A cura di Roberto Daolio.
Si tratta della prima mostra-omaggio postuma, che una istituzione pubblica dedica all’opera di questo artista (Fiesole 1948 - Milano 1994). Promossa dalla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, non è un’antologica ma una retrospettiva che privilegia alcuni momenti artistici della ricerca di Bartolini: gli anni 70, gli inizi degli anni 80, gli ultimi lavori. Esposte un centinaio di opere che delineano l’intero arco ventennale del lavoro di Luciano Bartolini (dagli esordi nel 1974 fino alla prematura scomparsa) disegna un percorso di lucida e puntuale omogeneità . Un viaggio-viatico continuo e indefesso all’insegna di una coerenza, tutt’altro che virtuosa, sui confini e sulle soglie di un’attualità mai appiattita dagli influssi delle mode. Il volume propone un vasto repertorio di segni e di segnali che si raccordano in una rete trasparente di rimandi, di evocazioni, di suggestioni. Privilegiando la carta (scelta per la sua qualità "oggettiva", per la sua apparente banalità ) come materiale d’elezione, Bartolini coniuga con leggerezza e fragilità gli opposti in un’alternanza misurata: lucido e opaco, verticale e orizzontale, primario e secondario, pieno e vuoto. More than This è il titolo di un suo lavoro del 1982, andato disperso e non più recuperabile. È sembrato opportuno assumerlo e adottarlo per questo omaggio.
22x28; pag. 136; ill. 106 di cui 35 a colori; brossura; testi di Roberto Daolio; ed. it./ingl.; 60.000 lire; ISBN 88-8158-274-0