Accompagnata da un divertente catalogo-oggetto di cui l'artista stessa fornisce le istruzioni per l'uso, ribadendo l'aspetto ludico ed interattivo del suo fare arte, l'esposizione di Alessandra Galbiati presenta un nuovo ciclo di sedici opere,i racconti appunto,i cui protagonisti sono le 'bestie', termine dalla cruda onomatopea che ben traduce un atteggiamento diffuso di indifferenza nei confronti dei diritti degli animali.
Accompagnata da un divertente catalogo-oggetto di cui l'artista stessa fornisce le istruzioni per l'uso, ribadendo l'aspetto ludico ed interattivo del suo fare arte, l'esposizione di Alessandra Galbiati presenta un nuovo ciclo di sedici opere,i racconti appunto,i cui protagonisti sono le ''bestie'', termine dalla cruda onomatopea che ben traduce un atteggiamento diffuso di indifferenza nei confronti dei diritti degli animali.
La mostra esula tuttavia da ogni tematica critica ma ha una valenza infantile di favola i cui protagonisti, dagli improbabili tratti fisici,sincretismo tra animale domestico e non,sono visti con la tenerezza di chi interpreta i loro stati d'animo,di chi li vuole allegri o tristi,protagonisti di semplici storie,immersi in paesaggi estremamente schematizzati,da illustrazione di libri per l'infanzia.
La sapienza dell'artista è la capacità di supportare questo mondo e questi soggetti con una tecnica coerente al dettato dell'insieme,semplice e giocoso;centinaia di piccoli pezzi in ceramica dipinta, pazientemente modellati come sculture ed assemblati a costruire le singole immagini,grandi lastre di ferro lavorate all'acido come sfondo paesaggistico in un puzzle tenero ed avvincente.
Galleria Vanna Casati
via Borgo Palazzo 42
Bergamo