L'esposizione comprende opere che vanno dal periodo dell'Astrattismo Magico di cui Difilippo e' fondatore fino alle attuali Isole d'Arcadia. Pittura, scultura e installazioni spettacolari avvicineranno i fruitori a quelle bellezze impalpabili e nello stesso tempo intense.
Dall'Astrattismo Magico alle Isole d'Arcadia
Retrospettiva di Pittura e Scultura 1987-2003
Inagurazione domenica 8 giugno alle ore 11,00
L'esposizione a cura di Nicola Dimitri e Mario Manzalini,
comprende opere che vanno dal periodo dell'Astrattismo Magico
di cui Difilippo è fondatore fino alle attuali Isole d'Arcadia.
Pittura, scultura e installazioni spettacolari avvicineranno i fruitori
a quelle bellezze impalpabili e nello stesso tempo intense
che hanno folgorato l'artista sia nel periodo dell'astrattismo magico,
che nel passato recente, dove è ancora vivo il ricordo
della stupenda terra che è l'isola della Sardegna.
La bellissima isola mediterranea, è riuscita a far riaffiorare
in Difilippo i sentimenti arcaici dell'uomo tuttuno con la natura.
Una natura aspra ma nello stesso tempo carica di storia e sentimento
primordiale.
La mostra è accompagnata da un catalogo a colori
con testi di presentazione di
Andrea B. Del Guercio e Giorgio Segato
di cui
si riportano alcuni brani.
....L'impegno creativo di Difilippo si pone infatti in corrispondenza con il
singolo atollo e da questo all'arcipelago, così come il mio risultato
percettivo muove verso una cresta isolata, ma può raggiungere una catena
montuosa; alla base delle nostre tante immagini, frutto di sensibilità e di
creatività , l'artista, simile ad un dio democratico, ha posto l'azione di
raccolta, ha vissuto l'esperienza percettiva e manipolatoria dell'arte, ha
riunito frammenti provenienti dalle più diverse e lontane latitudini, dalle
pietre ai graniti, dai calcari ai tufi, ha elaborato un paesaggio complesso,
testimone silenzioso della materia plastica, interprete intenso della
vitalità naturale attraverso l'esasperazione, forse autoironica, del
colore...... Andrea. B. Del Guercio
... I Sardi chiamano il pastore l'uomo di roccia: Difilippo sintetizza nel
suo modellato questo stesso concetto come visione del luogo, del colore,
della durezza della vita, dell'umano che viene come scolpito da e in una
natura aspra, straordinariamente toccante e ricca di riverberi, di
suggestioni poetiche, di sollecitazioni a riscoprire il mistero di una
natura naturans quasi primordiale, selvaggia, e che, comunque, ha
risvegliato in lui un imprinting arcaico che lo ricollega, in un certo
senso, a quella poetica dell¹astrattismo magico che lo vede impegnato da
anni in pittura ma anche ora nelle singolari sculture (molte delle quali giÃ
a forma conica), in cui convivono una profonda capacità di scavo e di
sintesi simbolica e una fervida emozione organica: insieme forme sensuali e
sigle araldiche, che si sciolgono in naturalismo come presa d'atto della
forza della natura esterna ed interna non addomesticata, viva urgente nei
colori e nelle lievitazioni materiche. Giorgio Segato
Immagine: "Menhir di Alghero" 1997
orari: sabato e festivi : 10,30 - 12,30 / 15,00 - 18,00
altri giorni per gruppi (min. 10 su appuntamento)
Ufficio stampa:
IMAGES ART & LIFE
telefono 059826688
telefono biglietteria Young Museum 0386-846.092
telefono direzione Young Museum 339-27.79.883
si ringrazia
In Time S.p.A. - Rodengo Saiano (BS)
per la particolare sensibilità dimostrata verso l'arte contemporanea
NOTA BIOGRAFICA
Domenico Difilippo: pittore, scultore e docente all' Accademia di Belle Arti
di Bologna.
E' nato a Finale Emilia nel 1946; ha studiato all' Istituto d'Arte A.
Venturi di Modena con indirizzo Architettura; in seguito si diploma in
Decorazione presso l'Istituto d' Arte di Castelmassa - Rovigo; per un breve
periodo ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Firenze. Espone per la
prima volta nel 1963. Verso la fine degli anni '60 è a Milano, attratto
dalle avanguardie degli artisti del capoluogo lombardo. In via Brera al bar
Jamaica conosce Gianni Dova, Mario Rossello, Enrico Baj e altri protagonisti
con cui intratterrà rapporti di amicizia e collaborazione. Dopo un'
esperienza Post Nucleare ed Informale, nel '70 rientra nella sua provincia e
con il conterraneo Walter Mac Mazzieri condividerà e porrà insieme a lui le
basi di una situazione stilistica che verrà definita dagli esegeti: Neo
Surrealismo storico modene. Ha tenuto oltre quaranta personali in varie
città italiane in gallerie private di Milano, Modena, Fiuggi, Mantova, La
Spezia, Venezia, Bologna, Forli, Firenze, Livorno, ecc...ed istituzioni
pubbliche, tra cui: Pisa Palazzo Lanfranchi a cura di Franco Solmi; Arezzo
Logge Vasari e a Torbole sul Garda Palazzo Pavese a cura di Dino Pasquali;
Macerata Galleria Civica d' Arte Moderna (antologica), a cura di Everardo
Dalla Noce; Siracusa Chiesa dei Cavalieri di Malta a cura di Paolo
Giansiracusa; Volterra Logge dei Priori a cura di Nicola Micieli; inoltre a
numerose collettive sia in Italia che all' estero, in particolare: a Parigi
all' Istituto Leonardo Da Vinci; a New York alla School 12 East 96 Street; a
San Francisco alla Frank V. De Bellis Collection; in Lussemburgo, alla
Galleria d' Arte di Esch e in particolare in Germania: a Lilienthal e a
Brema, dove, in occasione di una sua personale, fonda il 10 maggio del 1991
il manifesto dell' Astrattismo Magico. Quel suo nuovo modo di pensare e fare
arte, viene proposto per la prima volta in Italia a novembre, nei
prestigiosi spazi di Palazzo dei Diamanti (Ferrara), su invito del
direttore Franco Farina. La medesima personale sarà ospitata successivamente
a Gubbio presso La Casa di Sant' Ubaldo in occasione delle manifestazioni di
Umbriafiction '92. La sua città natale nel 1997 gli dedica un' ampia
antologica al Castello delle Rocche. Ha insegnato nelle Accademie di Belle
Arti di Firenze, Sassari, Venezia, Carrara e Milano a Brera. Come pittore è
stato invitato più volte al Premio San Marino al Premio Italia e al Premio
Sulmona. Come scultore a Simposi Internazionali quali: quello a
Bronte-Catania, con l' opera collocata nel Parco del Castello Nelson e a
Caorle-Venezia, con l' opera collocata sul lungomare Serenissima. Ha inoltre
realizzato recentemente un' opera monumentale in provincia di Reggio Emilia,
per un parco pubblico; tra l' altro è importante ricordare l' imponente
lavoro scultoreo realizzato tra il 1997 e 2000, formato da quasi cento
opere, dedicate alla Sardegna, atto d' amore per quella terra che gli ha
stimolato forme e colori ineguagliabili. Da oltre vent' anni ricopre l'
incarico di direttore artistico della Biennale Aldo Roncaglia,
manifestazione artistica assurta ad importanza nazionale, che si tiene nella
sua città di residenza a San Felice sul Panaro in provincia di Modena, dove
con l' Amministrazione Comunale sta realizzando un¹importante raccolta d'
arte contemporanea dalla seconda metà del '900 ad oggi.
YOUNG MUSEUM
Palazzo Ducale di Revere (MN)