Robert Rauschenberg
Lucio Fontana
Cy Twombly
Bridget Riley
Robert Ryman
Alberto Burri
Andy Warhol
Domenico Gnoli
Daniel Buren
Richard Hamilton
Roy Lichtenstein
Philip Guston
Jan Hafstrom
Gerhard Richter
Jorg Immendorff
Edward Ruscha
Frank Auerbach
Renato Guttuso
Enrico Castellani
Maria Lassnig
Franz Gertsch
Georg Baselitz
Anselm Kiefer
Martin Kippenberger
Jean Michel Basquiat
Francesco Clemente
Francis Bacon
Marlene Dumas
Carroll Dunham
Sigmar Polke
Agnes Martin
Erik Bulatov
Peter Halley
Damien Hirst
Gary Hume
Gino de Dominicis
Peter Doig
Lari Pittman
Elizabeth Peyton
Jenny Saville
Vija Celmins
John Currin
Margherita Manzelli
Luc Tuymans
Thomas Scheibitz
Takashi Murakami
Kai Althoff
Glenn Brown
Chuck Close
Francesco Bonami
Da Rauschenberg a Murakami, 1964-2003. Il 1964 e' un anno di svolta per la Biennale di Venezia e per la storia della pittura: Robert Rauschenberg vince il Premio per la Pittura della Presidenza del Consiglio dei Ministri dedicato ad un artista straniero. Tra le opere esposte c'e' Kite, 1963, il quadro che aprira' Pittura/Painting, una delle sezioni della 50. Esposizione Internazionale d'Arte allestita nelle sale del Museo Correr. La mostra, curata da Francesco Bonami, e' realizzata dalla Biennale di Venezia e dai Musei Civici Veneziani.
Da Rauschenberg a Murakami, 1964-2003
50. Esposizione Internazionale d'Arte
Musei Civici Veneziani / La Biennale di Venezia
Venezia, Museo Correr
Il 1964 è un anno di svolta per la Biennale di Venezia e per la storia della pittura: Robert Rauschenberg vince il Premio per la Pittura della Presidenza del Consiglio dei Ministri dedicato ad un artista straniero. Tra le opere esposte c'è Kite, 1963, il quadro che aprirà Pittura/Painting, una delle sezioni della 50. Esposizione Internazionale d'Arte allestita nelle sale del Museo Correr. La mostra, curata da Francesco Bonami, è realizzata dalla Biennale di Venezia e dai Musei Civici Veneziani.
In quel giugno del 1964, il riconoscimento unanime verso le opere di Robert Rauschenberg crea scalpore, per la prima volta l'arte europea perde il predominio culturale sugli Stati Uniti che così iniziano un egemonia da allora soltanto raramente interrotta o indebolita.
Quando Rauschenberg vince il premio non è però neanche passato un anno dall'assasinio di Kennedy a Dallas, il sogno americano si è appena infranto e i suoi quadri con una freschezza inaudita testimoniano l'inizio di un mondo dove i media e la comunicazione faranno da sovrani influenzando tutto, dall'arte alla letteratura, al cinema. Mentre in Europa e in particolare in Italia la pittura indugia ancora in un formalismo eccessivo anche se a volte aggressivo, come nel caso di Burri, in America la Pop Art infrange le regole più sacre della pittura, usando tecniche e soggetti fino ad allora esclusi da ogni rappresentazione.
Warhol e Rauschenberg impongono una ricerca e una velocità impensate per l'arte europea mentre Jasper Johns addirittura già si ripiega su un manierismo autoreferenziale da cui non riuscirà più a liberarsi pur diventando un vero e proprio culto.
Il 1964 è però anche l'anno in cui la pittura inizia una sua lunga crisi dentro la Biennale, crisi che con il 1968 si fa ancora più forte. Da allora il dibattito, le polemiche e le critiche sul ruolo giocato dalla pittura alla Biennale di Venezia non finiranno più e questo archetipo di tutta l'arte contemporanea rimarrà sempre un simbolico assente o uno spettro che si aggirerà eternamente dentro la Biennale.
Pittura/Painting, in occasione della cinquantesima edizione della mostra di Arti Visive, vuole ripercorrere in modo molto personale e idiosincratico il cammino della pittura alla Biennale e non solo, cercando di individuare opere attraverso le quali lo spettatore possa leggere la relazione di amore -odio che l'arte contemporanea ha avuto con il soggetto pittura.
Attraverso opere di Alberto Burri, Lucio Fontana, Domenico Gnoli, Enrico Castellani e Renato Guttuso la mostra prova a mettere a confronto la ricerca italiana con quella europea e mondiale, stimolando domande, sottolineando debolezze e forze che per quasi quaranta anni hanno rinnovato il grande mistero di x{201C}dove va la pittura ?x{201D} Passando attraverso gli anni Settanta con l'iperrealismo di Franz Gertsch ed il minimalismo di Robert Ryman, per poi entrare negli anni Ottanta con la sperimentazione lirica e tormentata di Francesco Clemente e Jean Michel Basquiat, si arriva quindi agli anni Novanta con il revisionismo di John Currin, Elizabeth Peyton e Margherita Manzelli, per poi approdare alla grande tela di Takashi Murakami che intrecciando la pittura tradizionale giapponese con l'iconografia popolare dei fumetti x{201C}mangax{201D} chiude un lungo giro del mondo e della pittura all'inizio del XXI secolo.
Se Rauschenberg, con le sue serigrafie di immagini strappate al quotidiano e al presente storico, aveva aperto un crisi che non si sarebbe mai più conclusa il giovane artista giapponese proietta la pittura non più dentro il presente della società ma nel futuro irraggiungibile della nostra immaginazione.
Robert Rauschenberg, 1925, Port Arthur, Texas, USA
Lucio Fontana, 1899 , Rosario di Santa Fé, Argentina x{2013} 1968, Comabbio, Italia
Cy Twombly, 1928, Lexington, Virginia, USA
Bridget Riley, 1931, Londra, UK
Robert Ryman, 1930, Nashville, USA
Alberto Burri,1915, Citta di Castello, Italia - 1995, Nizza, Francia
Andy Warhol, 1928, Pittsburgh x{2013} 1987, New York USA
Domenico Gnoli, 1933, Roma, - 1970 Italia
Daniel Buren, 1938, Boulogne-Billancourt, Francia
Richard Hamilton, 1922, Londra, UK
Roy Lichtenstein, 1923, New York, - 1997 USA
Philip Guston, 1913, Montreal, Canada - 1980, Woodstock NY, USA
Jan Hafstrom, 1937, Stoccolma, Svezia
Gerhard Richter, 1932, Dresden, Germania
Jörg Immendorff, Bleckende 1945, Germania
Edward Ruscha, 1937, Omaha, Nebraska, USA
Frank Auerbach, 1931, Berlino, Germania
Renato Guttuso, 1912, Bagheria, Italia x{2013} 1987, Roma, Italia
Enrico Castellani, 1930, Castelmassa, Rovigo, Italia
Maria Lassnig, 1919, Kappel, Austria
Franz Gertsch, 1930, Moringen, Svizzera
Georg Baselitz, 1938, Deutchbaselitz, Germania
Anselm Kiefer, 1945, Donaueschingen, Germania
Martin Kippenberger, 1953, Dortmund - 1997, Vienna, Germania
Jean Michel Basquiat, 1960 -1988 New York, USA
Francesco Clemente, 1952, Napoli, Italia
Francis Bacon, 1909, Dublin, Ireland - 1992, Madrid, Spagna
Marlene Dumas, 1953, Kuilsrivier, Sud Africa
Carroll Dunham, 1949, Old Lyme, Connecticut, USA
Sigmar Polke, 1941, Oels Schlesien, Germania
Agnes Martin, 1912, Maklin, Saskatchewan, Canada
Erik Bulatov, 1933, Sverdlovsk, Russia
Peter Halley, 1953, New York, USA
Damien Hirst, 1965, Bristol, UK
Gary Hume,Born 1962, Kent, UK
Gino de Dominicis, 1947, Ancona x{2013} 1998 Roma, Italia
Peter Doig, 1959, Edinburg, Scozia
Lari Pittman, 1952, Los Angeles, USA
Elizabeth Peyton, 1965, Danbury, USA
Jenny Saville, 1970, Cambridge, UK
Vija Celmins, 1930, Riga, Lettonia
John Currin, 1962, Boulder, Colorado, USA
Margherita Manzelli, 1968, Ravenna, Italia
Luc Tuymans, 1958, Mortsel, Belgio
Thomas Scheibitz, 1968, Radeberg, Germania
Takashi Murakami, 1962, Tokyo, Giappone
Kai Althoff, 1966, Colonia, Germania
Glenn Brown, 1966, Hexham, Northumerland, UK
Chuck Close, 1940, Monroe Washington, USA
Informazioni per la stampa
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