Marcello Maloberti (Italia), Joao Onofre (Portogallo), Hans Op de Beeck (Belgio); a cura di Alessandro Rabottini. Primo di una serie di progetti espositivi sul tema della distanza, dello spazio tra le cose e le persone e delle relazioni tra significato e malinconia. Una mostra disegnata come un percorso tra media e sensibilita' artistiche differente, tutte raccolte all'interno di in un set di relazioni tra spazio, attrazione e tensione. La mostra tenta di indagare il vuoto che separa e unisce le persone come la dimensione dove la distanza e il desiderio si creano sfumando l'uno nell'altro.
VistaMare è lieta di presentare Intervallo n°1, il primo di una serie di progetti espositivi sul tema della distanza, dello spazio tra le cose e le persone e delle relazioni tra significato e malinconia.
Intervallo n°1
con
Marcello Maloberti (Italia)
João Onofre (Portogallo)
Hans Op de Beeck (Belgio)
a cura di Alessandro Rabottini
sabato 28 giugno 2003, h. 19 performance di Marcello Maloberti: ore 19-21
Intervallo n°1 è una mostra disegnata come un percorso tra media e sensibilità artistiche differente, tutte raccolte all'interno di in un set di relazioni tra spazio, attrazione e tensione. La mostra tenta di indagare il vuoto che separa e unisce le persone come la dimensione dove la distanza e il desiderio si creano sfumando l'uno nell'altro. Una mostra, quindi, disegnata come un campo di relazione dall'intervento di tre artisti di diverse nazionalità .
Il filo rosso che unisce il lavoro dei tre artisti in mostra è il motivo della figura umana colta in atteggiamenti di fissità e assenza, oltre che la quasi totale concentrazione espressiva in un unico mezzo: la performance e la fotografia per Marcello Maloberti e la video-installazione per Hans Op de Beeck e João Onofre.
Performance e video sono qui accostati ad evocare un sottile rapporto di reciprocità tra la presenza dell'immagine e l'assenza del corpo, tra la prossimità fisica del performer e l'evanescenza del video, tra la persistenza del loop digitale e la temporaneità della performance.
All'interno di questo campo d'azione e di flirt tra vuoti e pieni, i lavori di Hans Op de Beeck, Marcello Maloberti e João Onofre evidenziano un'attenzione verso le dinamiche di relazione come momenti di impaccio, tensione, afasia, incertezza, senso della perdita, desiderio e nostalgia.
2 performance di Marcello Maloberti e 2 video-installazioni di João Onofre e Hans Op de Beeck sono qui accostate all'interno di un percorso dove lo spettatore può percepire se stesso come l'altro polo di una relazione tra spazio, persone e immagini e dove la sua stessa sensibilità è la posta in gioco di un'eterna scommessa: avvicinare il proprio oggetto del desiderio e riuscire a trattenerlo al proprio fianco.
Brevi profili biografici degli artisti
Marcello Maloberti
Performance e fotografia sono al centro del lavoro di Marcello Maloberti, un artista attento alle dinamiche più intime e nascoste del linguaggio, della relazione umana, della dimensione emotiva e della sua rappresentazione. Attualmente è in corso la sua personale al Kunstverein di Ludwisburg, mentre tra le collettive a cui ha preso parte ricordiamo quelle a MUSEION – Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano (2003), al Museo del Corso di Roma e alla Galleria Civica di Montevergini (Siracusa, 2002), al Kjubh Kunstverein di Colonia e al Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (entrambe nel 2000) e alla Biennale di Melbourne (Australia, 1999).
João Onofre
Lisbona, 1976. Tra gli artisti portoghesi più vitali e internazionalmente conosciuti della sua generazione, João Onofre lavoro in modo esclusivo con il video, producendo opere improntate a strategie visive minime ed intense, e strutturate sull'idea di ripetizione, campionamento e intensificazione emotiva. Oltre ad aver partecipato alla 49° edizione della Biennale di Venezia (2001), alla Biennale di Sidney (2002) e aver preso parte a mostre collettive presso la Tate Modern di Londra e (2000) e al Philadelphia Museum of Art, sue personali sono state allestite al PS1 di New York (2002), al Museu do Chiado - Museu Nacional de Arte Contemporânea di Lisbona e alla Kunsthalle di Vienna (entrambe nel 2003).
Hans Op de Beeck
Turnhout (Belgio), 1969. Il lavoro di Hans Op de Beeck – incentrato su video, disegno e installazione – si configura come una riflessione sul rapporto tra immagine e esistenza individuale, secondo un registro che alterna la malinconia ad un'ironia sottile e magica. Oltre ad aver rappresentato il Belgio all'International Art Program del PS1 di New York nell'anno 2002-2003, Hans Op de Beeck ha esposto allo Stedelijk Museum voor Actuele Kunst di Gent (Belgio), alla Biennale Internazionale di Arte Giovane BIG Torino e a Le Printemps de Septembre di Tolosa (entrambe nel 2002), al Palais des Beaux-Arts di Brussels (2001), al MUHKA di Anversa e a Le Consortium di Amsterdam (entrambe nel 2001).
Immagine: Marcello Maloberti, La Confidenza col Sole; immagine della performance 2002
Opening: Sabato 28 giugno 2003 ore 19.00
VISTAMARE
Largo dei Frentani 13 – 65127 Pescara – Italy
Orari: mercoledì e venerdì 17.30 – 19.30
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