Ex Chiesa San Francesco - Spazio Culturale Antonio Ratti
Como
largo Spallino, 1
031 233111 FAX 031 233249
WEB
Liliana Moro
dal 4/7/2012 al 11/9/2012
mar-dom 16-20

Segnalato da

Teresa Saibene




 
calendario eventi  :: 




4/7/2012

Liliana Moro

Ex Chiesa San Francesco - Spazio Culturale Antonio Ratti, Como

Moi. L'opera presentata nel mezzo della navata centrale della ex-chiesa e' un lavoro sonoro concepito per l'occasione, in cui le parole dell'artista evocano la presenza del movimento di due corpi e procedono seguendo una partitura ritmica di pause e di accelerazioni.


comunicato stampa

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Il 5 luglio, alle ore 18.30, si terrà la conferenza, aperta al pubblico, di Liliana Moro presso la sede della Fondazione Antonio Ratti. Seguirà l’inaugurazione di Moi, personale di Liliana Moro, presso lo Spazio Culturale Antonio Ratti (ex-chiesa di San Francesco) in Largo Spallino, 1 a Como. La mostra sarà visitabile fino al 12 settembre 2012, da martedì a domenica, dalle 16.00 alle 20.00.

Come ogni parola, Moi è prima di tutto un suono. Potrebbe essere un verso, un’espressione onomatopeica, ma anche la prima persona singolare in francese, il pronome“Io”. Moi è il titolo dell’opera che Liliana Moro presenta nel mezzo della navata centrale della ex-chiesa di San Francesco. Si tratta di un lavoro sonoro concepito per l’occasione, in cui le parole dell’artista evocano la presenza del movimento di due corpi e procedono seguendo una partitura ritmica di pause e di accelerazioni. È apparentemente la descrizione di un’azione, ma nel pubblico che l’ascolta produce un’inconsueta sensazione di dilatazione e di contrazione della percezione e della comprensione del testo e del tempo più in generale. In Moi il pubblico passa dall’essere osservatore a - una volta che è entrato nel cerchio sonoro - osservato dagli altri. La voce di Liliana Moro parla di un’azione performativa. Ma, una volta uscito dal cerchio, dove il suono non è più intellegibile, per gli spettatori è inevitabile domandarsi se quel testo, in fondo, non parli proprio di sé.

Come ogni anno il corso, diretto da Annie Ratti e curato da Andrea Lissoni, offre un calendario di conferenze aperte al pubblico, tenute da relatori provenienti da diversi ambiti della cultura internazionale. Il 10 luglio è previsto un incontro con Toni Negri dal titolo Siamo davvero liberi?, mentre il 12 luglio Arto Lindsay terrà una conferenza dal titolo Proud Beggars. Tutte le conferenze si terranno alle 18.30 presso la sede della Fondazione Antonio Ratti, Villa Sucota, Via per Cernobbio 19, Como.

Il 19 luglio si terrà Corso Aperto. In questa occasione gli artisti partecipanti al corso presenteranno i propri percorsi di ricerca e i loro lavori.

I venti giovani artisti che parteciperanno alla diciottesima edizione del Corso Superiore di Arti Visive sono: Franco Ariaudo (Italia), Béatrice Bailet (Francia), Filippo Berta (Italia), Roberta Busechian (Italia), Giulia Cenci (Italia), Delphine Chapuis Schmitz (Francia), Eleonora Di Marino (Italia), Alessandro Di Pietro (Italia), Kevin Gallagher (USA), Martino Genchi (Italia), Helena Hladilová (Repubblica Ceca), Eduardo Navarro (Argentina), Serena Porrati (Italia), Luca Pucci (Italia), Carlo Spiga (Italia), Cosimo Veneziano (Italia), Ninni Wager (Finlandia), Matthew Wilson (USA), Reece York//Ben Rodin (Australia).

Liliana Moro nasce nel 1961 a Milano, dove vive e lavora. Nel 1989 fonda, insieme a altri artisti, lo Spazio di Via Lazzaro Palazzi a Milano che chiuderà nel 1993. Incontrando i lavori di Liliana Moro si ha la percezione che sia presente solo ciò che è strettamente necessario. Suono, parole, sculture, oggetti e performance, compongono un mondo che “mette in scena” una realtà, allo stesso tempo, cruda e poetica. Sono territori di un’esperienza individuale (quella dell’artista ma soprattutto dello spettatore) che invitano ad andare oltre ciò che è visibile. La riduzione all’essenziale intesa come attitudine, pratica e posizione, non è il risultato di una ripresa del linguaggio minimal, si tratta piuttosto di una modalità che l’artista mette in atto sia quando sceglie di impiegare tecniche elaborate, sia quando sceglie di utilizzare materiali esistenti o oggetti d’uso comune.

Liliana Moro ha esposto in importanti mostre collettive internazionali, tra cui: Documenta IX, Kassel (1992); Aperto XLV Biennale di Venezia (1993); Castello di Rivoli, Torino (1994); Quadriennale, Roma (1996/2008); Moderna Museet, Stoccolma (1998); PS1, New York (1999); De Appel, Amsterdam (1999), e Biennale di Valencia (2001). Ha inoltre tenuto mostre personali presso Galleria Emi Fontana, Milano; Greta Meert, Bruxelles; MUHKA, Anversa e Fondazione Ambrosetti, Brescia.

Liliana Moro ha recentemente esposto presso L’Istituto Italiano di Cultura, Los Angeles (2008) e la Fabbrica del Vapore, Milano (2008), ed ha partecipato a importanti collettive, tra cui Italics, Palazzo Grassi, Venezia (2008); Focus on Contemporary Italian Art, Mambo, Bologna (2008); Save Venice, Magazzini del Sale, evento collaterale della 53. Biennale di Venezia (2009) e Celebration, Institution, Critique, Galleria Civica di Trento (2009).

In collaborazione con Comune di Como - Assessorato alla cultura

---english

On July 5 at 6.30pm Liliana Moro will hold a lecture at Fondazione Antonio Ratti (Villa Sucota). It will be followed by the opening of the artist's solo exhibition: Moi, at Spazio Culturale Antonio Ratti, (ex church of San Francesco, Largo Spallino 1, Como), which can be visited from Tuesday to Sunday, 4-8 pm until September 12, 2012.

Like any other word, Moi is first of all a sound. It can be a cry, an onomatopoeic expression, but it can also be the first singular person of the pronoun "I" in French.
Moi is the title of the work that Liliana Moro presents in the central alley of the ex-church of San Francesco. It is a site-specific sound piece, conceived for the occasion, in which the words of the artist evoke the presence of the movement of two bodies, proceeding according to a rhythmic score of pauses and accelerations. What appears to be the description of an action, produces in its listeners an awkward sensation of dilation and contraction of perception, of the comprehension of the spoken words, and of time in general. In Moi the visitor passes from being an observer to being observed, once he entered the sound circle. Liliana Moro's voice speaks about a performative action. But once outside the circle - where sound is no longer comprehensible – the spectator cannot avoid questioning if the text not actually talking about her or himself.

During the course, directed by Annie Ratti and curated by Andrea Lissoni, seminars and public lectures will be held by international speakers coming from different cultural backgrounds. On July 10 there will be Toni Negri’s lecture titled Are We Really Free? and Arto Lindsay's lecture: Proud Beggars will be held on July 12. All the lectures be at 6.30pm at Fondazione Antonio Ratti, Villa Sucota, via per Cernobbio 19, Como.

Corso Aperto will be held on July 19, in which the participant artists will present their research and works developed during the workshop.

The twenty artists participating in the 18th edition of the Advanced Course in Visual Arts are: Franco Ariaudo (Italy), Béatrice Bailet (France), Filippo Berta (Italy), Roberta Busechian (Italy), Giulia Cenci (Italy), Delphine Chapuis Schmitz (France), Eleonora Di Marino (Italy), Alessandro Di Pietro (Italy), Kevin Gallagher (USA), Martino Genchi (Italy), Helena Hladilová (Czech Republic), Eduardo Navarro (Argentina), Serena Porrati (Italy), Luca Pucci (Italy), Carlo Spiga (Italy), Cosimo Veneziano (Italy), Ninni Wager (Finland), Matthew Wilson (USA), Reece York//Ben Rodin (Australia).

Liliana Moro was born in 1961 in Milan, where she lives and works.
In 1989 she founded, with other artists, the Spazio di Via Lazzaro Palazzi in Milan, active until 1993.
Encountering the works of Liliana Moro we get the impression that only what is strictly necessary is present. Sounds, words, sculptures, objects and performance create a world that "stages" a reality simultaneously raw and poetic. These are territories of an individual experience (that of the artist, but primarily that of the viewer) that asks to be taken beyond what is visible. The reduction to the essential understood as an attitude, a practice and a positioning does not result from a recollection of a minimal language: it is rather something that the artist triggers when choosing to use elaborate techniques and when working with existent materials and objects of everyday use.Liliana Moro has participated in major international group exhibitions including Documenta IX, Kassel (1992); Aperto XLV Venice Biennale (1993); Castello di Rivoli, Turin (1994); Quadriennale, Rome (1996/2008); Moderna Museet, Stockholm (1998); PS1, New York (1999); De Appel, Amsterdam (1999), and Bienal de Valencia (2001); Italics, Palazzo Grassi, Venice (2008); Focus on Contemporary Italian Art, Mambo, Bologna (2008); Save Venice, Magazzini del Sale (2009), and Celebration, Institution, Critique, Galleria Civica di Trento (2009). Recently, Liliana Moro has exhibited at the Italian Cultural Institute of Los Angeles (2008), and Fabbrica del Vapore, Milan (2008).

In collaboration with Comune di Como - Assessorato alla cultura

Comunicazione
Teresa Saibene
tel.+393351097269
ufficiostampa@fondazioneratti.org

Conferenze
Liliana Moro
5 luglio 2012, ore 18.30
Toni Negri, Siamo davvero liberi?
10 luglio 2012, ore 18.30
Arto Lindsay, Proud Beggars
12 luglio 2012, ore 18.30
Sede: Fondazione Antonio Ratti -Villa Sucota, via per Cernobbio 19, Como

Inaugurazione: 5 luglio 2012, 20.00

Spazio Culturale Antonio Ratti (ex chiesa di San Francesco)
Largo Spallino 1, Como
Orari: da martedì a domenica, dalle 16.00 alle 20.00

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