Pierpaolo Curti
Pietro D'Agostino
Sandro De Alexandris
Ivan De Menis
Maurizio Donzelli
Antonio Marchetti Lamera
Nada Pivetta
Fiorenzo Rosso
Angela Madesani
8 artisti al di la' dell'apparenza. Una riflessione oltre i singoli mezzi sull'essenza e sull'operare artistico attraverso diversi linguaggi dell'arte: pittura, scultura, video, installazione, fotografia.
Artisti: Pierpaolo Curti (1972), Pietro D’Agostino (1958), Sandro De Alexandris (1939), Ivan De Menis (1973), Maurizio Donzelli (1958), Antonio Marchetti Lamera (1964), Nada Pivetta (1970), Fiorenzo Rosso (1955)
A cura di Angela Madesani
È una riflessione questa che va ben oltre i singoli mezzi, che punta i riflettori sull’essenza e sull’operare artistico, attraverso diversi linguaggi dell’arte: dalla pittura alla scultura al video, all’installazione alla fotografia.
Otto artisti, il cui lavoro costituisce un’analisi preziosa sul fare artistico contemporaneo, uniti in una coralità tutt’altro che casuale. Non una mostra collettiva dunque, ma una riflessione sul superamento dell’effimero nel panorama dell’arte contemporanea italiana.
È una riflessione sul senso e l’utilizzo dei materiali quella della milanese Nada Pivetta, della quale sono in mostra alcuni lavori di ceramica. Ombre urbane, legate alla città traspaiono nelle opere pittoriche del bergamasco Antonio Marchetti Lamera.
Una dimensione straniante e frastornante è nei grandi dipinti figurativi dell’artista lodigiano Pierpaolo Curti, in cui il richiamo è alla solitudine dell’uomo contemporaneo. Quella del bresciano Maurizio Donzelli è una riflessione sull’oggetto simbolo del senso dell’apparenza, lo specchio, con tutte le sue implicazioni. Lo specchio è presente anche nel lavoro del vercellese Fiorenzo Rosso, con i suoi grandi cannocchiali precinematografici.
Sono riflessioni sulla pittura non figurativa, sulla stratificazione della materia quelle presenti nei lavori del torinese De Alexandris e del trevigiano Ivan De Menis, appartenenti a due generazioni diverse, ma accomunati dal senso della ricerca. Le sculture fotografiche del romano Pietro D’Agostino sono un tentativo, riuscito, di donare la tridimensionalità a un oggetto di per sé bidimensionale, la fotografia.
Angela Madesani storica dell’arte e curatrice indipendente è autrice, fra le altre cose, del volume “Le icone fluttuanti Storia del cinema d’artista e della videoarte in Italia” e di “Storia della fotografia” per i tipi di Bruno Mondadori.
Ha curato numerose mostre presso istituzioni pubbliche e private italiane e straniere, collabora con alcune testate di settore.
È responsabile della collana di fotografia e arte di Dalai editore, all’interno della quale ha realizzato numerosi volumi di prestigiosi autori fra i quali: Gabriele Basilico, Franco Vaccari, Vincenzo Castella, Francesco Jodice. Oltre che all’Accademia di Brera di Milano, insegna all’Istituto Europeo del Design di Milano. Collabora con alcune riviste di settore tra le quali Artribune.
Inaugurazione: Sabato 9 Febbraio, alle ore 18
Castello di San Giorgio
piazza Garibaldi, Orzinuovi
Orari: lun-sab 16-19, domenica 10-12 e 15-19
Ingresso libero