Juan Usle
Fabian Marcaccio
Monique Prieto
Mark Francis
Ouattara Watts
Stephen Ellis
Peter Davis
Alexis Harding
David Row
Lydia Dona
Jonathan Feldschuh
Giles Lyon
Chris Finley
Amanda Church
Michael Scott
Julie Evans
Millree Hughes
ChanSchatz
Steve DiBenedetto
Marella Arte Contemporanea e' lieta di annunciare 'Before and After Science', collettiva che propone un interessante viaggio, dagli anni '80 ad oggi, nell'arte definita 'astratta'. La mostra prende il nome dal famoso disco del '77 di Brian Eno perche' con esso condivide lo spirito dei periodi di transizione.
Juan Usle, Fabian Marcaccio, Monique Prieto, Mark Francis, Ouattara Watts,
Stephen Ellis, Peter Davis, Alexis Harding, David Row, Lydia Dona, Jonathan
Feldschuh, Giles Lyon, Chris Finley, Amanda Church, Michael Scott, Julie
Evans, Millree Hughes, ChanSchatz, Steve DiBenedetto.
Marella Arte Contemporanea è lieta di annunciare "Before and After Science",
collettiva che propone un interessante viaggio, dagli anni '80 ad oggi,
nell'arte definita "astratta". La mostra prende il nome dal famoso disco del
'77 di Brian Eno perchè con esso condivide lo spirito dei periodi di
transizione.
Il nutrito panorama di artisti presenti propone un confronto dell'astrazione
emersa nelle ultime due decadi e vuole tracciare una linea di continuitÃ
alla luce dei nuovi sviluppi artistici.
Il ricco corpo di opere realizzate per questa esposizione e i 19 artisti
invitati, selezionati su scala mondiale, rivelano uno straordinario fermento
innovativo dell'arte astratta, con una maggior concetrazione nelle zone del
Nord America ed Europa, in particolare l'Inghilterra.
Dalla metà degli anni '80 si riscontra nell'astrazione, in particolar modo
newyorkese, interesse per l'innovazione scientifica, sia per quanto riguarda
le tematiche che i mezzi espressivi, mentre la matericità , la gestualità e
l'improvvisazione tipica dell'astrazione degli anni '50 e '60 sembrano
raggelate, studiate e ridefinite. Una nuova concezione pittorico astrattista
si intravede nelle complesse creazioni di Juan Usle, nell'apporto digitale
di Fabian Marcaccio, nei microcosmi molecolari di Lydia Dona, nelle
rigorosissime costruzioni geometrico-urbanistico-mentali di Stephen Ellis,
nel rigore delle curve di David Row, nel genio pittorico di Steve
DiBenedetto, nella pulizia quasi monocromatica di Mark Francis e nelle poco
regolari forme a campitura piatta di Monique Prieto.
L'altissimo livello di ricerca si mantiene ininterrotto sino ai giorni
nostri, l'arricchimento tecnologico offre nuove possibilità e nuovi
materiali ad artisti come Millree Hughes e ChanSchatz che elaborano opere in
movimento e interattive in materiali plastici; piuttosto che Alexis Harding
che con l'ausilio di un reagente chimico crea preziose trame con la pittura
o ancora, Jonathan Feldschuh che sovrappone durante il processo creativo
abbondanti strati di colore e resina. Le opere di Julie Evans ripropongono
l'attenzione su un mondo visto al microscopio come le morbide forme rosee
create da Amanda Church. Giles Lyon elabora un'astrazione partendo dalle
potenzialità della materia pittorica, Peter Davis utilizza il minimalismo di
colate di colore su lastre di alluminio, mentre Chris Finley parte dalla
figurazione per giungere ad una pittura di grande sinteticità . Nell'opera di
Ouattara Watts si evidenzia l'utilizzo del segno e del simbolo, derivante
dal suo background culturale africano ma anche da una attenta rivisitazione
delle avanguardie della prima metà del '900. L'interesse di Michael Scott è
quello di ricreare una visione essenziale, un'universale rappresentazione
delle opere dell'uomo e della sua civilizzazione viste come da un satellite.
La mostra è dedicata ad un amico, Roberto Danè
Opening reception: mercoledì 19 Febbraio 2003, ore 18.30 - 21.00
Orari galleria: Da martedì a sabato dalle ore 12.00 alle ore 20.00
MARELLA ARTE CONTEMPORANEA
Via Lepontina, 8 - 20159 Milano - Italy
T +39 02 6931 1460 F +39 02 6073 0280