Galleria Anna D'Ascanio
Roma
via del Babuino, 29 (II piano)
06 36001804 FAX 06 3242642
WEB
Giulio Turcato
dal 15/3/2012 al 13/4/2012
lunedi - venerdi 15.30-19.30

Segnalato da

Galleria Anna D'Ascanio




 
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15/3/2012

Giulio Turcato

Galleria Anna D'Ascanio, Roma

L'artista compie un secolo alla galleria e i suoi amici s'incontrano per festeggiarlo con una mosta di opere inedite e rare che testimoniano diverse fasi artistiche del suo linguaggio astratto.


comunicato stampa

a cura di Antonio Capaccio

In mostra, una selezione di opere inedite e rare di Giulio Turcato (Mantova, 1912 - Roma 1995), uno degli artisti più rappresentativi dell'arte italiana del secolo scorso. La mostra ripercorre liberamente l'itinerario creativo dell’ artista, nelle sue diverse originali declinazioni – fisiche, allusive, carnali, residuali – del linguaggio astratto.

Tutto quanto desideriamo e che sembra rendere la vita bella, prima o poi rivela un proprio peso insostenibile. Così, per scacciare questo rischio, occorre diventare rapidi e lesti a cambiare la direzione del nostro cammino, a capovolgere le prospettive, ogni volta che l’appetito si tramuta in avversione, la voluttà in disgusto. Bisogna andare con un bagaglio leggero, e senza nessuna certezza, e nemmeno più un residuo di morale, o forse ancora solo una traccia, nascosta fra i flutti estremi di una reattività a pelle, l’ultimo puntello alle nostre voglie, ai nostri imprevedibili, cangianti desideri. Che niente si fa più catturare veramente. Tutto si muove e corre. E inseguendo il dio delle cose che sempre fuggono, fino a divenire noi sfuggenti come le cose stesse, ci si insinua fra le pieghe di una sostanza instabile e dinamica, sfiorando con destrezza la superficie più sensibile, la buccia morbida dell’esistenza.
'La stessa cosa sono il vivente e il morto, lo sveglio e il dormiente, il giovane e il vecchio.' – Eraclito -' Il dio è giorno notte, inverno estate, guerra pace, sazietà fame, e muta come il fuoco, quando si mescola ai profumi e prende nome dall'aroma di ognuno di essi.' La pittura è reticolo, carne, nuvola, cencio, fumo, olezzo, crosta lunare, graffio. Il peso della materia si dissolve nell’artificio volubile del simulacro. Di questa dissoluzione - nell’ inseguimento perpetuo dell’infinità delle cose, della loro varietà senza fine - è l’astrazione l’impronta più vera, lo specchio, la tana da cui pesca il mago, il maestro, il funambolo, il dissoluto, il cieco.

in collaborazione con BRECCE per l'arte contemporanea

Inaugurazione 16 marzo ore 18

Galleria Anna D'Ascanio
via del Babuino, 29 (II piano) - Roma
Lunedi - venerdi 15.30 - 19.30, altro su appuntamento
Ingresso libero

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