There's a place in hell for me and my friends. Questa nuova serie di fotografie, in mostra per la prima volta, e' costituita da un centinaio di ritratti in primo piano dell'artista e dei suoi amici, tutti sudafricani o persone che hanno scelto di considerare il Sud Africa come la loro patria.
e x t r a s p a z i o ha il piacere di presentare There’s a Place in Hell for Me and My Friends, la terza personale di Pieter Hugo nella galleria (Hugo nasce a Johannesburg nel 1976, vive e lavora a Città del Capo).
A meno di un anno di distanza da Permanent Error esposta al MAXXI (Museo Nazionale delle arti del XXl secolo) Pieter Hugo, uno dei fotografi più rappresentativi della sua generazione, torna a Roma con There’s a Place in Hell for Me and My Friends.
Questa nuova serie di fotografie (2011 - 2012), in mostra per la prima volta, è costituita da un centinaio di ritratti in primo piano dell'artista e dei suoi amici, tutti Sud Africani o persone che hanno scelto di considerare il Sud Africa come la loro patria.
Attraverso un processo digitale di conversione di immagini da colore a bianco e nero e per mezzo di una manipolazione dei canali di colore, Hugo evidenzia il pigmento (la melanina) nelle epidermidi delle persone da lui ritratte, mettendo in rilievo le macchie e i danni solari che accomunano tutti gli esseri umani. Ne risulta una denuncia delle distinzioni razziali che si basano sul colore della pelle, discriminazioni che, nella visione dell’artista, restano inestirpabili persino all’inferno, come recita l’inquietante brano di Morrisey: “La nostra pelle | E il nostro sangue | E le nostre ossa | Non vi saranno d’intralcio | Rendendovi ostili | Come è successo | Quando eravamo in vita | Oh, c’è un posto | Un posto all’inferno | Riservato | Per me e i miei amici”.
La mostra è accompagnata da una monografia pubblicata da oodee, Londra.
Inaugurazione 17 novembre ore 12
e x t r a s p a z i o
via San Francesco di Sales, 16/a Roma
lunedì - venerdì ore 15.30 – 19.30
Ingresso libero