Carta canta. La mostra propone opere di grande e media dimensione, realizzate appositamente per l'occasione, frutto di un percorso fortemente progettuale caratterizzato, nel tempo, da coerenza di intenti e di modalita' operative quali la estroflessione e l'attento lavoro di ricerca sulla percezione dello spazio.
"carta canta"
La Stamperia-Galleria d'arte Il Bulino inaugura martedì 6 maggio 2003 alle
ore 18,30 una mostra di lavori recenti su carta di Agostino Bonalumi. La
mostra propone opere di grande e media dimensione, realizzate appositamente
per l'occasione, frutto di un percorso fortemente progettuale
caratterizzato, nel tempo, da coerenza di intenti e di modalità operative
quali la estroflessione e l'attento lavoro di ricerca sulla percezione dello
spazio. Le carte sono per Bonalumi il luogo delle nuove idee, l'ambito della
libertà creativa, della sperimentazione che vive di una vita propria; lo
stesso artista afferma:"Io uso il lavoro su carta o di carta per forzare i
limiti della mia ricerca: posso sbagliare e buttare via. La carta è il luogo
dove azzardo sconfinamenti dalla mia linea. Rischiando l'incoerenza la carta
mi consente esperimenti che spesso porto nelle opere più importanti o che,
al contrario, vengono abbandonati o stanno lì ¦nel cassetto, in attesa di
essere ripresi. Il lavoro con le carte mi serve anche per non limitare le
idee. Le nuove idee non vengono escluse perché non attinenti con la ricerca
principale. Le metto in atto grazie alla libertà che ho con la carta".
Agostino Bonalumi nasce il 10 luglio 1935 a Vimercate (Milano). Compie
studi di disegno tecnico e meccanico. Autodidatta, nel 1948, a tredici anni,
espone con una sala personale fuori concorso al Premio Nazionale Città di
Vimercate. Nel 1958 si forma il gruppo Bonalumi-Castellani-Manzoni con una
mostra alla Galleria Pater di Milano alla quale seguiranno altre mostre a
Roma, Milano, Losanna. Nel 1961 alla Galleria Kasper è tra i fondatori del
gruppo 'Nuova Scuola Europea'. Arturo Schwarz acquista sue opere e nel 1965
presenta una mostra personale di Bonalumi nella sua galleria di Milano, con
una presentazione in catalogo di Gillo Dorfles. Nel 1966 inizia un lungo
periodo di collaborazione con la Galleria del Naviglio di Milano che lo
rappresenterà in esclusiva (pubblicando nel 1973 per le Edizioni del
Naviglio un'ampia monografia a cura di Gillo Dorfles) ed è invitato alla
Biennale di Venezia; segue un periodo di viaggi di studio e di lavoro nei
paesi dell'Africa mediterranea e negli Stati Uniti. Nel 1970 (sala
personale) e nel 1986 è presente alla Biennale di Venezia. Ha realizzato
opere di pittura-ambiente quali, nel 1967, 'Blu Abitabile', per la mostra
'Lo Spazio dell'Immagine' a Foligno; sempre nel 1967 'Ambiente Bianco', per
una mostra personale alla Galleria Bonino di New York; nel 1968 'Grande
Nero', per una mostra personale al Museum am Ostawall di Dortmund; nel 1979,
nell'ambito della mostra 'Pittura Ambiente' curata da Francesca Alinovi e
Renato Barilli a Palazzo Reale di Milano, 'Pittura Ambiente dal giallo al
bianco e dal bianco al giallo', dove l'ambiente, considerato attivitÃ
dell'uomo, è analizzato come attività primaria e cioè psicologica. Nel 1980
a cura della Regione Lombardia è allestita, nelle sale del Palazzo Te di
Mantova, un'antologica accompagnata da un catalogo della Editrice Electa,
con testi di Flavio Caroli e Gillo Dorfles, e Schede di Guido Armellini.
Negli anni 1989, ¼91, '95 la Galleria Blu di Milano allestisce sue personali
accompagnate dalla pubblicazione di un'ampia monografia. Nel 1995 nella
stessa Galleria Blu sono esposte le opere 'Oggetto-Pittura-Scultura' che
l'artista ha realizzato a partire dal 1966, per l'occasione è presentata una
monografia edita da Scheiwiller nella collana Arte Moderna Italiana, con un
testo di Vanni Scheiviller. Dal 1997 inizia un rapporto di collaborazione
con la Galleria Fumagalli di Bergamo e con la Galleria Niccoli di Parma, che
nel 1998 allestisce una mostra con opere dal 1957 al 1997, accompagnata da
una monografia delle Edizioni Stefano Fumagalli, a cura di Alberto Fiz e
Marco Meneguzzo. Si è occupato di scenografia realizzando nel 1970 per il
Teatro Romano di Verona le scene e i costumi per il balletto 'Partita',
musica di Goffredo Petrassi, coreografia di Susanna Egri, e nel 1972 per il
Teatro dell'Opera di Roma le scene e i costumi di 'Rot', musica di Domenico
Guaccero, coreografia di Amedeo Amodio. Nel 2001 gli è stato conferito il
Premio Presidente della Repubblica e in questa occasione l'Accademia
Nazionale di S. Luca gli ha dedicato una mostra retrospettiva. Nel 2002 ha
esposto alla fondazione Peggy Guggenheim di Venezia con l'Opera Ambiente
'Bianco  Spazio trattenuto spazio respinto'
Orario: tutti i giorni dalle 10,00 alle 13,00; dalle 15,00
alle 19,30
tranne festivi
Catalogo: Edizioni Il Bulino con presentazione di Lorenza
Trucchi
Nell'immagine: Rosso Painting 1993.
Galleria-Stamperia d'arte Il Bulino
Via Urbana 148 Â 00184 Roma
Tel. e fax 064742351