Fotografie
Nato nel 1934 a Detroit, fin dagli inizi della sua carriera diviene il pioniere di un approccio diametralmente opposto all'estetica prevalente, influenzando un'intera generazione di fotografi. Il suo intento, infatti, non e' piu' documentare il reale, ma spingersi al di la' di esso, cambiando, a partire dagli anni '60, il linguaggio stesso del mezzo fotografico. Nelle fotografie di Uelsmann la plausibilita' del visibile non viene mai contraddetta, il reale non e' mai deformato, ma la nostra capacita' percettiva viene meravigliosamente destabilizzata quando si considera l'opera nel suo insieme. Tutto e' nitido, niente e' sfocato o confuso, ma niente sembra stare al suo posto. Il modo surreale, dal sapore onirico ed enigmatico in cui vengono combinati i tasselli del reale, ci disorienta e, nell'istante in cui ogni certezza cade, emerge la poesia. Il coinvolgimento che si prova di fronte alle opere di Uelsmann, al contempo realistiche immaginarie, deriva dal loro essere "opere aperte", suscettibili di illimitate, soggettive, interpretazioni. Le sue fotografie non cercano e non offrono risposte, bensi' pongono sempre nuove domande, in un fluttuare di significati. Inaugurazione venerdi' 15 marzo ore 18.