Non ci ammazzerete mai tutti. Grigoryan mette in campo la memoria del suo popolo e della sua intima ferita creando un labirinto emozionale per lo spettatore.
A cura di Vania Caruso e Rossella Della Vecchia
In occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, sabato 6 ottobre Glory all e la Galleria 291 Est presentano 2WAY, progetto espositivo che si articola in un doppio evento che avrà luogo simultaneamente all’interno dei rispettivi spazi.
Le due mostre, diametralmente opposte nello spazio fisico, contaminano l'esposizione dell'opera testimoniando fotograficamente il lavoro dell’altro.
2WAY, da movimento all’Esperienza indiretta che rende il vicino lontano, presente e assente, mettendoci in contatto con gli eventi, ma non con il loro vissuto. La doppia esposizione offre lo stesso spettacolo ma in diversi luoghi, divenendo arena dell’inganno visivo oltre che l’unificazione che esso realizza: il linguaggio ufficiale della separazione generalizzata.
Galleria 291 Est presenta:
NON CI AMMAZZERETE MAI TUTTI
di Sevak Grigoryan
Ne La Giornata del Contemporaneo Galleria 291 ha scelto di lanciare il grido “Non ci ammazzerete mai tutti!”, grazie all’opera di Sevak Grigoryan.
Grigoryan mette in campo, ancora una volta, la memoria del suo popolo e della sua intima ferita: la testimonianza, traslata in generazione, di un periodo buio, riscattato dalla luce dell’arte. Laddove ha taciuto e tace la storia, laddove anche “Dio ha smesso di giudicare”, come recita una nenia armena, la verità viene affidata alle trasmissioni orali e alle produzioni artistiche della diaspora, che dissuadono dalle menzogne delle fonti ufficiali. Un “bambino” ci mostrerà l’orrore e la disperazione di una rivendicazione, che non vuole vendetta, ma sfida l’oblio: un semplice volto si moltiplica in quello di tanti altri, con la precisa intenzione di essere intimamente ascoltato. Nel suo tragico silenzio, l’infanzia rubata, interrogherà lo spettatore sulla sua vera consapevolezza storica, in un labirinto emozionale che non risparmierà lo shock finale d’ignoti numeri, vigili contro coscienze pericolosamente sorde. Nel futuro che irrompe dalla porta, il presente evoca il passato, documentando l’ignavia dell’era contemporanea. Siamo davvero così impotenti e fatalisti? Un nuovo avvenire per i posteri forse è possibile, ma l’immaginazione corre veloce e si scontra con un’insormontabile incognita viscerale.
Fotografie di Michele Borghesi
Inaugurazione 6 ottobre ore 19
Galleria 291 est
viale dello Scalo San Lorenzo, 45 - Roma
mar - ven 11-19, sab 16-22, dom 16-19.30
Ingresso libero