Le tele della personale "Tra voli di luce" sono frutto di un'avventura umana e filosofica, un'avventura di conoscenza, misteriosa.
a cura di Carlo Franza
La mostra dal titolo “Tra voli di luce” è promossa dall' ARTESTUDIO 26, punto di riferimento significativo nella planimetria artistica
di una città fortemente europea come Milano. Lo spazio oltre a vivacizzare ricognizioni ad ampio raggio di tendenze che
caratterizzano l’arte contemporanea, offre lezioni tecniche e teoriche e conferenze di illustri artisti e intellettuali italiani del
secondo Novecento. L’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell’Arte Contemporanea, che firma anche il testo,
dal titolo “Tra voli di luce” riunisce opere dell'artista italiano Paolo Melodia, cantore della bellezza, descrittore della luce, profeta
dello stupore. La presenza di artisti affermati e di altri più giovani nel panorama delle scelte che l'ARTESTUDIO 26 propone
lascia intendere la capacità di leggere la storicità, di scoprire il nuovo, di rompere con un passato troppo vischioso e riscrivere
anche una sorta di taccuino del futuro.
Scrive Carlo Franza: “ Una eccezionale avventura artistica e intellettuale è quella messa in atto da Paolo Melodia,
artista che parte dalla descrittività del mondo per carpirne l'anima, il nucleo, la luce che lega terra e cielo. Mi par di
leggere in questi dipinti dell'artista italiano quei versi del libro di Fernando Pessoa che hanno titolo “Nei giorni di luce
perfetta”, in quanto esibisce un mondo solcato da latitudini e segreti, oltre ogni facilità e banalizzazione, una sorta di
new-new neorealismo magico. Ecco allora che queste opere sono frutto di un'avventura umana e filosofica,
un'avventura di conoscenza, misteriosa; in esse ritroviamo la grande traversata dei secoli della storia dell'arte, dove
una poesia desta, accende, determina, opera, filtrando i canoni dell'esteticità, la spoliazione dell'immagine lacerata,
estrema, invitante, nutrita.
Paolo Melodia pittore e poeta racconta un suo credo, un suo intendere, un suo territorio, qui hanno attecchito le sue
premesse, e le conserva, se ne alimenta, ove aleggia un'aria di libertà che si respira per gli slarghi di luce che si
allargano dimensionalmente in lungo e in largo. La natura rappresentata con velature d'eccezione è come dipinta
attraverso vaporosità che danno idea del silenzio che incombe e si fa tutto ricordo, pensiero, soliloquio.
C'è lo stupore d'essere nel mondo, di carpirne il soffio, il respiro musicale che in ogni dipinto vi alita, tra aria e luce
descritta. Ma tracce neoromantiche vissute dall'artista in prima persona, affioranti nello scavo autobiografico che
sorregge la sua ricerca, diventano la timbricità di questi paradisi pure attraversati da stagioni che vanno dalla
primavera all'autunno. Sensi e moti umani, arie e motivi, declinano paesaggi e figure che si portano fino a gradi di
surrealtà, e il colore assoluto che si fa poi luce e luce profonda, diventa concretezza oggettuale della poesia, quasi
astrazione e corpo dell'universo, volgendo anche verso simbologie, capaci di dettare scintille e un cortocircuito. Paolo
Melodia con le sue incidenze e coincidenze poetiche, più versate a segnare una pittura dipinta che evoca e rievoca
terrestrità descritte anche da un poeta italiano di stampo orfico che fu il pugliese Girolano Comi, innerva nella sua
pittura il clima più significativo della postmodernità che vuol essere proprio l'autenticità”.
Cenni biografici dell’ artista
Paolo Melodia, in arte Gautama, è nato a Prato nel 1953, ma vive e opera a Verbania. Figlio d'arte e vicino da sempre
al mondo della bellezza e della creatività, ha iniziato a dipingere nel 1985, ma professionalmente solo nel 2003
attraverso una scelta caratterizzata da forti spinte interiori capaci di legare materia e spirito. La sua prima apparizione
in pubblico nel febbraio 2011 con la mostra personale alla Galleria degli Artisti a Milano, poi la personale a Bergamo
alla “Galleria Arte in Centro” nel maggio 2011, quindi la personale a Milano da Artestudio 26 nel gennaio-febbraio
2012 dal titolo “Tra voli di luce”, presentata dall'illustre Storico dell'Arte Prof. Carlo Franza, che ne sottolinea
l'autenticità e la bellezza della pittura del maestro lombardo, e gli programma successive mostre a Firenze e a Berlino
tra 2012 e 2013. Ha inoltre partecipato a mostre collettive a Milano, Genova e Stresa, e conseguito premi e
riconoscimenti, attestazioni singolari di un percorso unico. E sempre il Prof. Carlo Franza lo candida al Premio delle Arti
Premio della Cultura edizione XXIV del 2012 al Circolo della Stampa di Milano.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal
1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è
laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore
Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor
nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario
“Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più
importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e
diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le
Attività Culturali.
Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel
1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il
Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.
Nella serata inaugurale degustazione di pasticceria di eccellenza “Le Cuspidi” di Nocera F. e Vizzì G. s.n.c. – Raffadali (AG).
Inaugurazione giovedì 19 gennaio, ore 18.00
Artestudio 26
Via Padova 26 Milano
Orari da lunedì a mercoledì ore 10 – 17, visitabile in giorni e orari diversi previo appuntamento al 338.9197709
Ingresso libero