Musei Civici di Palazzo S. Francesco
Reggio Emilia
via Lazzaro Spallanzani, 1
0522 456816 FAX 0522 456081
WEB
Lucio Rossi / Pierre Bourdieu
dal 9/5/2012 al 23/6/2012
11 maggio 18-24, 12 e 13 maggio 10-24, dal 17 maggio giov e ven 19-23, sab, som e festivi 10-23
0522 456249
WEB
Segnalato da

Patrizia Paterlini




 
calendario eventi  :: 




9/5/2012

Lucio Rossi / Pierre Bourdieu

Musei Civici di Palazzo S. Francesco, Reggio Emilia

Testimonianze dello sradicamento: per il cinquantenario dell'indipendenza algerina, le esperienze del sociologo-antropologo Pierre Bourdieu, che alla fine degli anni '50 documento' il terribile scenario della guerra di decolonizzazione. In mostra anche Lucio Rossi con la personale "Camera oscura".


comunicato stampa

Lucio Rossi

Camera oscura

“… Un antro nero senza sole, dove il tempo è bandito, una fucina vulcanica, pulviscolo e crepuscolo levitanti tra deboli raggi di sole che trasmutano in corde d’argento le laboriose ragnatele. Un luogo ammirato un giorno da Dante, dal Perugino. Un luogo di polvere, di battiti del cuore, di battiti delle ore, dove si ascolta l’agonia di quel materno emblema che un tempo chiamava a raccolta una comunità solidale e morale. Campana a martello. Un luogo dove ogni giorno si può udire il primo vagito, la parola prima, la prima parola gridata nell’incandescenza del bronzo. Il grido di una campana che nasce. Una campana ferita che chiama a raccolta una comunità estinta.

Lucio Rossi riscopre questo luogo, scendendo in un’altra camera oscura, cercando nell’ombra la sua Euridice, la bellezza. Nelle sue opere l’ora ha compiuto il suo giro. Tutte feriscono, l’ultima uccide.”

Claudio Parmiggiani

BIOGRAFIA

Lucio Rossi nasce a Zibello, in provincia di Parma, nel 1953. Dopo la maturità scientifica, si iscrive al corso di laurea in Scienze Biologiche, presso la Facoltà di Scienze dell’Università di Parma. Nel frattempo, però, la grande passione per la fotografia, manifestatasi fin dai primi anni dell’adolescenza, lo spinge a dedicare la maggior parte della sua attenzione a questa attività. Nel 1976 ottiene la licenza di fotografo professionista e apre il primo piccolo studio attrezzato, Foto Impronta s.n.c, a San Polo di Torrile (PR), con il socio storico Pietro Ronchini. Appena un anno dopo l’azienda viene ampliata di una seconda unità, sita in Parma, borgo Antini, e con l’ingresso di un terzo socio, Giancarlo Pogliacomi.

Nel 1984 gli orizzonti si ampliano ancora. Un nuovo membro, Brunetto Corain, prende il posto di Pogliacomi e unisce la propria attività, dotata di uno studio per la foto industriale situato a Sorbolo (PR), a quella di Parma, evolutasi, nel frattempo, in un elegante atelier fotografico in Borgo Riccio.

Nel 1986 le due sedi vengono unificate in un unico spazio di 700 mq, suggestivo locale attrezzato per la fotografia industriale e pubblicitaria, con una sala di posa fra le più grandi della regione, ubicato sempre a Parma, in stradello San Girolamo. In quegli anni l’attività si espande nel settore dell’arredamento, del food con ambientazioni sempre più professionali e impegnative firmando campagne fotografiche di rilievo nazionale.

La società, nel frattempo, assume il nome definitivo, tuttora immutato: Foto R.C.R s.n.c.

La convivenza tra i tre soci dura dodici anni esatti, fino al 1996, poi la società viene liquidata dallo stesso Lucio Rossi e trasformata in Foto R.C.R sas. Inizia un percorso individuale di ricerca tecnica e formale che lo porta a diventare uno dei più stimati professionisti della città, realizzando innumerevoli servizi e pubblicazioni di grande prestigio.

Lucio Rossi realizza servizi fotografici in diversi settori: architettura, arte, food oltre a reportages e fotografie per la ricerca scientifica.

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Pierre Bourdieu

In Algeria. Testimonianze dello sradicamento

mostra a cura di Christine Frisinghelli (Camera Austria) e Franz Schultheis (Fondation Pierre Bourdieu, Ginevra)
promossa da Andrea Rapini (Università di Modena e Reggio Emilia), Istoreco, Dipartimento di Comunicazione ed Economia, Comune di Reggio Emilia

In occasione del cinquantenario dell’indipendenza algerina (1962-2012), la mostra propone per la prima volta in Italia le esperienze del sociologo-antropologo Pierre Bourdieu, che alla fine degli anni Cinquanta condusse due grandi inchieste nel terribile scenario della guerra di decolonizzazione: nei centri urbani, dove si ammassavano i contadini sradicati dai campi e il sottoproletariato; nei centres de régroupements, dove erano internati milioni di civili per spezzare i legami con il Fronte di Liberazione Nazionale. Osservatore partecipante, Bourdieu utilizzò ogni strumento a sua disposizione: dai questionari, alle registrazioni sonore, dalle interviste alle fotografie.

Se il cuore dell’esposizione è certamente lo sradicamento, attorno, tuttavia, emerge il tema dello spazio di possibilità aperto dalla rivoluzione, che sembra incrinare alcuni rapporti di dominio tanto tra algerini e francesi, quanto all’interno della stessa società tradizionale araba: tra uomini e donne, tra padri e figli. Le fotografie proiettano quindi non solo l’immagine di un Algeria del passato, ma, a ben vedere, anche di ciò che sarebbe potuta essere e forse sarà.

Durante la mostra sarà presentato il libro Pierre Bourdieu, In Algeria. Immagini dello sradicamento, a cura di Franz Schultheis, Christine Frisinghelli, Andrea Rapini, Fondation Bourdieu-Camera Austria, 2012. Frutto di una proficua collaborazione internazionale, il libro offre vari materiali per raccontare la decolonizzazione algerina e la biografia intellettuale del sociologo-antropologo.

Si possono qui ritrovare le fotografie esposte ai Musei civici, corredate da una selezione di brani di Bourdieu in cui si commentano i fenomeni rappresentati negli scatti. Una spiegazione del trattamento realizzato sulla fonte fotografica (Frisinghelli) e della genesi della mostra (Schultheis). Un’intervista a Bourdieu, che ripercorre l’uso delle immagini nella sua pratica di inchiesta sociale (Schultheis). Un commento delle foto alla luce della cultura iconografica dell’epoca (Mignemi). Un apparato di carte per situare la traiettoria di ricerca del sociologo e i centres de régroupements sul territorio algerino (Pino, Ingiusto, Rapini). Infine, una introduzione generale in cui si ricostruiscono le inchieste e si collocano nello scenario dinamico della colonizzazione francese e della guerra (Rapini).

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Il catalogo
Un’ampia selezione di opere in mostra nel circuito ufficiale di Fotografia Europea è presente – insieme ai saggi dei curatori, ai contributi dei critici che collaborano alla settima edizione e ai testi di importanti personalità del panorama intellettuale nazionale e internazionale – nel catalogo, pubblicato da Electa.

Immagine: Lucio Rossi, dal progetto Camera oscura, 2011 © Lucio Rossi

INFO: tel 0522 456249
Ufficio I.A.T. Informazione e accoglienza turistica
Via Farini 1/a - Reggio Emilia
Tel. 0522 451152 - Fax 0522 436739 - iat@municipio.re.it
Aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.00; domenica aperto
dalle 9.00 alle 12.00. Aperture straordinarie venerdì 11, sabato 12, domenica13 maggio dalle 9.00 alle 23.00

UFFICIO STAMPA: Comune di Reggio Emilia
Patrizia Paterlini Tel. 0522.456532 - cell. 348.8080539 patrizia.paterlini@municipio.re.it - ufficiostampa@fotografiaeuropea.it

Ex Libris Comunicazione
Tel. 02 45475230- ufficiostampa@exlibris.it
Carmen Novella c.novella@exlibris.it
Cristiana Pepe cell. + 39 338 4066474 c.pepe@exlibris.it

Sala Stampa c/o Chiostri di San Pietro
via Emilia San Pietro, 44/c – 42121 Reggio Emilia
orari: venerdì 11 maggio aperto dalle 16.00 alle 20.00; sabato 12 e domenica 13 maggio dalle 10.00 alle 20.00.

Preview per la stampa giovedì 10 maggio, ore 11 da Palazzo Casotti ai Chiostri di San Pietro
Giornate inaugurali: venerdì 11 maggio aperto dalle 18.00 alle 24.00; sabato 12 e domenica 13 maggio dalle 10.00 alle 24.00

Musei Civici di Palazzo S. Francesco
via Lazzaro Spallanzani, 1 - Reggio Emilia
dal 17 maggio al 24 giugno aperto giovedì e venerdì dalle 19.00 alle 23.00; sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 23.00
Apertura la mattina su richiesta per le scuole
Per le altre sedi consultare il sito web.
Biglietto unico per accedere a tutte le mostre (esclusa Don McCullin. La pace impossibile 1958-2011)
intero € 10, ridotto € 7
Riduzione: Biglietto ridotto per studenti, soci TCI, CTS, AIB, possessori tessera CRAL Comune di Reggio Emilia, clienti e dipendenti Cariparma, Carta Giovani Comune di Reggio Emilia, ragazzi dai 13 ai 25 anni, over 65, gruppi composti da almeno 15 persone, soci dell'Alliance Française di Bologna, e visitatori della mostra in programma alla Fondazione Palazzo Magnani, soci e dipendenti Unieco.
Gratuito per visitatori di età inferiore ai 12 anni, scolaresche, disabili e accompagnatori, giornalisti accreditati e soci ICOM.
Venerdì 11 maggio tutte le mostre sono a ingresso gratuito. Il 19 maggio in occasione della "Notte europea dei Musei" mostre aperte, con ingresso gratuito, dalle ore 21 all’1.

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