L'artista presentera' una serie inedita di fotografie digitali di grande formato raccolte sotto il titolo Lavori in pelle che bene rappresentano il recente percorso della Torresin, impegnata da tempo nel campo comportamentale e concettuale.
LAVORI IN PELLE
Sabato 12 aprile alle ore 18.30 verrà inaugurata presso lo Studio Tommaseo
di Trieste (via del Monte 2/1) la mostra personale di GIOVANNA TORRESIN.
L'artista presenterà una serie inedita di fotografie digitali di grande
formato raccolte sotto il titolo LAVORI IN PELLE che bene rappresentano il
recente percorso della Torresin, impegnata da tempo nel campo
comportamentale e concettuale.
Interessata alle possibilità espressive del digitale proprio perché
consente di rendere con straordinaria efficacia il confine oggi molto
labile del 'corpo', depurato da ogni frammento di storia individuale
oppure, al contrario e con la stessa assenza di capacità partecipativa,
violentemente offeso dalla storia collettiva, Giovanna Torresin ha sempre
indagato con una carica di denuncia di sconcertante impatto visivo la
manipolabilità fino alla clonazione ma anche la distanza dalla fisicitÃ
fino al idea del corpo stesso come artificialità . Molto chiari in questo
senso i titoli delle sue mostre principali: 'Identità mutante' (Udine e
Ferrara - 2001), 'Realfiction. Natura Naturans 2', (a cura di Maria
Campitelli, Trieste - 1997), 'Tras-Figura' (Biella -1998), 'Il corpo
rinato' (Genova, La Spezia, Courmayeur, Bologna - 2000), 'Peso del
virtuale' (Pinerolo 2002).
Balzata a metà degli anni novanta all'attenzione della critica nazionale e
internazionale con la serie degli innesti di corpo femminile e tavolo da
cucina, un momento creativo che ha poi portato all'emblematica personale
'Corpo estraneo' (a cura di Alberto Fiz e Sabrina Zannier, Silvy Bassanese,
Biella 1999) e all'autorevole presenza nella rassegna 'Corpi e corpi.
Tendenze e contaminazioni nella fotografia femminile' (a cura di Roberto
Roda, Ferrara e Bodeno 2001), l'artista presenta a Trieste l'ultima
versione della sua 'poetica dell'innesto' - come è stata bene definita da
Sabrina Zannier - affrontando un altro capitolo della mutazione che lega
direttamente ad una fonte-documento inequivocabile della alienata
condizione dell'identità del nostro tempo post-'Blade Runner'. Dal film,
diventato per questo un vero e proprio cult-movie, l'artista trae il titolo
stesso della serie di opere:'...ho quattro LAVORI IN PELLE in giro per la
città '.
'Ho sempre tentato di dare un significato al corpo, al nostro corpo. Non
solo per un disagio personale, ma anche perché mai come in questo momento
il corpo, nella nostra società è negato o rifiutato.
Da tempo il corpo viene mascherato, nascosto alla vista per armarlo contro
la sua stessa natura originale, paradossalmente con pratiche che vorrebbero
esaltarlo: da tempo il corpo è nemico. Bisogna quindi tentare di riportare
l'attenzione su questo "oggetto" ormai misterioso con visioni diverse,
provocatorie, violente...'
Questa esplicita dichiarazione della Torresin ci cala nell'atmosfera della
mostra triestina: una nuova mutazione è in atto. Il corpo metropolitano
oggi è ammalato; attratto innaturalmente dal tatuaggio, segnalatore estremo
di identità , si disegna con il contrario della evidenza e della
manifestazione, con i simboli dell'occultazione protettiva per eccellenza:
l'armatura o la celata che si usavano nel medioevo.
L'artista, che vive e lavora a Lomagno (LC), torna alla Tommaseo dopo la
sua personale del 1996.
La mostra si potrà visitare fino al 14 maggio da lunedì a sabato (17-20).
inaugurazione: sabato 12 aprile, ore 18.30
durata: dal 12 aprile al 14 maggio 2003
orario: da lunedì a sabato 17-20
info: tel 040 639187 / fax 040 367601
Studio Tommaseo
Istituto per la documentazione e la diffusione delle arti
34121 Trieste - via del Monte 2/1
tel 040 639187 / fax 040 367601