"Colonne portanti" e' un'interpretazione degli ambienti della Fondazione in cui l'architetto cerca nelle pareti le tracce stratificate negli anni, fino alle sue origini di laboratorio artigiano. A cura di Emilia Giorgi.
a cura di Emilia Giorgi
L’opera nasce da un’accurata lettura degli spazi di VOLUME! che, in 15 anni di attività,
hanno visto l’intervento di alcuni tra i più rilevanti artisti internazionali. Un luogo in cui le
storie si sono sovrapposte e intrecciate nel tempo, trasformando l’ex vetreria di Trastevere
in una grande opera aperta e in divenire.
De Lucchi è una personalità poliedrica. Architetto, designer, referente creativo per
importanti aziende, ama definirsi un artigiano, uno a cui piace usare le mani per
creare oggetti o grandi scenari in cui perdersi.
Invitato ad offrire la propria interpretazione degli ambienti della Fondazione VOLUME!,
l’architetto ferrarese cerca nelle pareti della galleria le tracce stratificate negli anni, fino alle
sue origini di laboratorio artigiano. “I muri sanno sempre tenere i segreti”, scrive nel 2005
in 12 racconti con casette. E così interviene sul corpo dello spazio espositivo, va a
riscoprire antiche nicchie ormai nascoste e ne costruisce di nuove. Ogni nicchia è
un micromondo, un ulteriore spazio da esplorare, dove trovano posto alcune
colonne in legno che realizza personalmente. Una diversa dall’altra, le colonne sono
l’esito di una ricerca inedita, maturata negli ultimi mesi nel Chioso di Angera dove De
Lucchi si rifugia per sperimentare liberamente a margine della sua attività progettuale. Il
laboratorio in cui con la motosega ha dato vita a Casette, Condomini, Strutture eroiche e
Palafitte, piccole visioni architettoniche in legno grezzo.
Con Colonne portanti, Michele De Lucchi crea un percorso narrativo. Ogni struttura
‘scolpita’ nel muro evoca temi per lui fondamentali: lo spazio, il materiale più
prezioso, e il tempo che passa, “il più grande artista che esista”. L’insieme delle
nicchie è una raccolta di storie, ricerche e riflessioni intorno a un’idea di
architettura e al suo significato originario, e al contempo un viaggio emozionale
attraverso gli immaginari e i paesaggi creativi dell’autore.
Nel testo introduttivo alla mostra, De Lucchi scrive: “Ho realizzato queste colonne
come oggetti, come bottiglie di Morandi, che pur essendo sempre le stesse, sempre
quelle che abbiamo di fronte ogni giorno, appaiono ogni volta diverse. È sufficiente
una entasi leggermente pronunciata o una variazione nelle proporzioni tra stelo e capitello,
tra base e sporgenza del gradino, che tutto cambia, tutto appare con una proporzione
nuova e diversa.
Le colonne sono esposte dentro alle nicchie e sostengono il soffitto del piccolo
vano in miniatura, seppur di legno si fanno carico di un muro di pietra.
Sono realizzate in legno di noce e presentano sempre all’esterno la vena di testa.
Non sono in un pezzo unico ma costruite assemblando spicchi di legno di varie
dimensioni con la fibra orientata verso il centro. Nicchie e colonne realizzano uno
spazio, una piccola architettura pura e completa che non ha bisogno della
dimensione per comunicare forza e ricchezza.”
Per l’occasione Michele De Lucchi ha ideato un libro d’artista a tiratura limitata,
realizzato da Edizioni VOLUME!.
Durante l’inaugurazione sarà presente l’autore per raccontare lo spirito
dell’operazione, attraverso una speciale visita guidata all’interno dell’installazione.
Michele De Lucchi Nato nel 1951 a Ferrara, si è laureato in architettura a Firenze. E’
stato tra i protagonisti di Alchimia e Memphis. Ha sviluppato prodotti per le più importanti
industrie italiane e europee. E' stato responsabile del Design Olivetti dal 1988 al 2002, ha
sviluppato progetti sperimentali per Compaq Computers, Philips, Siemens, Vitra. Ha
ristrutturato edifici per Enel, Olivetti, Piaggio, Poste Italiane, Telecom Italia, Zambon. Ha
curato molti allestimenti di mostre d'arte e design e progettato edifici e allestimenti
espositivi per musei come la Triennale di Milano, il Palazzo delle Esposizioni di Roma, il
Neues Museum di Berlino. Negli ultimi anni ha sviluppato numerosi progetti di architettura
per committenze private e pubbliche in Georgia, come il Ministero degli Affari Interni e il
Ponte della Pace a Tbilisi, inaugurati di recente.
Il lavoro professionale è stato sempre accompagnato dalla ricerca personale sui temi della
tecnologia e dell'artigianato. Nel 1990 ha creato Produzione Privata, nel cui ambito
disegna prodotti che vengono realizzati impiegando tecniche artigianali.
Dal 2004 scolpisce casette in legno con la motosega per cercare l’essenzialità della forma
architettonica. Una selezione dei suoi oggetti è esposta nei più importanti musei del
mondo.
Immagine: Michele de Lucchi, Colonne Portanti, schizzo, Courtesy Fondazione Volume!
Inaugurazione: 11 Dicembre ore 18:30
Volume!
Via San Francesco di Sales, 86/88 - Roma
Orario: mar-ven 17-19.30
Ingresso gratuito