Essere deboli e' umano e percio' deve cessare. Nell'ambito della settimana torinese ispirata a Bertolt Brecht, le fotografe hanno visitato Torino e Berlino. Frapiccini ha seguito le orme berlinesi del rivoluzionario brechtiano, Hauser ha invece camminato per le strade di Torino.
Con gli occhi di Fatzer due giovani fotografe hanno visitato Torino e Berlino. Eva Frapiccini ha seguito le orme berlinesi del rivoluzionario brechtiano, la sua collega tedesca, Franziska Hauser, ha camminato per le strade di Torino.
“ Mi sono chiesta che cosa avrebbe fatto al suo posto una donna, vivendo in uno stato di degrado e consapevole di essere schiacciata da un sistema ingiusto. Per questo ho immaginato il viaggio di una donna, che si muove da una condizione all’altra, senza meta. Esattamente come il viaggio tracciato per noi nel Fatzer, non c’è redenzione, solo un viaggio tra passato e futuro e viceversa. Nella Storia, Fatzer l’individualista ha vinto, ma forse dopo tanti tentativi possiamo dire che almeno in tasca ci resteranno le idee.”
Eva Frapiccini
“Nei panni di scenografa ho perlustrato Torino con la macchina fotografica in cerca di possibili scenari, bozze di scenografie. (....).
Ho scelto luoghi vuoti per il personaggio di Fatzer, che, in lotta contro l’inumanità, finisce per diventare lui stesso inumano. Lui non è però nel mio spazio, ma dietro il mio obiettivo. Con lui ho attraversato a piedi ciò che caratterizza una grande città: prigioni, cimiteri, fabbriche, strade, vicoli, cortili e androni.”
Franziska Hauser
Franziska Hauser, nata a Berlino nel 1975, ha studiato dal 1996 al 2003 scenografia e belle arti alla Kunsthochschule Berlin Weißensee; dal 2003 al 2008 ha lavorato come assistente del prof. Arno Fischer presso la Ostkreuzschule für Fotografie.
I suoi lavori fotografici sono stati esposti sia nell’ambito di mostre personali – presso la Galerie F 92, il Literaturforum im Brechthaus e Les Subsistances di Lione – che all’interno di mostre collettive – ad Arles 2002, per il Monat der Fotografie 2004, nel Schloss Genshagen e nella Galerie Burjuahr. Dal 2007 al 2009 ha collaborato con Institut für Auslandsbeziehungen (ifa) alla realizzazione della mostra antologica di Arno Fischer e del film „Leben im Bild“.
Eva Frapiccini (1978) vive e lavora tra Rotterdam e Torino. E’ laureata in Storia dell’Arte (Università di Bologna) e in Fotografia (IED, Torino). E’ stata recentemente in residenza presso la Fondazione NAC di Rotterdam. E’ rappresentata dalla Galleria Alberto Peola, Torino dal 2009. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni museali in Italia - GAM e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; MAMbo, Bologna; Fondazione Fotografia Modena e Cassa di Risparmio Modena - e in collezioni private. Nel 2008 è stata pubblicata da Skira, in edizione bilingue italiano e inglese, la monografia Muri di Piombo. Eva Frapiccini.
Inaugurazione 9 febbraio ore 17:30-20:00
Goethe-Institut Turin
Piazza San Carlo 206
Orario: Lu. – ven. 10:00-13:00/14:30-21. Sab.: 10:00 – 13:00
Ingresso libero