungometraggi sono stati proiettati in numerosi e importanti film festivals, tra cui quello di Tribeca, Edimburgo, Rotterdam, Los Angeles e Havana e sulla PBS.
Il suo lavoro è stato esposto in varie gallerie e musei tra cui Deich Projects a New York, la Tate Modern di Londra e la mostra "Art in the Streets" al MOCA di Los Angeles. Cheryl è stata uno dei protagonisti del documentario, libro e mostra itinerante curata da Aaron Rose "Beautiful Losers". Sono stati pubblicati due libri sul suo lavoro "Bicycle Gangs of New York" e "Some Kinda Vocation". Ha appena presentato il suo ultimo film: "Everybody Street".
Alessandro Zuek Simonetti (Bassano del Grappa, 1977) vive e lavora a New York City. Si e' laureato presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia, nel corso di Decorazioen B con una tesi sul Ritratto Fotografico Come Ricerca Sociale - La catalogazione del genere umano. I suoi lavori sono stati pubblicati da importanti testate nazionali ed estere e ospitati in progetti curatoriali di spicco, come il progetto per il bookshop del PS1 MOMA in Queens, NY e gallerie di risonanza internazionale. Tra le sue ultime mostre: "No Soul for Sale", Tate Modern, Londra; "La fioritura del Bambu", DOCVA Viafarini, Milano; Il Museo Privato, La passione per l'arte contemporanea nelle collezioni bergamasche, Gamec Bergamo; "Interessi Personali", Romberg Contemporanea, Roma, Italia; "UDLMIDLU", Oh-Wow Gallery (Hamburger Eyes), Miami, USA; "POV Point of View", Jarach Gallery, Venezia, Italia;"The Polaroid", Galleria Ca' di Fra (curata da Claudio Composti), Milano, Italia; "Italidea", Guadalajara e Città del Messico (curata da Renato Miracco), Messico;" The Last Neighborhood Standing", Leica Gallery, NYC, USA che vede il contributo di Tony Arcabascio e Steve Powers. Ha in oltre collaborato con artisti performer come Davide Balliano, Marcello Maloberti e Nico Vascellari.
Inaugurazione lunedì 28 Novembre 2011 ore 19
Galleria Patricia Armocida
via Lattanzio, 77 Milano
orario: da martedì a sabato ore 11.30-13 / 15.30-19.00
Ingresso libero