Galleria Monica De Cardenas
Milano
via Francesco Vigano', 4
02 29010068 FAX 02 29005784
WEB
Born this way
dal 15/5/2013 al 25/7/2013
mar-sab 15-19

Segnalato da

Galleria Monica De Cardenas




 
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15/5/2013

Born this way

Galleria Monica De Cardenas, Milano

Mostra ideata dagli artisti Oliver Laric ed Aleksandra Domanovic. Ciascuno ha scelto di invitarne un altro artista: Domanovic ha invitato Bogdan Bogdanovic, scultore architetto dell'ex-Jugoslavia, mentre Oliver Laric ha invitato Wong Sye Bong dello studio Mansudae di Pyongyang in Corea del Nord.


comunicato stampa

Siamo felici di annunciare la mostra BORN THIS WAY, ideata dagli artisti Oliver Laric ed Aleksandra Domanovic, creatori del celebre blog VVork.com. Ciascuno dei due artisti ha scelto di invitarne un altro: Domanovic ha invitato Bogdan Bogdanovic, scultore architetto dell'ex-Jugoslavia, mentre Oliver Laric ha invitato Wong Sye Bong dello studio Mansudae di Pyongyang in Corea del Nord, il più grande studio artistico del mondo. Bogdan Bogdanovic (*Belgrado 1922 - Vienna 2010) è stato un architetto e scultore jugoslavo, attivo politicamente prima contro il fascismo e poi contro il nazionalismo serbo, sindaco di Belgrado dal 1982 al 1986, dal 1993 ha vissuto in esilio a Vienna. Bogdanovic ha progettato e realizzato alcuni tra i più importanti monumenti della storia jugoslava, come il parco memoriale Dudik a Vukovar (1980) o il memoriale di Jansenovac, realizzato pochi anni fa in Croazia, per il quale ha ricevuto il Premio Scarpa. In mostra presenteremo il progetto per uno di questi monumenti. Il titolo della mostra di Aleksandra Domanovic (*Novi Sad 1981) alla Kunsthalle di Basilea nel 2012 "From yu to me" descrive in forma concisa un cambiamento epocale: nel 2010 il dominio internet della Iugoslavia ".yu" è stato cancellato, mentre è stato creato ".me", dominio del Montenegro indipendente. Negato e cancellato, ".yu" è ormai solo un fantasma, come la dissolta repubblica e i monumenti che hanno accreditato la sua autorità. Il lavoro di Domanovic analizza le trasformazioni dello spazio pubblico dell'Ex-Jugoslavia come viene rappresentata nei mezzi di comunicazione, ma anche nello spazio reale, architettonico e monumentale. Nella serie "Paper Stacks" stampa le immagini di spiagge o luoghi di vacanze trasformati in campi di profughi sui bordi di fogli di carta impilati: le immagini sono visibili sui lati di queste delicate stele fatte di migliaia di fogli di carta. Nel video "19.30" del 2010-11 Domanovic fonde le sigle dei telegiornali delle neo-repubbliche slave in immagini e musiche techno. I rave riescono a riunire i giovani separati dalle guerre. Nel video "Turbo Sculpture" del 2012 ci mostra i monumenti realizzati negli ultimi anni nei paesi della ex-Jugoslavia che ritraggono le star di Hollywood, come per esempio Rocky, Bruce Lee, Johnny Depp, rappresentati sulle piazze delle città dei Balcani. La pratica artistica di Oliver Laric (*Innsbruck 1981) si focalizza sul potenziale produttivo della copia, del bootleg e del remix, e ne esamina il ruolo nella formazione dei sistemi d'immagini, sia storiche che contemporanee. Questo processo è intimamente legato alla sua abilità nel creare video ed animazioni composte da immagini appropriate e rielaborate, come pure sculture e oggetti densamente e concettualmente stratificati. A cavallo tra il passato e il presente, tra l'autentico e il falso, tra l'originale e le sue successive riconfigurazioni, Laric analizza categorie e confini in un modo che ne mette in discussione le fondamenta stesse. Won Sye Bong (*Pyongyang 1979) è un artista del Mansudae Art Studio di Pyongyang. Con una forza lavoro di circa 4000 persone, di cui 1000 sono artisti, e una superficie di oltre 120.000 metri quadrati, il Mansudae Art Studio è probabilmente il più grande centro di produzione d'arte del mondo. E' suddiviso in 13 gruppi creativi, sette impianti di produzione e più di 50 dipartimenti di approvvigionamento. Le opere realizzate vanno dai dipinti ad olio alle sculture in bronzo e in pietra, dai dipinti coreani in inchiostro su carta alle ceramiche, dalle xilografie ai ricami, e molto di più. Il Mansudae Art Studio non è una sorta di fabbrica di produzione a catena, come alcuni altri centri in Cina o in altri paesi orientali, né una scuola, ma un centro di produzione d'arte di qualità. La stragrande maggioranza delle grandi opere d'arte del paese sono state realizzate da artisti Mansudae Art Studio. L'età degli artisti va dai 25 ai 60 anni e quasi tutti sono laureati alla Pyongyang University. Mostre recenti selezionate: Detours of the Imaginary, Palais de Tokyo, Paris (2012); The Imaginary Museum, Kunstverein München (2012), Art Statement in Basel (2012); In Other Words, NGBK, Berlin (2012), Lilliput, High Line, New York (2012); Frieze New York (2012); Kopienkritik, Skulpturhalle Basel (2011); You don't love me anymore, Westfälischer Kunstverein, Münster (2011); Memery, Mass MoCA, (2011); Unmonumental, New Museum, New York (2008). Immagine: Won Sye Bong, Tiger, 2006 Mansudae Art Studio, Pyongyang, jewel painting cm 110 x 90 Galleria Monica De Cardenas Via Francesco Viganò 4, Milano Orario: martedì - sabato 15 - 19 Ingresso libero

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