Matteo Pala
Vicenza
c.so Palladio

Marta Caleari
dal 7/3/2003 al 29/3/2003
0444 235449

Segnalato da

stefania portinari




 
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7/3/2003

Marta Caleari

Matteo Pala, Vicenza

Conversation pieces, sculture. 'Da una progettualita' incentrata sui volumi e sull’alternanza di pieni e vuoti, dall’interesse per gli incastri e il desiderio di mettere assieme i materiali attraverso procedimenti di fusione e reazione nascono le opere in resina, sculture bifrontali.'


comunicato stampa

CONVERSATION PIECES

a cura di Stefania Portinari


Inaugurazione sabato 8 marzo 2003 dalle ore 16.00


orari 9:30–13:00 / 16:00-20.00 ingresso libero



Marta Caleari è scultrice, demiurga di una ‘lingua morta’ da trasformare in nuovo significato ed esercita un mestiere troppo spesso riservato solo al maschile.

Marta plasma le sostanze nude per rivestirle di storie e di significato, per dare alla luce forme contemporanee attraverso superfici inedite. La sua ricerca si lega alla tridimensionalità attraverso una molteplicità di forme, dalle realizzazioni in argilla al legno aggredito da tagli espressionistici, dall’impiego dei metalli alle resine.

Da una progettualità incentrata sui volumi e sull’alternanza di pieni e vuoti, dall’interesse per gli incastri e il desiderio di mettere assieme i materiali attraverso procedimenti di fusione e reazione nascono le opere in resina, sculture “bifrontali” che come un marmo liquido inglobano tracce e macchiature coloristiche tra trasparenza e opacità, amalgame di tessuto, carta, gesso, paraffina, colori puri, fermando forme organiche attorno a un nucleo centrale: un’esperienza che se sembra momentaneamente avvicinarsi di più alla pittura, procura invece strutture in cui la dimensionalità è data dal sovrapporsi di più strati.


Questa ricerca, nata proprio da bozzetti in creta nel riprendere il contorno esterno dei volumi, il gioco dei pieni e dei vuoti, è riportata nei Fili di Ferro aggrovigliati a matasse, come un bosco sacro.

Le opere più recenti di Caleari, ispirate agli enunciati di leggerezza e precisione delle Lezioni Americane di Calvino e riflettute sull’esigenza di tornare in parte alla figuratività per riprendere temi di studio, sono “sculture da viaggio” sotto forma di ritratti in filo di metallo in cui lei, scultrice per niente armata di martello e scalpello, irretisce i lineamenti dei suoi modelli ingabbiandone i tratti dal vivo. La serie degli Inviti a cena, costruita da segni-scultura lievi e rapidi in cui i vuoti parlano più dei pieni, è un impossessarsi dei tratti del viso cogliendoli e reinventandoli come in un ricamo, per confermare la convinzione che modellare manufatti è da sempre una mansione femminile.

Marta Caleari, docente al Liceo Artistico di Valdagno, è diplomata in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Venezia e ha già esposto a Vicenza all’Officina, laboratorio di arte contemporanea, al Teatro Astra e in occasione di Emergenza al LAMeC della Basilica Palladiana.



MATTEO PALA
58, corso Palladio_Vicenza
tel 0444.235449 _ fax 0444 230959

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dal 25/9/2003 al 18/10/2003

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