Genesi: dall'inizio alla fine. Opere pittoriche. "La sua arte si fa materia ed e' pronta ad assumersi tutte quelle responsabilita' che l'Uomo comune rifiuta" (Salvatore Russo).
L'unicità di Elisabetta Fontana, commista alla sua “imprendibilità”,come qualcuno ha osservato, l’ha resa particolarmente interessante agli occhi degli addetti ai lavori, con il risultato che ha potuto contare su critici d’arte di chiara fama e muoversi in direzione di gallerie tra le più prestigiose, oltre che partecipare ad eventi di portata internazionale.
Possiede pertanto un curriculum invidiabile, che annovera centinaia di mostre, curate in tutto il mondo, sia personalmente sia con critici nazionali e internazionali, in Europa, negli Stati Uniti, negli Emirati Arabi, in Cina, in Giappone: con alcune gallerie dei paesi citati mantiene regolari rapporti di collaborazione. Le sue opere sono in collezioni pubbliche e private e, in esposizione permanente, al Civico Museo d’Arte Moderna di Monreale.
Numerosi sono i riferimenti ufficiali tra le riviste e gli annuari specializzati nel settore dell’arte contemporanea, in particolare il Catalogo dell’Arte Moderna dal dopoguerra a oggi dell’Editoriale Giorgio Mondadori e la rivista mensile Arte.
GENESI – Dall’Inizio alla Fine – Antologica
di lei scrive il critico d'arte Salvatore Russo
“La mostra vuole esplorare l’operato dell’artista Elisabetta Fontana dall’inizio delle sue creazioni sino ad arrivare ai giorni nostri.
Vuole anche essere un gioco di parole : Genesi Dall’Inizio alla Fine uguale all’inizio della Creazione sino alla così “discussa” fine del mondo, e l'arte di Elisabetta Fontana è un tipo di Arte che conosciuti i sentimenti di un'anima, rea di trovarsi in società dove l'Homo Oeconomicus rappresenta l'ideal-tipo, riesce ad esprimere tali sentimenti su una tela che diventa mondo. La sua arte si fa materia ed è pronta ad assumersi tutte quelle responsabilità che l'Uomo comune rifiuta. L'arte di Elisabetta Fontana è un tipo di arte istintiva in cui a parlare è il gesto. La sua arte assume quei valori antinomici che vedono la razionalità opporsi ad un'irrazionalità espressiva che trova nel segno la sua valenza essenziale. L'artista "riporta" su una tela che diventa "diario di vita" la sua biografia artistica e cromatica. Squarci di sentimenti che traggono forza dall'essere artista della Fontana. Un'artista informale che da nuova vita alla materia. La materia si reincarna e va ad esplorare quei luoghi dell'Io nascosti nei meandri della memoria. Una memoria che chiede di essere riportata alla luce. Una memoria che è reinterpretata sulla base di uno stato di coscienza tipico dell'artista di Parma. Forme e colori lasciano spazio all'anima dell'artista, la quale entra e comunica i suoi più oscuri sentimenti. Il pensiero si fa azione. L'azione diventa gesto. La materia pian piano diventa storia ed è pronta ad essere raccontata. L'emozione è il plus pittorico. L'emozione è quel sentimento che Elisabetta Fontana riesce a trasmettere con più facilità nelle sue opere. Un'emozione data dai temi trattati e dal linguaggio cromatico narrativo che vede le tenebre opporsi alla luce, le ombre all'infinito.
Le opere della Fontana racchiudono il mondo non tangibile dell'anima. Un'anima che nasconde. Un'anima che parla e rivela i suoi più intimi segreti. L'anima si disgrega e diventa sia Io, sia la sua rappresentazione meno fedele; diventa Es. Inizia così un conflitto interno tra il volere e il voler Essere. L'anima indossa quella maschera pirandelliana che assume i significati di "scena" e "retroscena" descritti da Goffman. La ricerca introspettiva caratterizza il suo essere artista. Un'emozione che traspare in ogni sua opera. Un'emozione che rende l'universo un'entità tangibile. Un mondo tacito che viene rappresentato e condiviso. Sentimenti interiori tornano con una forza espressiva che trovano nella pesantezza e consistenza della materia la loro migliore e più fedele rappresentazione. La città metropolitana diventa il luogo di indagine di Elisabetta Fontana. Il suo essere caotico e al tempo stesso sfuggente, i suoi suoni e soprattutto i suo feticci diventano gli elementi base dell'artista. Il suo scopo è quello di ridare nuova vita ad oggetti che hanno valore "altro". L'anima con Elisabetta Fontana si colora dei colori dell'arcobaleno e assume il sapore più nascosto dell'infinito.”
Salvatore Russo
(critico d’arte)
Inaugurazione 12 maggio ore 18
Galleria S.Andrea
via Cavestro, 6, Parma
orario: mart-sab 10-12 e 16-19, dom 16-19, lun chiuso
Ingresso libero