Evoluzione capitale dei sogni. In mostra fotografie o piani e visioni geometrici dipinti che costruiscono un discorso sulle tre figure iconiche di Darwin, Marx e Freud. Da cio' che sembra chiaro ed organizzato a cio' che sembra caotico.
Costruire un discorso su tre figure iconiche, come sono quella di Darwin, Marx, e di Freud, è un'operazione disperante se si segue un approccio programmatico. Immagini retoriche, scaturite dal loro pensiero sistematico e dagli altrettanto sistematici fraintendimenti che questi hanno subito nel tempo, si affollano alla memoria, invitando ad un atteggiamento di integrale militanza o di dissacrazione. Tuttavia, riconoscendo il valore fondativo di questi tre pensieri e rintracciando la loro presenza nello scheletro del nostro presente, abbiamo avviato una riflessione poetica non sul valore iconico di tali strutture sistematiche, né sulla loro attualizzazione, preferendo invece seguire le indicazioni riguardo la produzione di opere figurative.
Nel tentativo di indicare un percorso che guidi verso una lettura non iconica di immagini affiorate come da un sogno che ha mescolato le parole di Freud, Darwin e Marx, saranno da leggere per prime quelle scaturite dallo stato primigenio di un pensiero che a tratti si definisce a tratti si confonde alla ricerca di una svolta evolutiva, creando, nei suoi detoumement, uno spazio poetico in cui le tre figure vengono declinate. Nel secondo gradino si realizza invece la prima “svolta evolutiva” in cui sono rappresentati alcuni luoghi che rimandano ai tre personaggi.
Nel terzo gradino di tale evoluzione soggettiva vi sono invece una serie di opere in cui frasi scelte per il loro contenuto evocativo, estrapolate dagli scritti di Marx, Freud e Darwin, senza tuttavia che ne venga dichiarata la paternità, vengono associate, come in un esercizio di scrittura automatica, a fotografie oppure a piani e visioni geometrici dipinti, creando così un cortocircuito di senso ove si realizza una ulteriore possibilità di lettura più fredda e programmatica delle precedenti.
Alla fine, i tre simboli che costituiscono la semplificazione popolare del lascito di questi pensatori costituiscono il risvolto della semplificazione divulgativa di immagini che sono radicate nell'immaginario collettivo che si fa carico anche di istanze ludiche.
Compiendo il percorso all'inverso si ricompone il progetto, dalla semplificazione alla complessità, da ciò che sembra chiaro ed organizzato a ciò che sembra caotico, con il dubbio che probabilmente sia questa la lettura ultima e più profonda.
Opening: Sabato 21 Gennaio 2012, alle ore 18
Galleria B4
Bologna Emilia Romagna Italia
Via Vinazzetti, 4B - Bologna
Orari: mar-sab dalle 17 alle 20
Ingresso libero