La folla e l'esperienza religiosa. Un percorso di 40 immagini scattate girando tra le "citta' sante" delle religioni monoteistiche, che raccontano la dimensione collettiva della religiosita' nell'epoca globale e mediatizzata attraverso elaborati giochi di riflessi creati prima dello scatto fotografico.
A cura di Diego Mormorio
Dal 2 marzo al 22 aprile al Museo di Roma in Trastevere 40 immagini
del fotografo romano Andrea Pacanowski raccontano la dimensione collettiva della religiosità
Sono immagini scattate girando tra le “città sante” delle religioni monoteistiche, che raccontano la
dimensione collettiva della religiosità nell’epoca globale e mediatizzata attraverso
elaborati giochi di riflessi creati prima dello scatto fotografico. Un percorso di ricerca innovativo che
il romano Andrea Pacanowski porta al Museo di Roma in Trastevere dal 2 marzo al 22 aprile con la
mostra All’infuori di me. La folla e l’esperienza religiosa: una selezione di 40 fotografie, a
cura di Diego Mormorio, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico –
Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale. Supporto organizzativo e servizi museali sono
di Zètema Progetto Cultura.
Pacanowski non usa post-produzione sulle sue immagini ma agisce sui soggetti prescelti con un
uso straordinario delle fonti luminose e delle aperture di diaframma e con effetti creati da vetri e
superfici riflettenti. In questo modo supera il criterio di verosimiglianza avvicinandosi alla
pittura astratta e le masse di uomini diventano macchie di colore. Osservando le sue fotografie
da una certa distanza si coglie la loro natura figurativa, mentre avvicinandosi ci si immerge in un
alveare di macchie di colore che lasciano l’impressione cromatica.
È, questo, un approccio artisticamente originale e creativamente ricco al tema della religione come
fatto sociale e mediatico. Oggi i momenti di aggregazione religiosa non sono più solo un’esperienza
limitata ai partecipanti, ma si fanno immagini, video, materiali destinati a essere scomposti e
ricomposti nell’universo mediatico globale. Ma, rispetto a un lungo passato in cui la religione
dominava lo spazio pubblico e definiva anche i tempi del lavoro e della festa, oggi si combatte una
battaglia per la visibilità. L’uomo religioso deve lottare per affermare la specificità del messaggio di
cui si fa portatore. In questa sfida, la qualità e il potere delle immagini, la maestosità delle
cerimonie, l’aspetto dell’aggregazione delle masse, la festa collettiva sono delle risorse strategiche
chiave che le grandi religioni monoteiste (in particolare il cristianesimo e l’islamismo) hanno a
disposizione per marcare la loro capacità di differenziarsi dai nuovi culti à la carte e per affermare
la potenza dei numeri giganteschi delle loro schiere di fedeli.
Biografia
Andrea Pacanowski nasce a Roma in una famiglia caratterizzata da una forte sensibilità artistica:
padre architetto, zia pittrice dell’Ecole de Paris, nonna scultrice. Su queste basi costruirà il suo
percorso di formazione: si diploma al liceo artistico e successivamente inizia la gavetta nello studio
di Alberta Tiburzi, fotografa italiana di fama internazionale. E’ fotografo di moda da oltre 25 anni.
Ha lavorato sia in Italia che all’estero, principalmente in Canada e negli Stati Uniti, affermando la
propria creatività con collaborazioni editoriali (Marie Claire, Elle, Vogue Italia, L’Uomo Vogue,
Cosmopolitan, Kult), pubblicazioni di servizi fotografici e campagne pubblicitarie.
Attualmente vive e lavora a Roma.
Nel 2008, dalla sua continua sperimentazione in costante dialogo con i trend del panorama
artistico contemporaneo, ha origine un’evoluzione ed una ricerca tecnica in cui la fotografia sembra
mescolarsi alla pittura in un connubio che da virtuale diviene reale, tangibile. Il linguaggio
fotografico viene così esasperato fino alla creazione di immagini pittoriche tridimensionali, originali
ed uniche. Dall’utilizzo di una tecnica del tutto inusuale, dove la fotografia rimane tale senza alcun
intervento di post-produzione, nascono soluzioni infinite in cui l’immagine diventa quadro. Tale
tecnica fotografica, già complessa ed elaborata, è stata ripresa e sviluppata nella sua trasposizione
audiovisiva con il valore aggiunto del movimento, della dinamicità e del suono, come nella video
installazione “Acquario”.
Enti proponenti: Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale
Supporto organizzativo e servizi Zètema Progetto Cultura museali
Sponsor Sistema Musei Civici, Banche tesoriere di Roma Capitale: BNL Gruppo BNP, Paribas, Unicredit, Banca Monte dei Paschi di Siena; Finmeccanica; Il Gioco del Lotto; Vodafone
Con il contributo tecnico di La Repubblica, ATAC
Info: tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)
Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura - Giusi Alessio g.alessio@zetema.it, www.zetema.it
Inaugurazione 1 marzo ore 18
Museo di Roma in Trastevere
Piazza S. Egidio 1B Roma
Orari Martedì-domenica 10.00-20.00. La Biglietteria chiude un’ora prima
Biglietti: € 6,50 intero, € 5,50 ridotto; gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente