Pierluigi Cocchi, Loredana Romero, Giuseppe Zumbolo evidenziano come tra scultura e pittura figurativa si possa esplorare l'universo artistico.
Il progetto espositivo prende spunto dalle differenti forme espressive che l’arte consente di utilizzare; l’arte contemporanea sempre meno è propensa ad accettare restrizioni poste ed imposte dai soliti supporti e dai mezzi più comuni: per questo, ogni ricerca nasce da studi, passioni stimolate, percepite ed attuate seguendo inclinazioni primordiali determinando quello che potremmo definire ‘una esplorazione globale della creatività’.
Tre artisti che attuano figurazione in modo differente: Pierluigi Cocchi, Loredana Romero, Giuseppe Zumbolo sanno evidenziare come tra scultura e pittura figurativa, con straordinarietà differenza, si esplora globalmente l’universo artistico.
Pierluigi Cocchi si destreggia tra pittura e scultura in una creazione di arte figurativa ‘alternativa’ per toni ed impostazione. Figure filiformi, tratteggiate con toni sempre pacati come il rosa, bianco, giallo placido, celeste: si assiste a creazioni originali ed innovative, nate dalla tranquillità della campagna da cui viene l’artista e dal successivo trasferimento in città.
Il binomio città-natura è anche legato al binomio benessere – malessere che sono il filo rosso di tutta la trattazione artistica di Cocchi in cui il degrado urbano è la costane trattazione di un’arte leggiadra e leggera.
Loredana Romero è maestra d’arte e precettrice di tecniche che si destreggia tra astrazione e figurazione: in questa esposizione si presenta con l’acquerello in forma egregia e suprema. La naturalezza e scioltezza con cui si avvale dell’olio su tela diviene alchimia imparagonabile tra carta e acquerello dove dripping e labbra, testi e segni fiacchi tracciano grandi opere d’arte.
Giuseppe Zumbolo si avvicina al mondo dell’arte attuando copie d’autore per poi librarsi nella dimensione materica attuale in cui si attua una costruzione individuale delle tele. Una materia alternativa la sua, non apposta sulla superficie, tela che si adagia e si sovrappone creando magiche figurazioni anche come detta la fantasia. Nessuna immagine è mai studiata in precedenza dall’artista, tutto viene fuori naturalmente, come la mente lentamente lascia che sia.
Inaugurazione 6 maggio ore 18
Centro Culturale Zerouno
via Indipendenza, 27 - Barletta
orario: lun-ven 17-20.30, dom chiuso
Ingresso libero