(dih-key) oggetti | corpi | ambienti decadenti. L'artista si muove tra la fotografia di pura testimonianza documentaria e la fotografia allestita in ambiente controllato.
Francesco Di Nocera si è avvicinato alla fotografia come mezzo per raccontare storie. Proprio per questo motivo la tipologia di scatto, la tecnica, così come la post-produzione, non sono univoci: si adattano alla storia che gli oggetti, gli ambienti e i corpi intendono raccontare.
L'artista, poliedrico, si muove tra la Straight Photography e lo Still Life; tra la fotografia di pura testimonianza che registra in modo documentario la realtà che ci circonda, persone, ambienti, strutture architettoniche e tra la fotografia allestita in ambiente controllato, trasformando oggetti e soggetti comuni per farli diventare protagonisti assoluti della scena, quasi una finta realtà ma reale per l'osservatore; Egli lascia raccontare o racconta.
Per questa sua prima personale, l'artista ha scelto il titolo "dih-key" (fonetica di “decay”), un termine che può assumere diversi significati: dalla decadenza dei costumi alla corrosione, dalla degenerazione alla mortificazione. Il filo conduttore dell'esposizione è proprio l'amplificazione di questa discontinuità di significati raccontati attraverso storie di corpi, oggetti e ambienti differentemente decadenti.
Inaugurazione 14 gennaio ore 17
RAVALgallery
via dei marsi, 50 (san lorenzo) - Roma
Ingresso libero