C'era una volta la complessita'. La tecnica. La mitologia. E il mondo dei fumetti. Da molti anni Alessandra Zorzi si confronta contemporaneamente con tutte queste dimensioni, inventando personaggi (prima di carta o di tela e piu' recentemente elaborati al computer) dall'aspetto mostruoso ed ironico insieme, nati dalle ceneri degli antichi eroi e quindi dal bisogno di rivisitare la cultura classica alla luce di un'attualita' incalzante e contraddittoria.
"ABRAMENNONE A BABELOPOLI"
Promossa dalla Galleria Civica d'Arte Moderna della Città di Spoleto, sabato 26
luglio 2003, alle 18,30, a Palazzo Racani Arroni, si inaugurerà una mostra
personale dell'artista Alessandra Zorzi, curata da Martina Corgnati.
LA MOSTRA "ABRAMENNONE A BABELOPOLI" PRESENTA UNA CINQUANTINA DI OPERE DAL 1996
AD OGGI, FRA CUI DIPINTI, ARAZZI DIGITALI, ANIMAZIONI DIGITALI, DISEGNI E
SCHIZZI.
C'era una volta la complessità . La tecnica. La mitologia. E il mondo dei
fumetti. Da molti anni Alessandra Zorzi si confronta contemporaneamente con
tutte queste dimensioni, inventando personaggi (prima di carta o di tela e più
recentemente elaborati al computer) dall'aspetto mostruoso ed ironico insieme,
nati dalle ceneri degli antichi eroi e quindi dal bisogno di rivisitare la
cultura classica alla luce di un'attualità incalzante e contraddittoria. Primo
fra tutti è Abramennone, ibrido mnemonico di Abramo e Agamennone e quindi grande
patriarca di civiltà multiple, convenute insieme a una nuova esistenza virtuale
nelle illimitate vastità degli spazi digitali. È lui che abita il primo dei
grandi arazzi che Alessandra Zorzi ha realizzato per l'occasione, allestendoli
in forma di suggestive quinte scenografiche nella sala principale di Palazzo
Racani Arroni. Opere in cui lo spazio appare trasfigurato, vertiginoso,
avvolgente e spiraliforme: uno spazio, anzi un insieme di spazi (Babelopoli,
città virtuale costruita attraverso la combinazione di Babele e Paperopoli),
modellati e composti attraverso le risorse e le possibilità specifiche che le
nuove tecnologie digitali offrono agli artisti. Oltre a queste grandi opere, la
rassegna attuale comprende animazioni, filmati digitali, tele e carte che
rivisitano soggetti antichi, come l'Annunciazione che accoglie il visitatore
nella prima sala, oppure ne propongono di nuovissimi, assolutamente imprevisti.
Alessandra Zorzi Brustolon è nata a Treviso dove ha frequentato il Liceo
Classico. A 19 anni si è trasferita a Milano, dove tuttora vive e lavora. Si è
laureata in architettura a Venezia con una tesi sulla ristrutturazione di Piazza
Fontana a Milano, collaborando contemporaneamente con lo studio Malara e Drago.
A partire dalla metà degli anni Novanta ha scelto l'arte come forma espressiva
esclusiva, la più adatta e restituire il sentimento di complessità e di
contraddittorietà del reale che sempre più caratterizza la sua vita e il suo
pensiero. Oltre alla pittura, pratica da anni l'arte digitale, per continuare a
dare corpo a spazi scavati nell'immaginario, fra incubo, fumetto e ironia. Nel
1998 la Casa dei Carraresi di Treviso le ha dedicato un'ampia mostra personale,
Totem e tabù, a cura di Marco Goldin.
Abramennone a Babelopoli è curata da Martina Corgnati. Presso la sede della
mostra è disponibile il catalogo, con saggi critici, la riproduzione delle opere
esposte e altre immagini che completano l'immersione nel linguaggio
dell'artista.
Inaugurazione: sabato 26 luglio 2003 - ore 18.30
Durata: 27 luglio - 25 agosto 2003
Orario: 10 - 13 - 16 - 19 lunedì chiuso. Ingresso: gratuito
Informazioni al pubblico: Tel.0743-46434 (Ufficio Cultura del Comune di Spoleto)
Catalogo: Canova - Treviso
Ufficio Stampa e Relazioni Pubbliche: "Eventi di Patrizia Cavalletti"- Perugia
Tel. 075-5990443 - Cell. 348-3386855 - Fax 075-5990567
Sede: Palazzo Racani Arroni (Via Rippo - Piazza Duomo) - Spoleto