Ulysses and layers. Inedite forme antropomorfe di carta e carne si affacciano dalla piccola superficie bianca come sorte da una nebbia, da un ricordo, un deja-vu', che accresce l'enigma della loro presenza.
"noi camminiamo attraverso noi stessi, incontrando ladroni, spettri, giganti, vecchi, giovani, mogli, vedove, fratelli adulterini, ma sempre incontrando noi stessi"
Ulysses-J.Joyce
Le creature di Andreas Schwarzkopf si modificano, crescono, si evolvono. Nascono dalla carta e sulla carta subiscono quella metamorfosi che le porta ad essere eteree e potenti allo stesso momento, personaggi intimi e ambigui che ci indicano un viaggio in un tempo ed uno spazio immaginario.
Inedite forme antropomorfe di carta e carne si affacciano dalla piccola superficie bianca come sorte da una nebbia, da un ricordo, un dejavù, che accresce l'enigma della loro presenza.
Testimoni della poesia dell'incontro, del mutare di ogni cosa e di ogni essere, finestre sul percorso della nostra vita.
Continua la ricerca di Andreas Schwarzkopf sulla carta, grandi formati inediti e insoliti che narrano di un viaggio, questa volta reale nel tempo e nello spazio, ad Istanbul. Ponte tra due placche terrestri, ma anche tra sogno e realtà, oscuro e rivelato, la regina del Bosforo viene declinata in una sorta di grandi magici rebus, che ci rivelano un' anima più figurativa e narrativa rispetto alle produzioni in piccolo formato.Buon viaggio.
Vaia Balekis
inaugurazione 17 maggio dalle 18.00
Zone Contemporary
via del porcellana, 37r/43a - Firenze
aperto dal lunedì al venerdì orario 15.00-19.30