CAE
Critical Art Ensemble
Steve Kurtz
Lucia Sommer
Steven Barnes
Filippo Alossa
Orietta Brombin
Gianluca Cosmacini
Andrea De Taddeo
Francesca Doro
Daniele Fazio
Stefano Lattanzio
Sylvia Mazzoccoli
Elisabetta
Palaia
Yael Plat
Rossana Raballo
Iacopo Seri
Orietta Brombin
Piero Gilardi
Con l'esposizione di Diego Scroppo intitolata "Asterina" il PAV inaugura le esposizioni dedicate a specifici interventi considerati unicum a partire dai lavori di artisti scelti tra le generazioni emergenti, vicini alle tematiche del vivente e dell'arte ecologica. "New Alliance" illustra la metodologia e i risultati del workshop tenuto dal collettivo CAE / Critical Art Ensemble durante Artissima 18.
NEW ALLIANCE
20 settembre - 21 ottobre
in collaborazione con il Critical Art Ensemble (Steve Kurtz, Lucia Sommer, Steven Barnes)
a cura di Orietta Brombin
New Alliance è il metodo artistico-partecipativo che promuove un’azione di mutuo
soccorso tra uomini e piante, mettendo in risalto la condizione di precarietà che accomuna
le specie a rischio e le comunità i cui spazi sociali e culturali sono anch’essi instabili o
minacciati.
In molti Paesi, dove la flora a rischio d’estinzione gode di una protezione legale, esistono
leggi che impediscono la raccolta o il danneggiamento di alcune specie vegetali. Si tratta
di normative che possono diventare uno strumento, etico e pratico, per battaglie di
protezione dei territori. E le piante, sebbene possano sembrare fragili, sono di per sé
tenaci e ben equipaggiate per la sopravvivenza. Ci si chiede allora se sia possibile
incanalare la loro forza vitale verso quegli spazi umani e naturali che subiscono la
minaccia dei più diversi agenti della speculazione interessata esclusivamente allo
sfruttamento del territorio.
In un certo senso la precarietà in cui vivono le piante a rischio di estinzione (con i loro
habitat), è la stessa vissuta dagli individui che, proprio oggi, tornano a rivalutare pratiche
di orticoltura urbana, intese come fonte di sussistenza di fronte a una crisi economica che
colpisce i cittadini economicamente più fragili. L’atto creativo del metodo New Alliance
consiste nel riconoscere, immedesimandosi l’uno nell’altro, la condizione di precarietà
biologica e culturale che accomuna, e dunque non divide, tutti gli organismi viventi. Il
Critical Art Ensemble propone così di operare tra soggetti dotati di intelligenza e
creatività. E, insieme, invertire quel senso di incertezza in una forza costruttiva opposta
alla generale condizione di passività, al fine di creare una simbiosi socio-politica
intraspecie, tra piante e persone. Il percorso prevede la semina e la coltivazione di piante
dotate di uno stato giuridico che le qualifica come “specie a protezione assoluta” secondo
la normativa europea, sia a livello nazionale che locale. Il processo di osservazione, cura
e azione teorizzato dal CAE, e sperimentato dal gruppo di lavoro del PAV nell’arco di un
anno in diversi luoghi della città, è oggi pronto per diffondere capillarmente 100 piante di
Catananche caerulea, erbacea perenne a protezione assoluta appartenente alla famiglia
della Asteracee. Per proteggerci reciprocamente.
Gruppo di lavoro PAV: Filippo Alossa, Orietta Brombin, Gianluca Cosmacini, Andrea De
Taddeo, Francesca Doro, Daniele Fazio, Stefano Lattanzio, Sylvia Mazzoccoli, Elisabetta
Palaia, Yael Plat, Rossana Raballo, Iacopo Seri, in collaborazione con Fondazione
Contrada Torino Onlus, URBE - Rigenerazione Urbana, Progetto Diogene, Ortobello al
Centro, Centro Diurno del Dipartimento di Salute Mentale “Basaglia” dell’ASL TO 2.
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UNICUM / ASTERINA
DIEGO SCROPPO
20 settembre - 21 ottobre
testo di Piero Gilardi
Parallelamente a New Alliance, il PAV presenta Asterina, installazione di Diego Scroppo
(Torino, 1981). Concepita appositamente per Unicum, la project room del PAV dedicata ai
lavori di artisti scelti tra le generazioni emergenti e vicini alle tematiche del vivente e
dell’arte ecologica, l’opera si caratterizza principalmente per l’impiego del fungo
bioluminescente Omphalotus Olearius. Si tratta di un organismo che per manifestarsi ha
bisogno dell’oscurità, peculiarità che costituisce anche una delle prime metafore di
Asterina. Il buio è infatti inteso come racconto della crisi profonda che colpisce i nostri
sistemi occidentali. In questa atmosfera, sospesa tra il magico e il rituale, la tenue
luminescenza prodotta dal microrganismo diventa così simbolo dello sforzo, della
resistenza e della possibile rifioritura esistenziale comune e collettiva.
La ricerca di un nuovo senso, ossia di una prospettiva alternativa in grado di rifondare le
relazioni umane, passa attraverso il tentativo di Scroppo di recuperare l’energia vitale
all’origine. Si tratta di quello slancio, potente e caotico, che risiede anche dentro di noi
ricordandoci la nostra stessa capacità creativa per rappresentarla e comunicarla, con il
fine, dunque, di condividere una nuova possibile dimensione ontologica. Il fungo – ci dice
appunto Scroppo – è sempre stato per l’uomo un essere ispiratore, un ibrido familio segno
simbolico di una misteriosa colonizzazione a venire del nostro ambiente di vita.
Dal punto di vista biologico una delle principali finalità dell’emissione di luminescenza è
quella di attrarre il partner sessuale, come nel caso ben conosciuto delle lucciole. Questa
particolarità, funzionale alla perpetuazione e all’evoluzione della specie, è un’altra
metafora di Asterina. L’essere umano, infatti, rischia l’estinzione, ma può reagire
riattivando un’intima connessione con la natura, così come nella dimensione dell’artefatto
“giardino” di cui Gilles Clement va postulando poeticamente da oltre trent’anni.
Press:
Elisabetta Palaia
PAV_press
Parco Arte Vivente
Via Giordano Bruno, 31
10134 Torino
T/F +39 011 3182235
press@parcoartevivente.it
Inaugurazione 30 giugno ore 18.30
PAV – Centro Sperimentale d’Arte Contemporanea
via Giordano Bruno, 31 – 10134 Torino
da mercoledì a venerdì, ore 13 – 18; sabato e domenica, ore 12 – 19
Ingresso: intero 3 €, ridotto 2 €, gratuito Abbonamento Torino Musei / Torino+Piemonte Card