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12/7/2000

La forma del mondo...

Padiglione d'Arte Contemporanea - PAC, Milano

...La fine del mondo

"Se le parole avessero la stessa chiarezza intuitiva che crediamo di aver trovato nei pensieri che le producono, "La forma del mondo/la fine del mondo" non avrebbe bisogno di essere spiegata." (Marco Meneguzzo)

La mostra progettata da Marco Meneguzzo costituisce senz'altro uno degli eventi più importanti, più spettacolari e più "pensati" dell'estate dedicati all'arte contemporanea da un'istituzione pubblica.

Circa trenta artisti della scena internazionale occupano tutto il Padiglione con una sessantina di lavori anche diversissimi tra loro, che vanno dalle grandi installazioni spettacolari progettate espressamente per lo spazio milanese, a piccoli ma significativi segnali di aderenza al tema proposto, come il rarissimo libro di Alighiero Boetti sulla classificazione dei mille fiumi più lunghi.

Non si tratta di una mostra generazionale - anche se gran parte dei partecipanti appartiene alle leve più giovani del panorama internazionale - ma tematica, e benché questo progetto si inserisca nella prevedibile corsa alla celebrazione del terzo millennio, il pubblico si troverà di fronte non ad una mostra celebrativa, ma problematica, come si addice alla programmazione del PAC.

In sintesi, il concetto della rassegna parte da una polarità ben presente nel mondo dell'arte d'oggi, sulla figura dell'artista e sulla funzione dell'arte. Il mondo è sempre più complesso, e di conseguenza è sempre più difficile prevedere una "forma" del suo sviluppo, ipotizzare un "progetto" del mondo, come gli artisti erano soliti fare; d'altra parte, se la realtà è tanto complessa da risultare incomprensibile, l'artista può concentrarsi solo sul racconto di se stesso, sulla narrazione e sulla testimonianza della propria soggettività, delle proprie funzioni vitali di base?

Su questa contrapposizione si basa la mostra: gli artisti producono opere, interpretando la realtà secondo modi che vedono questa contrapposizione alla base di ogni creazione. Così, la mostra sarebbe un continuo rapporto dialettico tra le due concezioni: il progetto del mondo, la profezia del futuro da un lato, l'eterno presente dell'individuo dall'altro.

Gli artisti invitati sono Marina Abramovic, Ashley Bickerton, John Bock, Alighiero Boetti, Lygia Clark, Thomas Demand, Mark Dion, Chiara Dynys, Fischli & Weiss, Gunther Förg, Nan Goldin, Mona Hatoum, Thomas Hirshhorn, William Kentridge, Yayoi Kusama, Philip Lorca di Corcia, Eva Marisaldi, Matt Mullican, Bruce Nauman, Gabriel Orozco, Thomas Ruff, Atelier Van Lieshout, Luca Vitone, Jeff Wall, Franz West, Rachel Whiteread, Kenji Yanobe.

Accompagnerà la mostra un catalogo bilingue (italiano e inglese), con testi del curatore e dei filosofi Maurizio Ferraris, Remo Guidieri e Franco Rella, oltre alle dichiarazioni di poetica degli artisti.

A cura di Marco Meneguzzo

Informazioni
inaugurazione giovedi 13 luglio ore 18.30
periodo 14 Luglio - 15 Ottobre 2000
chiusura Lunedì
orari 09.30 - 18.30 (chiusura cassa h. 18.00)
prezzi biglietti
Lit. 10.000 intero (Euro 5.16),
Lit. 5000 (Euro 2.58) studenti e aventi diritto
Lit. 3000 (Euro 1.54) scolaresche e gruppi
superiori alle 15 persone
catalogo Medusa

ufficio stampa
Patrizia De Micheli (A.M.I.C.I.)
Tel. 02/ 875483 Fax. 02/866795
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PAC
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Milano
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