Maria Grazia Vernuccio - Grace Comunicazione
L'opera eterogenea dell'artista intellettuale e' presente in mostra con oltre 50 dipinti e disegni, scritti autografi, una nutrita selezione di corrispondenza inedita e 9 films. Sono previsti numerosi eventi collaterali.
Mostra a cura di Davide Dall'Ombra e Giovanni Agosti, in collaborazione con Associazione Giovanni Testori e Casa Testori Associazione Culturale
Apre venerdì 20 aprile la grande mostra che Casa Testori, nel novantesimo anniversario della nascita, dedica a una delle figure più importanti del dopoguerra: lo scrittore Pier Paolo Pasolini (1922-1975).
Il filo conduttore è l'attività grafica e pittorica di Pasolini: dai dipinti e disegni degli anni '40, che danno l'avvio alla mostra, il segno del disegno viene ripercorso fino alla fine. Dagli Autoritratti degli anni Quaranta e Sessanta al Narciso, dai ritratti di Longhi ripresi da un'immagine in controparte ai ritratti multipli della Callas, fino al misterioso profilo del disegno-testamento ripetuto ossessivamente, il tema dello specchio è uno dei leitmotiv della mostra. Oltre cinquanta fra dipinti e disegni, scritti autografi e una nutrita selezione di corrispondenza inedita per offrire uno spaccato esaustivo delle diverse espressioni del genio pasoliniano e un suggestivo affresco delle infinite pieghe espressive del suo animo inquieto, otto nuclei cronologici e tematici che documentano la ricchezza e la profondità intellettuale dell'artista. È così che all'infilata di stanze del pian terreno ne corrisponde una speculare al secondo, preannunciata dai grandi manifesti affissi sullo scalone. È il piano dedicato a nove film pasoliniani, naturalmente uno per ogni stanza, proiettati in loop per l'intera durata della mostra. Si tratta di una proiezione da leggersi nel suo complesso come un'irripetibile videoinstallazione, atta a regalare uno scampolo d'immagini per ogni film al visitatore che scorrerà da una stanza all'altra, favorendo associazioni visive imprevedibili, da far cortocircuitare nella mente. Ma è anche una possibilità unica per poter guardare integralmente uno o più film, in una rassegna pasoliniana permanente mai tentata prima in grado di suggerire un'immersione totale nell'iconografia del grande regista e di far apprezzare le pellicole in versione integrale.
Gran parte delle opere sono inedite, frutto di ricerche capillari condotte negli archivi storici più prestigiosi d'Italia: la mostra nasce, infatti, dalla collaborazione tra Associazione Giovanni Testori Onlus, Gabinetto Scientifico Letterario G. P. Vieusseux di Firenze, Centro Studi - Archivio Pier Paolo Pasolini e Cineteca di Bologna e Fondazione Roberto Longhi. Sono previsti in calendario numerosi eventi collaterali, quali rassegne cinematografiche e teatrali, convegni e visite guidate appositamente pensate per le scuole.
Perché Pasolini a Casa Testori?
Giovanni Testori (1923-1993) ospita a casa sua un intellettuale dalle molte analogie con la propria sensibilità: uno a Milano, l'altro a Roma, i due hanno affrontato percorsi culturali e personali sorprendentemente simili e a tratti paralleli. Sebbene, infatti, non si abbiano testimonianze di un rapporto diretto tra i due, la stima reciproca che li ha legati è consegnata, senza alcuna ostentazione, alla storia della letteratura: si pensi alla scesa in campo di Pasolini in difesa dell'Arialda, o il toccante articolo a firma di Testori in morte dell'illustre collega. Per l'occasione, da buon padrone di casa, Testori fa un passo indietro: la sua presenza è solo suggerita dall'unico autoritratto realizzato dallo scrittore posto all'ingresso. L'opera eterogenea di Pasolini, presente in mostra con oltre cinquanta dipinti e disegni, scritti autografi e film, si distribuisce nelle sale in nuclei cronologici e tematici a documentare l'inarrivabile ricchezza e la profondità intellettuale dell'artista. Pasolini è certamente lo scrittore italiano del Novecento più conosciuto all'estero. Venerato da artisti e intellettuali in tutto il mondo, amato da un vastissimo pubblico in costante crescita, i suoi libri sono tradotti in molte lingue - non solo europee - e le esposizioni a lui dedicate in Giappone, Germania e Stati Uniti hanno registrato un successo straordinario. A oltre trentacinque anni dalla morte, Milano non ha ancora dedicato a Pasolini una grande retrospettiva: quella che si aprirà a Casa Testori intende essere una mostra originale, destinata a incontrare una risposta eccezionale di pubblico e critica, che offra uno spaccato esaustivo delle diverse espressioni del genio pasoliniano e un suggestivo affresco delle infinite pieghe del suo animo inquieto.
Piano terra: Amo ferocemente, disperatamente la vita
Stanza 1 - Gli anni '40 e il disegno
La riflessione pasoliniana di questi primi anni ruota, parallelamente alla poesia, intorno allo studio di elementi iconografici classici così come alla reinterpretazione di temi e tecniche mutuati dalle avanguardie figurative: i disegni e i dipinti dell'autore verranno inquadrati in un apparato critico originale, a partire contesto culturale di appartenenza e dal confronto con un disegno inedito di De Pisis.
Stanza 2 - Dagli anni '50, le periferie
Attraverso una serie di ritratti fotografici, frames dai primi film romani e pagine scelte da Ragazzi di vita, ci si propone di ripercorrere gli ambienti urbani e i personaggi che li hanno abitati, fonte di ispirazione primaria per l'autore.
Stanza 3 - Gli anni '60, Gadda e i nipotini dell'ingegnere
Fu Alberto Arbasino, nel 1960, a tracciare una linea che da Carlo Emilio Gadda e dal suo sperimentalismo linguistico partiva per legare con un doppio, scomodo nodo le proprie ricerche a quelle di Testori e Pasolini. Un grande murales che ricopre di parole e poesia visiva tutte le pareti della stanza introduce fisicamente all'affascinate tema del plurilinguismo.
Stanza 4 - Bisogna essere molto forti per amare la solitudine
Nell'intimo raccoglimento di questa piccola stanza verranno proposte alcune serie inedite di disegni che raccontano degli affetti profondi che hanno sostenuto e ispirato l'autore nelle sue ricerche e sperimentazioni, spunto di riflessione critica sul ruolo della serialità e della ripetizione nella sua iconografia oltre che toccante testimonianza della sua vita privata.
Stanza 5 - Maria Callas
L'idillio umano e professionale tra le due personalità è testimoniato in mostra da una serie di immagini tratte dal dietro le quinte della Medea, celebre film girato da Pasolini nel 1969 in Siria e prodotto da Franco Rossellini che aveva proposto la Callas nel ruolo di protagonista, da alcuni brani tratti dalla loro fitta corrispondenza e dagli straordinari ritratti della cantante.
Stanza 6 - gli anni '70 e il "Corriere della Sera"
L'attività di editorialista sul "Corriere", confluita negli Scritti corsari e nelle Lettere luterane, testimonia la profonda comprensione che Pasolini ebbe del particolare momento storico e sociale in cui visse: la sua lucidità profetica è documentata in mostra dalla presenza dei volumi del "Corriere" dell'epoca.
Stanza 7 - Roberto Longhi: ritratti a il mio vero maestro
Per la prima volta saranno riuniti tutti i ritratti che compongono la nutrita serie dedicata a Longhi, provenienti dal Gabinetto Vieusseux e dalla Fondazione Roberto Longhi, accanto ad alcune celebri fotografie di Dino Pedriali scattate pochi giorni prima della morte di Pasolini che ne testimoniano l'estro durante il processo creativo. A completare il quadro che ci restituisce il rapporto tra l'intelletuale e l'ambiente di Villa il Tasso, una serie di lettere inedite e autografe dei protagonisti dell'epoca.
Stanza 8 - A rischio della vita
Il finale della mostra è affidato alle commoventi parole di Testori scritte in occasione della prematura morte di Pasolini. Dalle pagine de "L'Espresso" Testori si interroga sulla necessità esistenziale della scomparsa violenta e prematura di chi ha tanto, esplicitamente o meno, proclamato con la sua arte il suo amore e il suo attaccamento alla vita, in una riflessione sulla solitudine e sul bisogno disperante e infinito di trovare un appoggio, un riscontro, di trovare un "qualcuno". Un ideale testamento che segna il punto di unione umana e intellettuale tra i due scrittori.
Primo piano: Tutto è buono quando è eccessivo!
Nelle nove piccole stanze al secondo piano sono presentati altrettanti film scelti dalla vasta filmografia pasoliniana: una sorta di istallazione visiva e sonora che permette, grazie alla visione del film, una suggestiva e totale immersione nell'immaginario e nell'iconografia dell'opera cinematografica del grande regista. I titoli: Accattone (1961) - Mamma Roma (1962) - Ricotta (1963) - Sopralluoghi in Palestina (1963-1964) - Vangelo secondo Matteo (1964) - Uccellaci e uccellini (1966) - Teorema (1968) - Trilogia della vita a. Decameron (1971) - I racconti di Canterbury (1972) - Il fiore delle Mille e una notte (1974) - Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975)
Informazioni e Prenotazioni: tel.02.55.22.98.375 info@associazionetestori.it - www.associazionetestori.it - www.casatestori.it
Contatti per la stampa:
Ufficio Stampa: Grace Comunicazione d'Autore gracecomunicazione@gmail.com
Maria Grazia Vernuccio: Tel 335.12.82.864 mariagrazia.vernuccio@gmail.com
Conferenza stampa Giovedì 19 aprile ore 11.30
Saranno presenti: Giovanni Agosti, Davide Dall'Ombra, Giuseppe Frangi
Vernissage ore 18
Associazione Giovanni Testori e Casa Testori Associazione Culturale
largo A. Testori, 13, incrocio tra via Dante e via Piave - Novate Milanese (MI)
Orari: Martedì - Venerdì 18-22, Sabato 10-23, Domenica 10-20, Chiusura: Lunedì.
Scuole e Gruppi (min 15 persone) aperture anche fuori orario, su prenotazione, con guida
Ingresso: 7 euro - 5 euro per chi raggiunge Casa Testori con le Ferrovie Nord (presentando il biglietto e abbonamento) o presentando il biglietto di una delle esposizioni di Fiera Milano