Muta Bellezza: le opere di Carone sono entita' sfuggenti, la loro natura e' quella di non appartenere a niente se non a se stesse, rifiutando anche ogni implicazione concettuale. Per l'apertura della project room NextSpazioA Giulia Cenci presenta Halfground, un intervento costruito su un punto di confine.
SpazioA gallery ha il piacere di presentare Sabato 2 Febbraio 2013 alle ore 18, "Muta Bellezza", terza mostra personale di Francesco Carone negli spazi di via Amati 13 a Pistoia.
Le opere in mostra sono entità sfuggenti a definizioni di genere.
La loro natura è quella di non appartenere a niente se non a se stesse, rifiutando così anche ogni implicazione concettuale ed includendo invece un’idea di bellezza muta; non universale ma ideale.
Forse più vicine al concetto di sublime, le opere tendono ad annullare le possibili domande che muovono da e verso di loro, proprio perché prive di punti di riferimento specifici.
Si tratta di considerare la bellezza non come categoria estetica ma come una deriva dello stupore.
Significa seguirla d’istinto; saper guardare pur senza capire, senza averne piena coscienza. Sorta di colpo di fulmine con il momento, epifania del reale.
Visioni di una via per la quale non esiste l’errore, il dubbio o la giustificazione.
Essere sinceri significa adesso prendere atto di questo ed esaltarlo, tuttavia affermare tale verità è un lavoro sporco che comprende anche l’inganno.
Credo ci sia bisogno di scoprire questa bellezza ed i suoi nessi profondi sottesi al mondo, fatti di poesia e non di regola, che l’artista ha il dovere, suo malgrado, di svelare.
Francesco Carone è nato a Siena nel 1975 ed ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Tra le mostre collettive e personali a cui ha partecipato recentemente: "Rendezvous des amis", Museo Civico, Siena; Contemporary locus1, a cura di P. Tognon, Luogo Pio della Pietà, Istituto Bartolomeo Colleoni, Bergamo; "Brightlight / Darklight" a cura di Ludovico Pratesi e Valentina Ciarallo, American Academy, Roma; "Horror vacui", EX3 Centro per l’Arte Contemporanea di Firenze. Vive e lavora a Iesa, nella provincia di Siena.
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Giulia Cenci
Halfground
SpazioA gallery ha il piacere di annunciare Sabato 2 Febbraio 2013 alle ore 18, l’apertura di NextSpazioA nuovo spazio/project room, accanto alla galleria di via Amati13.
Halfground è il progetto di Giulia Cenci (Cortona, 1988) per questo primo appuntamento.
NextSpazioA era precedentemente destinato a magazzino dove venivano conservate e catalogate altre opere. Uno spazio dal carattere ancora acerbo e non definito. Più che definito si potrebbe parlare di rifinito, della rifinitura che ci si aspetta da uno spazio espositivo. Giusta fornitura delle prese elettriche, omogeneità nella texture e nel bianco delle pareti, luce al neon diffusa per conferire a questo contenitore un carattere neutro, capace di ospitare e rispettare l’autonomia delle opere esposte.
L’artista propone di fermarsi ad un passo precedente la rifinitura di un luogo destinato a divenire giusto, corretto ed imparziale. Puntare l’attenzione su ciò che non ci si aspetta da uno spazio espositivo orientando lo sguardo a ciò che comunemente viene osservato in veste di difetto-errore. Destinare l’illuminazione non allo spazio vuoto che ospita ma ad i suoi confini, ad uno sfondo ancora capace di mostrare in un bassorilievo quasi impercettibile la sua stessa geologia.
L’intervento è costruito su un punto di confine, risultato di un’esplorazione destinata tanto alla disillusione dell’impeccabile quanto all’impeccabile qualità di una tecnica illusoria quale il chiaroscuro.
Giulia Cenci è nata a Cortona nel 1988 ed ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Tra le mostre collettive e personali a cui ha partecipato recentemente: Differenti Attitudini, a cura di Roberto Daolio, Vero Stoppioni Museum, Santa Sofia, Forlì; Corso Aperto, XVIII mostra di fine Corso Superiore di Arti Visive, Visiting Professor Liliana Moro, a cura di Andrea Lissoni, Fondazione Antonio Ratti, Como; Casabianca a cura di Anteo Radovan, Bologna; cartabianca_bologna a cura di Silvia Cini, con la collaborazione di Massimo Marchetti e Francesca Serrati, Museo d’Arte Contemporanea, Villa Croce, Genova. Nel 2012 ha preso parte alla residenza allo HIAP di Helsinki. È tra i fondatori di INTERNO 4, un progetto che promuove giovani artisti italiani e internazionali. Vive e lavora tra Bologna e Cortona.
Inaugurazione 2 febbraio ore 18
SpazioA gallery
via Amati, 13 - Pistoia
mart-sab 11-14 e 15-19 e su app
Ingresso libero