Etti Abergel
Avner Ben Gal
Mircea Cantor
Colin Darke
Enrico David
Flavio Favelli
Ghazel
Dryden Goodwin
Hannah Greely
Hakan Gursoytrak
Michal Helfman
Eva Koch
Paulina Olowska
Magnus von Plessens
Jorge Queiroz
Aïda Ruilova
Bojan Sarcevic
Dana Schutz
Doron Solomons
Monika Sonowska
Cheyney Thompson
Jaan Toomik
Francisco Tropa
Tatian Trouvé
Nobuko Tsuchiya
Amelie von Wulffen
Shizuka Yokomizo
Liu Zheng
Francesco Bonami
Una trentina di artisti internazionali emergenti che si dedicano a generi diversi, quali la pittura, la scultura, l'istallazione, la fotografia, il cinema e il video. Dai generi tradizionali agli ambienti interattivi, questa rassegna si propone come obiettivo di affrontare la natura sconfinata e inevitabile di una visione ''clandestina'', che si evolve indipendentemente da ogni tipo di appartenenza formale, individuale o collettiva.
a cura di Francesco Bonami
Nel corso dell'ultimo anno, Francesco Bonami ha viaggiato in numerosi paesi, tra cui Giappone, Israele, Polonia e Turchia, per tastare il polso ai più recenti e dinamici sviluppi dell'arte contemporanea. Clandestini include una trentina di artisti internazionali emergenti che si dedicano a generi diversi, quali la pittura, la scultura, l'istallazione, la fotografia, il cinema e il video. Dai generi tradizionali agli ambienti interattivi, questa rassegna si propone come obiettivo di affrontare la natura sconfinata e inevitabile di una visione "clandestina", che si evolve indipendentemente da ogni tipo di appartenenza formale, individuale o collettiva. In un'epoca in cui il discorso "politico" spesso domina su quello artistico, si è scelto di non subordinare questa mostra a temi dominanti o a generi precostituiti, e di opporsi a qualsiasi categorizzazione diretta. Piuttosto, le opere di Clandestini— enigmatiche e provocatorie—indicano uno spazio condiviso, dove i criteri di valutazione e le condizioni della produzione artistica sono in continua trasformazione.
Mentre il termine “globalizzazione†è spesso ridotto all'invadente prepotenza del fenomeno McDonald’s, ciò che vi è di “globale†nell'arte può essere visto come una forza che lavora nella direzione opposta, proiettando il processo intellettuale degli artisti oltre il loro contesto specifico. In questo modo, il lavoro sfuma i confini della topografia ed enfatizza l'autonomia della sua produzione.
In un mondo che ambisce a classificare ogni singolo elemento, cercare una dimensione politica, per esempio, non sempre significa essere di parte. Al contrario, questa attitudine svela la comune condizione clandestina dell'essere umano. Clandestina non è tanto l'attitudine verso un'opera d'arte, quanto uno stato mentale che genera la condizione per la sua stessa esistenza.
Artisti come Cheyney Thompson, Tatiana Trouvè, Bojan Sarcevic, Monica Sosnowska, Amelie von Wulffen, Dryden Goodwin e Flavio Favelli sondano i dilemmi teorici che circondano la storia dell'architettura, in relazione alla percezione mentale dello spazio fisico o immaginario.
Mettendo in risalto la loro personale relazione con il mezzo espressivo Liu Zheng, Paulina Olowska, Eva Koch, Ghazel, Aïda Ruilova, Magnus von Plessens, Shizuka Yokomizo e Etty Abergel esplorano la loro nozione di identità , autobiografica e/o collettiva.
Attingendo all'universo dell'inconscio, Dana Schutz, Jorge Queiroz, Enrico David, Michal Helfman, Hannah Greely e Nobuko Tsuchiya danno vita ad un mondo che spazia tra il surreale e il teatrale, tra il familiare e il misterioso.
L'attuale clima socio-politico viene affrontato nelle opere di Avner Ben Gal, Hakan Gursoytrak, Colin Darke e Doron Solomons, che interrogano la fonte dominante di immagini violente o iconografiche originate dai sistemi di potere.
Etti Abergel Israele Scultura
1960, Tivon. Vive e lavora a Gerusalemme
Avner Ben Gal Israele Pittura
1966, Askalon. Vive e lavora a New York e Tel Aviv
Mircea Cantor Romania Video
1977, Oradea. Vive e lavora a Nantes
Colin Darke Gran Bretagna Disegno
1957, Londra. Vive e lavora a Derry, Irlanda del Nord
Enrico David Italia Pittura/ Scultura
1966, Ancona. Vive e lavora a Londra
Flavio Favelli Italia Scultura
1967, Firenze. Vive e lavora a Bologna
Ghazel Iran Video
1966, Teheran. Vive e lavora a Parigi
Dryden Goodwin Gran Bretagna Video
1971, Bournemouth, Vive e lavora a Londra
Hannah Greely USA Scultura
1979, Dickson (Tennessee). Vive e lavora a Los Angeles
Hakan Gursoytrak Turchia Pittura
1963, Ankara. Vive e lavora a Eskisehir
Michal Helfman Israele Luci/Suoni
1973, Tel Aviv. Vive e lavora a Tel Aviv
Eva Koch Danimarca Video
1953, Copenhagen. Vive e lavora a Copenhagen
Paulina Olowska Polonia Pittura
1976, Gdansk. Vive e Lavora a Amsterdam
Magnus von Plessens Germania Pittura
1967, Amburgo. Vive e lavora a Berlino
Jorge Queiroz Portogallo Disegno
1967, Lisbona. Vive e lavora a Oporto
Aïda Ruilova USA Video
1974, Wheeling (Virginia). Vive e lavora a New York
Bojan Sarcevic Serbia e Montenegro Scultura
1974, Belgrado. Vive e lavora a Parigi
Dana Schutz USA Pittura
1976, Livonia. Vive e lavora a New York
Doron Solomons Israele Video
1969, Londra. Vive e lavora a Tel Aviv
Monika Sonowska Polonia Scultura
1972, Rywi. Vive e lavora a Varsavia
Cheyney Thompson USA Scultura
1975, Baton Rouge (Louisiana). Vive e lavora a New York
Jaan Toomik Estonia Video
1961, Tartu. Vive e lavora a Tallin
Francisco Tropa Portogallo Installazione
1968, Lisbona. Vive e lavora a Porto
Tatian Trouvé Francia Scultura
1968, Cosenza. Vive e lavora a Parigi
Nobuko Tsuchiya Giappone Scultura
1972, Yokohama. Vive e lavora a Londra
Amelie von Wulffen Germania Pittura
1966, Breitenbrunn/Oberpfalz. Vive e lavora a Berlino
Shizuka Yokomizo Gran Bretagna Video
1966. Tokio. Vive e lavora a Londra
Liu Zheng Cina Fotografia
1969, Hebei Province. Vive e lavora a Pechino
Arsenale - Corderie
Venezia
NELL'IMMAGINE:Hannah Greely ,"Silencer", 2002
urethane rubber, nylon fabric ,36" x 24" x 18"
photo courtesy of artist
(TAKE OUT COLLECTION OF DEAN VALENTINE)