Lei stava li'. Un video, dei collages e delle opere su carta realizzati individualmente dai due artisti. Lavori tutti inerenti a testimonianze su casi di soprusi ai danni di donne, raccolte in un saggio di psicologia clinica del 2009.
Progetto in collaborazione tra Pasquale Polidori e Livia Signorini, “Lei stava lì” si compone di un video prodotto in comune e di vari collages e carte realizzati individualmente dai due artisti, lavori tutti inerenti a testimonianze su casi di soprusi ai danni di donne, raccolte in un centro antiviolenza e contenute nel saggio di psicologia clinica di Langher e Ricci del 2009.
Partendo da una vecchia cartolina, il misterioso ritratto di una donna in un bosco nell’atto di avvicinare un gruppo di cervi, e da un materiale testuale doloroso quanto illuminante circa le assurde dinamiche della violenza di genere, i due artisti declinano i loro metodi in funzione di un’unica installazione, dove l’elaborazione di immagine e parola è centrale nello sviluppo del tema.
Il risultato è un racconto partecipato e reso attraverso l’intreccio di più timbri espressivi; la sintesi di una duplice riscrittura, iconica e verbale, espressa tanto nei densi collages di Signorini, in cui l’immagine di partenza è fatta oggetto di censure, sovrapposizioni e rifrazioni, quanto nei ‘dettati’ di Polidori, che ci restituiscono i testi originali in una forma straniante e turbata da errori e malintesi lessicali.
Nel il video, infine, che titola la mostra e si pone come un ulteriore passaggio di metodo, il dialogo tra i due artisti dà luogo a una sublimazione poetica degli stessi elementi già messi in gioco nei restanti lavori esposti.
Pasquale Polidori, tra le cui tecniche rientrano la stampa, il sonoro, il video, coltiva un approccio mediato dalla linguistica nell’uso di testi, soprattutto popolari e politici, analizzati, riscritti e poi plasmati a fini istallativi o performativi.
Livia Signorini basa il suo lavoro sull’appropriazione di elementi materiali e frammenti culturali reperibili nel quotidiano e ricomposti in un discorso che talora è oggettuale e altre volte è affidato all’immagine fotografica o filmica.
La mostra è accompagnata da un testo di Anne Palopoli.
Inaugurazione 4 giugno ore 18
Galleria AOCF58
via Flaminia, 58 - Roma
lun-ven 17.30-20, chiuso sabato e festivi