Il Ricordo e' Un Consolatore Molesto. Sono esposti 15 nuovi disegni di medie dimensioni a matita colorata su carta, 12 disegni su carta Moleskine e un'installazione site-specific. Un omaggio alle arti segrete delle guaritrici.
La Galleria Patricia Armocida è orgogliosa di presentare la prima mostra personale milanese di Marco Mazzoni, dal titolo Il Ricordo è Un Consolatore Molesto, inaugurazione martedì 19 febbraio 2013 ore 19.00.
Per l'occasione saranno esposti quindici nuovi disegni di medie dimensioni a matita colorata su carta, dodici disegni su carta Moleskine e un'installazione site-specific.
Mazzoni intreccia un mondo basato sulla tradizione popolare italiana, fatta di Janas e Cogas, donne che secondo la credenza sarda seducono, incantano, maledicono e guariscono.
Il suo lavoro è un omaggio alle arti segrete delle guaritrici; ogni disegno è infuso di metafore che raccontano la loro storia.
Nelle composizioni circolari, che alludono al ciclo della Natura, si vedono piante medicinali e lisergiche, farfalle e uccelli impollinatori che bevono il loro nettare e, seminascosto dalle foglie e dalle ali, emerge il volto delle donne costrette a nascondere la loro sensualità e i loro saperi a causa dei bigottismi dettati dalla religione, accusate di stregoneria perché herbarie, donne d'erba.
Le guaritrici e le levatrici, hanno avuto un ruolo molto importante all'interno della comunità. Erano figure femminili rispettate e la conoscenza delle erbe medicinali conferiva loro un potere che la Chiesa e lo Stato medievale hanno cercato di contrastare. Con l’avvento della Controriforma, la presa di posizione nei confronti di coloro che curavano con le erbe, assunse toni precisi e molto gravi: l'autorità ecclesiastica creò una frattura insanabile tra la medicina popolare, esercitata dalle donne, e quella accademica, esercitata dagli uomini, attuando una politica di sorveglianza delle pratiche terapeutiche adottate per le cure.
Marco Mazzoni, sottolinea l'importanza dell'interazione tra le donne e le piante sviluppando il suo soggetto più conosciuto, il volto di donna incorniciato da flora e fauna, elevandolo ad icona. Ne svela le percezioni più intime, ricordi narrati su pagine di diario, visioni immaginifiche di animali "impossibili", frutto dell'esplorazione estatica di viaggi allucinatori.
L'artista non disegna mai gli occhi del soggetto, in modo che lo spettatore non veda l'opera come un ritratto, ma come una natura morta, una composizione in cui tutti gli elementi hanno eguale importanza. Mazzoni, tecnicamente geniale, realizza, a matita colorata, complessi chiaroscuri sovrapponendo luce e buio, per creare un bagliore intenso e profondo.
Il risultato è un'opera che racconta del momento in cui la donna prende il controllo di tutto, in completa armonia con la Natura.
Marco Mazzoni, Nato nel 1982 a Tortona. Vive e lavora a Milano.
Tra le sue mostre personali ricordiamo: La Natura Squisita. Oltre i confini del POP (con Fulvio Di Piazza e Nicola Verlato), a cura di Alberto Mattia Martini e Julie Kogler, Fondazione Stelline, Milano (2012), River of Milk, Roq La Rue gallery, Seattle (2012), XsTY, Gallery B 15, Copenhagen (2011), Summer Invitational Group Exhibition, Jonathan LeVine Gallery, New York (2010)
Inaugurazione Martedì 19 Febbraio 2013 ore 19
Galleria Patricia Armocida
via Lattanzio, 77 Milano
dal martedì al sabato, 11.30-13.00 / 15.30-19.00