'Non ancora c'e' cio' che vedi'. 'Una forma nuda ed essenziale, sempre piu' forte nell'impatto visivo, crudo e pure non violento, inquietante nell'uso di un linguaggio simbolico senza possibilità di equivoco'. Carlotta Pazzagli
'Non ancora c'è ciò che vedi'
'Niente, nelle tele di Giuseppe Amorese, né a un primo approccio né ad una accurata e ponderata osservazione, ci svela la sua giovane età , traspare invece un consapevole e profondo desiderio di sradicare e palesare l'inquietante mistero dell'essere umano, in cui il travaglio organico del corpo è specchio del tormento impalpabile dell'anima.
La grande dimensione dei dipinti mette alla prova la sua sensibilità armonica, che sempre più si avvicina al monocromo, sfruttando le innumerevoli sfumature del colore supportato dalla pittura ad olio. Quelle pur contenute concessioni a una certa piacevolezza dell'immagine che pervadevano le tele, stanno via via scomparendo, lasciando una forma nuda ed essenziale, sempre più forte nell'impatto visivo, crudo e pure non violento, inquietante nell'uso di un linguaggio simbolico senza possibilità di equivoco'.
Carlotta Pazzagli
Catalogo disponibile in galleria, con testo di Carlotta Pazzagli.
INAUGURAZIONE Venerdì 30 Maggio 2003 ore 18.30
La mostra resterà aperta fino al 24 Giugno 2003 con i seguenti orari, tutti i giorni escluso i festivi ed il lunedì mattina, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.30.
Monogramma Arte Contemporanea
Via Margutta 57
Roma