Castello Marchi
Montechiarugolo (PR)
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Andata e ritorno
dal 7/6/2003 al 27/7/2003
0521 687736
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Segnalato da

Paterlini Patrizia Paterlini


approfondimenti

Omar Galliani



 
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7/6/2003

Andata e ritorno

Castello Marchi, Montechiarugolo (PR)

''In questi miei cavalieri d'ellissi – precisa Galliani – affiorano inevitabilmente i voli, gli incubi, i tentativi riusciti o meno nel riappropriarmi dei codici, delle tecniche, degli incendi che la pittura appicca qua e la' attraverso i propri demoni quali appunto il Parmigianino, il Rosso, Beccafumi ed altri piromani piu' o meno noti''.


comunicato stampa

Dalla Bottega del Parmigianino all’Atelier di Omar Galliani


A Montechiarugolo, una delle località più suggestive della provincia di Parma, si tiene la mostra Andata e Ritorno. Dalla Bottega del Parmigianino all’Atelier di Omar Galliani, promossa dal Comune di Montechiarugolo – Assessorato alla Cultura con il patrocinio della Provincia di Parma ed il contributo di Banca Monte Parma e Terme di Monticelli.

Galliani, il pittore contemporaneo che più di ogni altro in Italia ha rilegittimato il disegno e la pittura come fonti necessarie al processo della rappresentazione, è di scena nel Palazzo Civico, splendido esempio di restauro di una corte del quattro-cinquecento, con il “Cavaliere d’Ellissi” (1983), un’opera di grande formato, parte del ciclo omonimo, esposta una sola volta alla Biennale di Venezia, curata da Maurizio Calvesi nel 1984. Al suo fianco i disegni preparatori, realizzati ad inchiostro, a carboncino, a sanguigna che Giorgio Soavi nel contributo in catalogo definisce” incendi viventi”.
L’opera di Galliani - che ritrae l’estremo fremito di una coda-pinna di balena, aureolata da una vasta macchia di sangue e nello sfondo un vulcano da cui si innalzano verso il cielo vapori e fiamme, mentre un cavaliere senza nome (è Efesto?) scende sulla bocca del vulcano e una fanciulla l’attende dall’altra parte del baratro - rappresenta al meglio la sintesi di rapporti e storie che stanno tra racconto e sogno, eventi archetipici e origine, fuoco ed eros che caratterizza la produzione dell’artista emiliano negli anni Ottanta, segnata dal riuso dei grandi archetipi classici in “una rimescolante ottica romantica”. “ In questi miei cavalieri d’ellissi – precisa Galliani – affiorano inevitabilmente i voli, gli incubi, i tentativi riusciti o meno nel riappropriarmi dei codici, delle tecniche, degli incendi che la pittura appicca qua e là attraverso i propri demoni quali appunto il Parmigianino, il Rosso, Beccafumi ed altri piromani più o meno noti”.

Così a pochi metri dal Palazzo Civico, nel magnifico castello, un gioiello quattrocentesco che conserva ancora intatto il fascino dei tempi passati, è esposta per la prima volta al pubblico, custodita da una speciale teca di vetro, una “Madonna della Rosa”, proprietà di un collezionista privato. Un quadro del Parmigianino o della sua bottega o una copia? Un mistero che forse il grande Federico Zeri ha contribuito a dipanare considerandolo una delle cinquanta copie di cui parlò il Vasari e attribuendolo perciò alla Bottega del Parmigianino.
Quest’opera straordinaria, realizzata su tavola, riecheggia la preziosa eleganza e il sensualismo del quadro, custodito a Dresda nella Gemäldegalerie, insuperato e insuperabile vertice dello stile del Parmigianino, opera religiosa di sconcertante paganesimo dove sono stati individuati significati riposti, collegati con la dottrina alchemica: la rosa ad esempio come metafora della riuscita dell’opus. Quella dell’alchimia peraltro fu una pratica che coinvolse appieno il Parmigianino e che, riattualizzata cinquecento anni dopo, è diventata anche nei dipinti di Galliani un riferimento importante. L’alchimia come la pittura – secondo Omar Galliani – mescola le forme e la materia; entrambi l’alchimista e il pittore si muovono nel regno del possibile, del perturbare, praticando una azione trasgressiva, spesso condotta in solitudine, nei confronti del reale.

Dunque un evento che vede due artisti, diversi e distanti dal punto di vista temporale, presentati insieme come un solo evento d’arte con due esposizioni differenziate, arricchite da altre opere di artisti della bottega di Francesco Mazzola come Jan Soens, Gerolamo Mazzola Bedoli, Alessandro Bedoli. E sono gli artisti a far rivivere nel Palazzo Civico e nell’antico castello momenti di pura poesia e di storia. Una piacevole avventura intrapresa dal Comune di Montechiarugolo – Assessorato Cultura al fine di ideare un evento significante. Le opere presentate in luoghi simbolo della vita passata e presente di Montechiarugolo, suggeriscono infatti una simbolica compenetrazione di presenze e contiguità che danno corpo all’idea di un abbinamento duraturo e intrigante tra Montechiarugolo, le sue architetture e la presenza indelebile dell’arte.
Parmigianino – Galliani: un binomio d’eccezione, una andata e ritorno, come indica il titolo della mostra perché il colore, le provocazioni, l’erotismo giocavano e giocano ruoli di indiscusso valore nell’universo delle loro creazioni. Un universo dominato dalla perfezione formale.

L’esposizione è corredata da un catalogo con testi di Giorgio Soavi, Italo Tomassoni, Gian Ruggero Manzoni, Omar Galliani e riproduzioni delle opere esposte.

Inaugurazione: domenica 8 giugno, ore 18.30 Castello a seguire Palazzo Civico

Ente promotore: Comune di Montechiarugolo – Assessorato Cultura con il patrocinio della Provincia di Parma
Sponsor: Terme di Monticelli, Banca Monte Parma

Ufficio Stampa Patrizia Paterlini


Castello Marchi
Madonna della Rosa - Bottega del Parmigianino
Aperto al pubblico la domenica 10.00 - 12.00 e 15.00 - 18.00 Visita a richiesta per comitive. Ingresso a pagamento.
Info tel. 0521 686643 – 686600

Palazzo Civico
Cavaliere d’Elliss i- Omar Galliani
Opere di Jan Soens,Gerolamo Mazzola Bedoli, Alessandro Bedoli.
Ingresso libero
Venerdì 20.00 – 24.00, sabato 16.00 - 19.00, domenica 10.00 - 12.00 e 16.00 - 19.00.

Info Comune di Montechiarugolo (PR)
P.zza Rivasi n.3 tel. 0521 687736 fax 0521 686633

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