La mostra dell'artista romana Silvia Stucky, nell'ambito del progetto espositivo annuale Viavai. Pontespositivo, presenta tre lavori.
a cura di Angelo Andreotti
La mostra dell'artista romana Silvia Stucky, nell'ambito del progetto
espositivo annuale Viavai. Pontespositivo, presenta tre lavori.
La videoinstallazione "Come l'acqua che scorre" (2003) si compone di due
lettori VHS con due monitor fronteggianti dove scorreranno le immagini di
due video di 30' ciascuno, in sonoro stereo.
Il video del primo monitor presenta, in inquadrature a camera fissa, un
viavai di macchine, biciclette, persone sul Corso Ercole I d'Este a
Ferrara. Il video del secondo monitor presenta, in inquadrature a camera
fissa, un viavai di biciclette, persone che corrono, passeggiano, portano a
spasso il cane nel percorso sopra le Mura di Ferrara.
La videoinstallazione "Mobile--Immobile" (2003) consiste in una proiezione
tramite lettore DVD (loop 17', senza sonoro) a terra su polvere di marmo,
delimitata da sassi, dimensione ambiente. Trentuno diverse inquadrature a
camera fissa di riflessi, movimenti, colori nell'acqua e dell'acqua. Cielo,
nuvole, alberi si specchiano in un mondo rovesciato dove tutto si muove,
ondeggia, si fonde, unendo i colori in forme astratte con un ritmo
asimmetrico e imprevedibile. Tutto ciò è creato dall'acqua, il vento, la
pioggia, in un viavai infinito che è quello della natura.
L'installazione "Orizzonti" (2003) consiste di 16 fotografie (stampe
lambda, ognuna di cm. 16x80) montate su alluminio.
Scrive Silvia Stucky: "Fermarsi. Solo se ci si ferma si può veramente
pensare e osservare quello che ci sta intorno. La modernità è costituita
oggi da regole che vengono continuamente cambiate: come le merci, gli
oggetti che si comprano e poi si gettano. E' la modernità liquida, come
l'ha definita Zygmunt Bauman: "la cultura della modernità liquida non è più
una cultura dell'apprendimento e dell'accumulazione, come le culture che
conosciamo in base alle descrizioni degli storici e degli etnografi; è
invece una cultura del disimpegno, della discontinuità e della dimenticanza".
Sarebbe meglio invece se ognuno si fermasse per pensare, studiare,
comprendere, non dimenticare quello che accade nel nostro pianeta: l'unico
in cui possiamo vivere, e il cui equilibrio è sempre più minacciato.
Anche dalle piccole cose che ci circondano possiamo iniziare a soffermarci,
a capire. Il lavoro dell'artista è, come ha scritto Giangiorgio
Pasqualotto, ³"una disciplina che affinando l'attenzione percettiva di
ciascuno in direzione di tutto ciò che è diverso da questo ciascuno,
affina, incrementa e intensifica l'azione etica".
Attraverso l'obiettivo della videocamera o della macchina fotografica
guardo, ascolto quello che sta accadendo davanti a me partendo da un vuoto,
ossia da una condizione di completa disponibilità ad ascoltare l'altro.
Rinunciando alla centralità autoriale dell'io, ad agire in modo
predeterminato, lasciando che il tempo e l'agire mio e di quello che vedo
scorra, come l'acqua di un fiume."
Silvia Stucky, nata nel 1959, vive e lavora a Roma. Espone in Italia e
all'estero dal 1984. Il suo lavoro include video, fotografia, performance.
Sue opere video e videoinstallazioni sono state presentate in festival e
mostre, fra cui:
17th International Video Festival, Locarno (1996);
L'Arte a Roma, Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea, ex
Mattatoio di Testaccio, Roma (1997);
L'immagine leggera. International Video Art, Palermo (1997); XXXIV Festival
di Nuova Consonanza, Accademia Americana, Roma (1997);
III Linea d'Ombra Film e Video Festival, Teatro Verdi, Salerno (1998);
Caldo Freddo. Rassegna di Video Art, Galleria Comunale d'Arte Moderna e
Contemporanea, Roma (1998);
Change Videowork, Goethe Institut, Roma (1999);
12es Instants Vidéo, MJC, Manosque (1999); & Comunicazione. I Biennale
Internazionale delle Arti Elettroniche, ex Chiesa di Santa Marta e Palazzo
delle Esposizioni, Roma (1999);
In video Veritas: Visioni Italiane, Accademia Britannica, Roma; Oeuvres
d'être... Works of being... Opere d'essere, Temple University, Roma (2000);
Arte contemporanea in mediateca, Galleria Comunale d'Arte Moderna e
Contemporanea, Roma; Elettroshock. 30 anni di video in Italia.1971-2001, ex
Acquario Romano, Roma; Donne e arti visive nella cultura italiana del
Novecento, Complesso di San Michele a Ripa, Roma; Videotrip 01, Teatro
Vascello, Roma (2001);
Torre della Pace. II Biennale Internazionale delle Arti Elettroniche,
Palazzo della Civiltà Italiana, Palazzo delle Esposizioni, Stazione
Termini, Roma; Deep Blue. L'arte e il mare, National Museum of Indonesia,
Jakarta, e itinerante (2002); Il Bianco, la maschera e l'arte del Wat Arun.
Accordi di luce, National Gallery, Bangkok (2002).
La mostra di Silvia Stucky rientra nella programmazione 2003 nella Porta
degli Angeli, che con il primo appuntamento, con presentazione delleopere
di Clara Luiselli e Alessandro Quaranta, ha visto una presenza complessiva
di oltre 3000 visitatori per 36 giorni di apertura.
La mostra di Silvia Stucky rimarrà aperta dal 25 Maggio al 6 Luglio 2003,
con il seguente orario d'apertura:
dal martedì alla domenica, 10,00/13,00 e 15,00/18,00.
La cura artistico-scientifica del progetto è di Angelo Andreotti, Direttore
delle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Ferrara,
l'organizzazione è curata dalle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea e
dall'Ufficio Giovani Artisti del Comune di Ferrara.
Inaugurazione:
sabato 24 maggio 2003, ore 17,30
Orari: martedì-domenica 10-13 e 15-18, lunedì chiuso
Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea
Porta degli Angeli
Rampari di Belfiore, 1
Ferrara