Pietro Masturzo
Alex Majoli
Paola Fiorini
Beatrice Mancini
Franco Carlisi
Valentina Vannicola
Andrea Di Martino
Giovanni Presutti
Donne che gridano dai tetti di Teheran contro la corruzione nella mostra di Pietro Masturzo; gli scatti di Alex Majoli offrono una lettura minimale dei percorsi di fede trentini; Paola Fiorini e Beatrice Mancini con 'Love Camping' documentano la vita dei campeggiatori 'stanziali'; Franco Carlisi racconta la sacralita' del matrimonio siciliano; Valentina Vannicola rilegge l'Inferno della Divina Commedia; Andrea Di Martino mappa le chiese sconsacrate d'Italia; Giovanni Presutti interpreta la fede in chiave onirica.
Pietro Masturzo
Teheran Echoes
Pietro Masturzo nasce a Napoli nel 1980. Dopo la laurea in Relazioni Internazionali all’Università di Napoli si trasferisce a Roma per studiare Fotografia. Lavora come professionista dal 2007, collaborando con numerose testate foto-giornalistiche e pubblicando le sue immagini sulle più importanti riviste italiane e straniere. I suoi reportage sono incentrati principalmente su tematiche di carattere socio-politico, con una visione globale che riserva particolare attenzione alle vicende umane, anche quando il focus sono gli eventi e l’attualità. Nel 2009 è stato uno dei fondatori della Kairos Factory, un collettivo italiano di fotografia documentaristica. Nel 2010 ha vinto il World Press Photo, “Picture of the Year”, e la sua storia sui tetti di Teheran ha ottenuto il primo premio nella categoria “People in the News”. “ Teheran Echoes” racconta la grande protesta popolare scoppiata il 24 giugno 2010, pochi giorni dopo le elezioni presidenziali che hanno confermato al governo iraniano Mahmoud Ahmadinejad. La protesta riprende la forma di quella del ‘79, quando Khomeini invitò tutto il popolo iraniano a salire sui tetti e gridare “Allah u Akbar”, Allah è grande. Un evento, ed un reportage, carico di tensione e forti significati simbolici.
dal sito http://www.woka.tv/Iran-2009
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Alex Majoli
Trentino di fede
Ravennate di nascita, Alex Majoli incomincia a fotografare prestissimo sotto la guida di Daniele Casadio e Ettore Malanca. Nel 1989 é già fotoreporter professionista. Nel 1992 e 1993 viaggia a lungo in Jugoslavia per documentare la guerra. Nel 1994 inizia un reportage sul manicomio di Leros, in Grecia, che diventa poi un volume (Leros, pubblicato nel 1999). Dal 1997 comincia a pianificare Hotel Marinum, un grande progetto, al quale tuttora lavora, dedicato alla documentazione della vita delle città portuali di tutto il mondo. Nel 1998 inizia a sperimentare il linguaggio cinematografico. Sue foto sono pubblicate sulle maggiori testate internazionali. Dal 2001 Majoli é membro di Magnum Photos. Da qualche tempo Magnum Photos e Leica Camera operano insieme per scrivere nuovi capitoli della storia del reportage fotografico. Uno dei più recenti progetti ha avuto come cornice Venezia e come protagonista la figura del gondoliere. Gli scatti di Alex Majoli con la nuova Leica M9-P offrono uno sguardo genuino e autentico dietro le quinte della città più fotografata al mondo.
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Franco Carlisi
Il valzer di un giorno
Franco Carlisi è nato nel 1963 a Grotte di Agrigento. Laureato in Ingegneria si dedica alla fotografia dal 1994. Dal 2006 dirige il periodico di immagini e cultura fotografica “Gente di Fotografia”. Ha realizzato in questi anni un’intensa attività espositiva, in Italia e all’estero, orientata prevalentemente verso la ricognizione del sentimento di non appartenenza. “Il valzer di un giorno” raccoglie oltre cento immagini in bianco e nero come appunti a margine di una partitura che si ripete quasi immutata da secoli, per raccontare il matrimonio, uno dei riti di passaggio fondamentali della nostra società. Nelle parole di Camilleri, in questa spiazzante esplorazione delle nozze siciliane, “tutto diventa carnale, vissuto forte, reale, senza mezze tinte”. La ricerca, più che sulla sacralità del matrimonio, si sofferma sulla sacralità della vita, al di là e al di sopra di ogni costruzione ideologica. La varietà e la complessità delle fotografie di Carlisi riescono a coniugare la registrazione sociologica di una sicilianità residuale con una sua trascrizione surreale e visionaria.
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Valentina Vannicola
L'Inferno di Dante
a cura di Benedetta Cestelli Guidi
Nata nel 1982 a Roma, Valentina Vannicola si è laureata in filmologia presso l’Università “La Sapienza” per poi diplomarsi alla Scuola Romana di Fotografia. Ha esposto a Roma la sua prima personale “Su(l)reale” nel 2009-2010. Nel 2010 ha vinto il secondo premio al festival Fotoleggendo. Del 2011 è il lavoro “Tra letteratura e fotografia”, esposto all'Auditorium Parco della Musica di Roma. Oggi collabora con OnOff Picture e la galleria Wunderkammern. Realizzato nel 2011, “L’inferno di Dante” mette in scena e fotografa alcuni passaggi de L’Inferno dantesco nel suo territorio di affezione, la campagna maremmana. Si tratta di un progetto collettivo che reinterpreta visivamente alcuni dei passaggi della narrazione dantesca, applicando ad un classico della nostra tradizione letteraria il genere della “staged photography”, quella tendenza della fotografia contemporanea a presentare come reale scene costruite secondo le dinamiche proprie della cinematografia. Co-protagonisti del lavoro sono il paesaggio della Maremma laziale e la comunità locale che si presta a inscenare le più stravaganti composizioni.
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Andrea Di Martino
La messa è finita
Bolognese di nascita (1964), Andrea Di Martino vive a Milano. Freelance dal 1998, si dedica inizialmente ad una ricerca socio antropologica in America Latina. Il suo lavoro sui cartoneros argentini viene esposto al Palais de Glace a Buenos Aires. Nel 2004 realizza un reportage sui coltivatori di cacao in Venezuela con il quale vince un Documentary Award agli HPA (Humanity Photo Award). Partecipa a varie esposizioni in Italia e all’estero e i suoi lavori vengono pubblicati da importanti riviste nazionali e internazionali.
Nel 2008 inizia a sviluppare una nuova ricerca che lo porta a sostituire lo stile del reportage classico con un approccio più implicito, basato sulla fotografia di architettura: nei suoi racconti la figura umana tende a scomparire, pur restando l’uomo sempre protagonista. Nel 2010 vince il Premio Ponchielli assegnato dal GRIN - associazione dei photo editor italiani - con il progetto “La messa è finita”. Dal 2012 collabora con l’agenzia francese PictureTank.
“La messa è finita” è un lavoro iniziato nel 2008 e non ancora concluso, nel quale Di Martino ritrae alcune delle centinaia di chiese sconsacrate che, in Italia, sono state adibite alle più disparate funzioni. Un lungo cammino che racconta un Paese dai molteplici volti: raffinato e superficiale, modaiolo e popolare, trasgressivo e credente.
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Paola Fiorini e Beatrice Mancini
Love Camping – Apologia dello stanziale
Nata a Este, Beatrice Mancini nel 2000 si laurea in Lettere Classiche e, dopo un master in Comunicazione a Venezia, si trasferisce a Milano per seguire il corso di specializzazione Photography and Visual Design, con uno stage all'agenzia Prospekt. Nel 2008 fonda con Marta Posani l'agenzia Posse Photo. Vive tra Padova e Milano. Nel 2011 ottiene con Paola Fiorini il primo premio "Portfolio Italia - Gran Premio Epson – Kiwanis".
Paola Fiorini si autodefinisce “autodidatta da sempre” e predilige fotocamere a pellicola. Ottiene diversi riconoscimenti a livello nazionale e, unica in Italia, due volte il “Gran Premio Epson - Kiwanis". Espone al Centro Italiano della fotografia d'autore a Bibbiena, a “Savignano immagini SIFEST”, a “Fotoleggendo di Roma, a Corigliano Calabro, a Castelnuovo di Garfagnana e in numerose gallerie. Nel 2011 è co-fondatrice del collettivo Synap(see).
“Love Camping” è un lavoro a quattro mani in dittici che documenta la vita dei campeggiatori cosiddetti stanziali, la cui scelta di vacanza rispecchia l'evoluzione di una società, nel cambiamento delle generazioni e dei valori.
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Giovanni Presutti
Anima Dei
Nasce nel 1965 a Firenze, dove vive ancora oggi. Si diploma alla Scuola fiorentina Art’E, Master di reportage alla scuola John Kaverdash di Milano, dal 2003 al 2005 partecipa al progetto Reflexions Masterclass con Giorgia Fiorio e Gabriel Bauret. Intensa l'attività espositiva in Italia e all’estero (Parigi, Londra, San Pietroburgo, Roma, Milano, Torino, Firenze, Venezia, Napoli), tra le ultime la partecipazione alla Biennale di Venezia nel 2011, e ai Rencontres di Arles nel 2012. Consegue vari premi trai quali: Portfolio dell’Ariosto nel 2007, Premio A better world nel 2008, Gold Awards al Fiof Contest, Premio Musa alla Biennale d’arte Mercurdo, Premio Obiettivo Reporter, Premio Memorial Giacomelli nel 2011, selezione per Descubrimientos Photoespana, Premio Donkeyartprize e finalista al Premio Ponchielli nel 2012. Pubblica su varie riviste tra cui Vanity Fair. Nel 2008 esce il suo primo libro “Mirror” con Polyorama. E' tra gli autori del progetto Photo Ltd collezionismo foto d'autore curato da Daniela Trunfio e fa parte del collettivo Synap(see). “Anima Dei” è un lavoro intimista realizzato per la edizione 2008 del Fototrekking sulla spiritualità del territorio Trentino. In sintonia con la propria visione l’autore interpreta i simboli della fede oniricamente, creando una atmosfera tramite la quale porta lo spettatore a perdersi nella propria interiorità.
Info: www.paspartu.eu
Inaugurazione 21 luglio
Urban Center Rovereto
Corso Rosmini, 58 – Galleria ex Chesani
orari di apertura lun. – ven. 16.00-20.00, sab. 10.00-13.00 e 16.00-20.00
ingresso libero