Tra i principali rappresentanti di una nuova generazione di pittori americani, l'artista californiano si dedica con rinnovata energia all'approfondimento ed allo sviluppo dell'astrazione e di nuove tecniche pittoriche.
"Le tele di Tomory Dodge evocano il sublime tramite un uso astratto e seducente del
colore e del movimento. La tensione tra costruzione compositiva e distruzione
suggerisce temi di disgregazione, catastrofe, trascendenza e rinascita. Guardando
queste opere si sente come il piacere della calma prima della tempesta." Lauren
O'Neil - Butler, Artforum, 2008
La galleria Monica De Cardenas di Zuoz è lieta di annunciare la prima mostra in
Europa del pittore californiano Tomory Dodge, nato a Denver nel 1974 e oggi
residente a Los Angeles. Dodge è tra i principali rappresentanti di una nuova
generazione di pittori americani che si dedica con rinnovata energia
all'approfondimento ed allo sviluppo dell'astrazione e di nuove tecniche pittoriche.
Le sue opere si trovano in numerose importanti collezioni internazionali e in musei
americani prestigiosi quali il Whitney Museum di New York, lo Smithsonian di
Washington e il Los Angeles County Museum of Art.
In pochi anni il suo spirito di ricerca lo ha portato dalla raffigurazione di vasti
paesaggi americani - cosparsi di detriti - all'astrazione pura. Alla domanda
sull'evoluzione del suo lavoro ha risposto: "Prima le pennellate costruivano un'
immagine... Ora le pennellate sono l'immagine". Anche se nel suo immaginario vi
sono ancora tracce di figurazione - talvolta con connotazioni storiche o politiche -
Dodge oggi è divenuto un pittore ansioso di esplorare i significati, le
potenzialità e le frontiere della pittura in se.
La materialità viscerale del colore (e la sua capacità intrinseca di sprigionare
luce) è sempre stata al centro del suo lavoro ed ha posto le basi per le sue
esplorazioni più recenti. I dipinti attuali infatti hanno caratteristiche fortemente
lavorate, a volte sono superfici caotiche che suggeriscono massicci diluvi di
detriti o materiale scagliato nello spazio come se si fosse fermato il tempo una
frazione di secondo dopo una violenta esplosione. Nonostante tutta la forza cinetica
implicita nel su lavoro, Dodge riesce spesso a raggiungere una tranquillità unica e
una leggerezza simile a quella che si potrebbe sperimentare se la forza di gravità
fosse improvvisamente sospesa. I suoi segni drammatici di colore, anche se mostrano
la loro natura di pennellate applicate dalla mano dell' artista, tendono ad andare
comunque oltre a quello che sono per suggerire qualcosa di diverso - frammenti di
una realtà frantumata, o detriti disancorati dalla forza di gravità e alla deriva in
un freddo mondo contenuto sulla tela. Il suo lavoro gioca ai margini del figurativo,
ma si impegna sempre anche con l'arte di "rappresentare", con i problemi della
mimesi e l'atto pittorico di ricreazione divenuto interno al lavoro. I dipinti non
aspirano alla verosimiglianza e alla rievocazione di cose in particolare, ma ci
presentano un riflesso imperfetto ma illuminante del mondo.
In alcune opere, come ad esempio nel dipinto "Sleepless" la logica compositiva
dell'artista è determinata dall'atto di riflettere in modo speculare ogni gesto
attraverso un asse centrale verticale: un atto che esalta l'artificio astratto delle
opere e si espande nello spazio del dipinto creando intriganti nuovi luoghi. I
dipinti simmetrici, tuttavia, non sono né meccanici né perfetti, proprio per le
variazioni di tono e di composizione durante questo processo di replica. La perfetta
simmetria in pittura è infatti come smentire o negare l'individualità e il segno
dell'artista, ed è qualcosa che Dodge continua a mettere in discussione. Attingendo
al suo precedente interesse nel potenziale illusionistico della pittura, le sue
opere diventano otticamente inquietanti, impegnate in un gioco dinamico, che pone in
questione nozioni di originalità, autenticità e composizione.
Inaugurazione Sabato 10 dicembre ore 18
Galleria Monica De Cardenas
Chesa Albertini, Via Maistra 41 - Zuoz
Orario: martedì - sabato 15 - 19
Ingresso libero