V appuntamento con la rassegna Pentamorfosi, dedicata al linguaggio figurativo contemporaneo, che si propone di approfondire e mettere a confronto il lavoro di cinque artisti.
La rassegna Pentamorfosi, dedicata al linguaggio figurativo contemporaneo, che ha visto già esporre le opere di Claudio Assandri, Francesco Bottai, Roberto Ferri e Piera Scognamiglio, giunge a conclusione, con la presentazione dell’ultimo lavoro in calendario, Gocce di Davide Dall’Osso, in mostra presso la Galleria Opera Unica dall’11 al 22 dicembre.
Scrive Viana Conti nel testo critico in catalogo «sicuramente l’artista, pur avendo mantenuto del tutto inalterata la sua ricerca personale-artistica, sulla spiritualità dell’uomo contemporaneo, ha trasformato, invertendolo, il proprio processo creativo. Mentre nei suoi primi anni di ricerca la materia era finalizzata alla parte finale dell’espressione della ricerca stessa, oggi i materiali plastici che utilizza nella fusione, sono lo stimolo principale della sua realizzazione. Il suo attuale lavoro sui policarbonati verte sulla possibilità/impossibilità di arrivare, attraverso la fusione, ad un grado zero della materia, alla ricerca di un vuoto dal quale il processo creativo possa rigenerarsi. Un vuoto impossibile di materia umana, che lasci soltanto un movimento nell’aria, un fremito attraverso la pelle di chi per un attimo si sofferma, come un ricordo improvviso che non si riesce a mettere a fuoco perché già passato, come essere per una parentesi di tempo di nuovo spirito».
Inaugurazione 11 dicembre
Galleria Opera Unica
via Reginella, 26 - Roma
L’opera è visibile 24 ore su 24