Museo del Tessuto
Prato
via Puccetti, 3
0574 611503 FAX 0574 444585
WEB
Nuovo Museo del Tessuto
dal 4/5/2003 al 8/9/2003
0574 611503 FAX 0574 444585
WEB
Segnalato da

Uff. stampa Davis & Franceschini




 
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4/5/2003

Nuovo Museo del Tessuto

Museo del Tessuto, Prato

Il museo si identifica con la storia di Prato e con lo straordinario sviluppo che l'industria del tessile ha avuto in questa citta' dal medioevo ad oggi. La sua collezione rappresenta un patrimonio di inestimabile valore culturale che ha trovato ospitalita' presso l'Ex Cimatoria Campolmi, gioiello di archeologia industriale del XIX secolo. Nello spazio dedicato alle esposizioni temporanee si apre la mostra ''Prato veste il Cinema: il mito attraverso i costumi della collezione Tirelli'' a cura di Floriana Brancatella con la consulenza del Premio Oscar Gabriella Pescucci. Una selezione di abiti realizzati dalla sartoria Tirelli e ideati da costumisti toscani per importanti produzioni cinematografiche


comunicato stampa



Lunedì 5 maggio 2003, alle ore 15.30, il nuovo Museo del Tessuto di Prato inaugura ufficialmente al pubblico, alla presenza del Presidente della Camera On. Pierferdinando Casini e delle autorità cittadine.
Per l’occasione, all’interno del Museo, nel nuovo spazio dedicato all’esposizioni temporanee, alle 21,30 si terrà la vernice della mostra Prato veste il Cinema: il mito attraverso i costumi della collezione Tirelli a cura di F. Brancatella con la supervisione del Premio Oscar Gabriella Pescucci. Una selezione di abiti realizzati dalla sartoria Tirelli e ideati da costumisti toscani (Gabriella Pescucci, Piero Tosi, Anna Anni, Danilo Donati) per importanti produzioni cinematografiche: da Il Nome della Rosa di J. Annaud a L'età dell'innocenza di M. Scorsese; dalla Medea di P. Pasolini a Ludwig di L. Visconti; da Un thè con Mussolini di F. Zeffirelli a Casanova di F. Fellini, e altri.

Il Museo: come è nato e come è oggi

Il Museo del Tessuto è unico nel suo genere in Italia ed è considerato uno dei primi dieci musei d’Europa. Si identifica in maniera imprescindibile con la storia di Prato e con lo straordinario sviluppo che l’industria del tessile ha avuto in questa città dal medioevo ad oggi. La sua storia e la sua collezione rappresentano indubbiamente un patrimonio di inestimabile valore culturale. Proprio per questa sua natura così significativamente legata al territorio, il nuovo museo non poteva che trovare ospitalità presso un altro simbolo architettonico dell’industria pratese, l’Ex Cimatoria Campolmi, gioiello di archeologia industriale del XIX secolo, situato all’interno delle mura medioevali della città.

Il Museo occupa una delle ali lunghe (circa 2400 mq) del complesso industriale, recentemente acquistato dall’Amministrazione Comunale per farne il polo culturale più importante della città, la cui apertura è prevista per il 2007.
Lo straordinario restauro dell’edificio è affidato all’architetto Marco Mattei mentre il progetto di allestimento del museo è degli architetti Piero Guicciardini e Marco Magni.

Il primo nucleo del Museo del Tessuto nasce nel 1975 presso l’Istituto Tecnico Industriale “Tullio Buzzi”, grazie alla donazione di una collezione di frammenti di tessuti, databili tra il XIV e il XVIII secolo, fatta dell’imprenditore pratese Loriano Bertini. Dal 1995 ad oggi il Museo del Tessuto, ospitato nel Palazzo Comunale, grazie a donazioni ed acquisti da parte di istituzioni e privati, vanta una collezione di circa 6000 reperti tessili, databili dal III secolo d.C. all’età contemporanea e provenienti da tutto il mondo: abiti, arredi sacri, figurini, passamanerie, libri, campionari tessili delle più antiche industrie pratesi, strumenti e macchinari tessili manuali e meccanici.

Rarità

Qui è possibile trovare delle vere rarità: frammenti di tessuti dell’epoca pre-colombiana, oppure copta; dalla Francia un preziosissimo libro di preghiere con pagine e parole tessute in seta, realizzato dalla manifattura J.A. Henry del 1886; un raro esemplare di ‘braghesse come gl’huomini’ (1590) con ricamato il motivo “voglio il core”, portate dalle cortigiane spavalde; il cappotto di Malaparte; la fola utilizzata per confezionare le camicie rosse dei garibaldini; tessuti firmati da artisti come Henry Moore, Giò Ponti, Dufy. E inoltre un‘ampia sezione dedicata ai tessuti contemporanei che ci racconta come sono cambiate le tendenze e le mode del presente grazie anche alla sperimentazione e all’introduzione sul mercato di nuovi materiali; il visitatore potrà in anteprima prendere visione di tessuti altamente tecnologici, non ancora in commercio.
Per l’inaugurazione, le collezioni storiche saranno affiancate da un nucleo di frammenti in prestito dal Museo Archeologico di Firenze, proveniente dagli scavi effettuati dall’Istituto Papirologico dell’Università di Firenze, fatti negli anni ’30 sul sito dell’antica città di Antinoe.

Percorso espositivo e servizi

Nato per far conoscere e valorizzare l’arte tessile in tutte le sue forme, il museo introduce il visitatore, già dal suo ingresso, ad un approccio facile e graduale della lettura del tessuto: l’area di familiarizzazione consente un viaggio tattile e interattivo nelle storia del tessuto. Si possono toccare materiali e fibre, si possono sperimentare alcune fasi di lavorazione come filatura, tessitura e tintoria.

Il percorso espositivo ha un allestimento rispettoso sia dei criteri conservativi che della struttura originaria della fabbrica, valorizzando gli aspetti artistici e tecnici dei tessuti. Saranno esposti all'interno di particolari teche mobili altamente tcnologiche e innovative, realizzate dal Laboratorio museotecnico Goppion, che permettono di modificare l’allestimento delle sale secondo i diversi contenuti delle esposizioni in conformità con le necessità museografiche e museologiche. Questa tipologia di vetrine rappresenta al mondo il primo esemplare del genere realizzato per musei.

La sezione didattica è molto attiva e rivolta a varie fasce di pubblico attraverso specifici programmi, visite guidate, laboratori, corsi che affrontano i molteplici aspetti della produzione e dell’attività tessile.

All’interno troviamo inoltre un laboratorio di conservazione e restauro “Giovanna Rucellai Piquè”, gestito da restauratrici professioniste ovvero il consorzio “Tela di Penelope”, che opera con la collaborazione scientifica dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, realizzato grazie alla fondazione Amici dei Musei.

La Fondazione e lo Staff direttivo

L’attuale staff direttivo è formato da Emanuele Lepri, direttore del Museo; Daniela Degli Innocenti, conservatrice; Patrizia Bogani, curatrice della sezione contemporanea; Filippo Guarini, responsabile dell’attività didattica e della comunicazione.

E’stata costituita una Fondazione specifica per la gestione del Museo, cui hanno aderito oltre al Comune e la Provincia di Prato, l’Unione Industriale, la Camera di Commercio e Cariprato che completa il quadro di un’istituzione moderna, aperta e ricettiva verso le istanze sociali ed economiche del territorio ma allo stesso tempo pronta ad accogliere e valorizzare stimoli internazionali.

Alla fine degli anni Novanta è nata l’Associazione Amici Museo del Tessuto grazie alla volontà di alcuni privati ed aziende per promuovere e sostenere il Museo sia nella crescita della sua collezione che nelle iniziative culturali legate al patrimonio tessile.

Il museo del tessuto è membro delle seguenti organizzazioni internazionali: International Council of Museum, European Textile Network, Centre International d’Etude des Textile Anciens, Associazione delle Collettività tessili Europee. Sostiene l’O.N.G. Save the Children, il pù grande movimento per la tutela dei diritti dei bambini.

Inaugurazione mostra ore 21,30

Ingresso al pubblico:
Museo del Tessuto di Prato
Via Santa Chiara 24 59100 Prato (PO) Italia
Orari di apertura:
Lunedì – Domenica 10:00-18:00 Giorno di chiusura: martedì

Ufficio stampa:
Davis & Franceschini – tel.055/2347273 davis.franceschini@dada.it

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