Il progetto inedito, nato dal dialogo tra i due artisti e da un ideale 'invito' al maestro del Novecento italiano, presenta un grande trompe-l'oeil e un ricamo su tela di Vezzoli, un monumento 'vivente' sotto forma di performance dell'artista inglese Bronstein e un'opera di De Chirico scelta come omaggio dai due artisti.
La Galleria Franco Noero presenta un progetto inedito nato dal dialogo tra Francesco Vezzoli e
Pablo Bronstein e da un ideale "invito" da parte dei due artisti al maestro del Novecento italiano
Giorgio de Chirico.
È lʼimmaginario metafisico dellʼartista novecentesco ad aver ispirato i progetti presentati da Vezzoli e
Bronstein, ai quali fa da contrappunto unʼopera dello stesso de Chirico scelta come omaggio dai due
artisti ed esposta per lʼoccasione, durante la prima settimana della mostra, nello spazio di Piazza
Santa Giulia 5.
Francesco Vezzoli immagina il piano terra della Fetta di Polenta come uno spazio metafisico totale,
dedicato al vocabolario estetico di Giorgio de Chirico ed in particolare a quei suoi paesaggi che
presentano forme e elementi architettonici ispirati alle piazze dʼItalia, spesso desunti da quelle
regolari, circondate da portici, che caratterizzano lʼimpianto urbanistico torinese.
L'artista ha commissionato l'esecuzione di un grande trompe-l'œil ispirato a un dipinto in cui de Chirico
raffigura uno spazio urbano con al centro una statua, che visivamente rimanda al monumento posto in
piazza IV Marzo a Torino e dedicato a Giovanni Battista Bottero, giornalista fondatore de ʻLa Gazzetta
del Popoloʼ.
Il monumento viene sostituito da Vezzoli con la scultura in bronzo Portrait of Sofia Loren as the Muse
of Antiquity (After Giorgio de Chirico), in cui il volto della nota attrice italiana è raffigurato al posto di
quello di Ariadne, una delle mitiche Muse rappresentate da de Chirico.
In un ulteriore gioco tautologico di scambi e rimandi, il ricamo su tela esposto nella stessa stanza,
riproduce una delle piazze "torinesi" dechirichiane, dove al posto della statua di Bottero compare
nuovamente un ritratto di Sofia Loren.
Nella performance ideata da Pablo Bronstein, lʼartista inglese considera la Storia come soggetto
decontestualizzato e attualizzato ispirandosi ai dipinti di de Chirico, e guardando ad essi come a un
Limbo nel quale i singoli elementi appaiono astratti dal loro tempo.
Per il progetto, in programma durante la settimana di Artissima nel Project Space della galleria,
Bronstein sceglie di mettere in scena un monumento ʻviventeʼ, ispirato alla tomba di Riccardo Cuor di
Leone nella basilica francese di Rouen, ed interpretato da un ballerino professionista.
La tensione che scaturisce da una sfida, quella di un corpo umano costretto allʼinterpretazione
dellʼimmobilità di un monumento, rimanda alla tipica pratica performativa dell'artista, le cui coreografie
nascono spesso da un'interpretazione della grandiosità del vocabolario decorativo e architettonico del
passato messo in relazione con il corpo umano.
Press | Margherita Sassone - Silvia Macchetto | tel +39.011882208 | press@franconoero.com
Opening 10 Novembre 2012 dalle 21 a mezzanotte
Main Space
Via Giulia di Barolo 16/D – 10124 Torino
La mostra è visibile dallʼesterno dellʼedificio, pertanto eccezionalmente non sarà necessario prenotare le visite.
Project Space
Piazza Santa Giulia 0/f – 10124 Torino
da giovedi 8 a domenica 11 novembre 2012, live performance
Site Specific
Piazza Santia Giulia, 5 – 10124 Torino