Matteo Pizzolante
Antonio Pizzolante
Erica Tamborini
Diego Pasqualin
Maria Teresa Sabatiello
Luigi Mapelli
Sette artisti esplorano l'universo cromatico accendendo una riflessione critica aggiornata all'era digitale sulla tematica della IX edizione di Florence Biennale, Etica DNA dell'Arte (fino al 25.5). Inaugura anche l'esposizione "A tre dimensioni. Modelli di architettura dai fondi dell'Archivio di Stato di Firenze" (fino all'8.6).
A tre dimensioni. Modelli di architettura dai fondi dell'Archivio di Stato di Firenze
Fino all'8 giugno
La mostra, organizzata dall'Archivio di Stato di Firenze, dalla Soprintendenza Archivistica per la Toscana e curata dall'Associazione culturale "Le Polveriere", espone una selezione dei modelli presenti negli archivi di architetti del Novecento depositati all’Archivio di Stato - fra i quali Leonardo Savioli, Edoardo Detti, Raffaello Fagnoni ed altri – accompagnati da una serie di fotografie di corredo provenienti dagli stessi fondi. Occasione per ampliare il concetto di documento d’archivio e per esplorare le modalità della presentazione dei progetti dagli anni ’30 agli anni ’90 del secolo scorso, la mostra rientra nelle iniziative per la III Giornata degli Archivi di Architettura promossa da AAA/Italia - Associazione nazionale archivi di architettura contemporanea.
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Chromo Sapiens
Fino al 25 maggio
The New Florence Biennale colora l’Archivio di Stato: si intitola “CHROMO SAPIENS” la
collettiva che avrà luogo nella Sala Mostre dal 21 al 25 maggio (ingresso libero,
inaugurazione martedì 21, ore 11), in occasione di Florence Design Week.
Sette artisti dell’entourage di The New Florence Biennale espongono sei opere ad alto
contenuto cromatico, accendendo una riflessione critica aggiornata all’era digitale sulla
tematica della IX edizione di Florence Biennale (30 novembre-8 dicembre 2013), “Etica
DNA dell’Arte”.
“CHROMO SAPIENS” esplora l’evoluzione del colore nell’architettura, nel design e nell’arte,
frutti del prolungamento dell’attività cognitiva dell’uomo sull’ambiente circostante.
Colore come ornamento, simbolo, risposta emotiva, percezione, attenzione,
comunicazione: declinato da sette artisti nella propria biodiversità socio-culturale.
Matteo Pizzolante, classe 1989, lavora “sull’energia della materia – dichiara l’artista -
riproducendo micro esplosioni, dilatazioni formali, rigonfiamenti, disgregazioni, chiare
analogie a processi fisici universali, ma soprattutto a intimi microcosmi individuali”. Come
nel caso dell’opera esposta all’Archivio, intitolata “Pulsazione” (2013, acrilico su stampa
fotografica, 84x60 cm).
Antonio Pizzolante privilegia invece “soluzioni archetipe, primarie, essenziali, intese a
ritrovare nella memoria e nella centralità dell’uomo il ruolo dell’arte. La mia è un’indagine
continua – afferma - sulle materie e sulle loro possibili contaminazioni sfocia in una
dimensione comunicativa capace di evocare quell’incisiva essenza mediterranea,
matrice della cultura europea”. E che si ritrova nell’opera “Vestibolo del Sole” (2013,
tecnica mista, 90 X 1.10 cm).
Erica Tamborini e Diego Pasqualin, entrambi under 30, compongono il sodalizio artistico
ETDP. All’Archivio di Stato espongono l’enigmatica composizione in rhodoid dal titolo “I
Gioielli del Cardinale” (2011).
Maria Teresa Sabatiello porta a Firenze il frutto di “un lavoro di ricerca, meticolosa e
attenta, che si materializza nella pittura di sassi. La pietra svela la propria “Essenza vitale”
attraverso il colore” (2012, Acrilico su Pietra Marina, 22x38x13 cm).
Artista multidisciplinare, originario di Panama, ma fiorentino d’adozione da oltre 25 anni,
Aristides Urena interroga il colore blu. Le sue opere sono una “biblioteca di riferimenti, che
si sviluppa attraverso un’infinità di contesti interpretativi”. L’opera in mostra è “Fontana
Ruiseñores” (2012, 100x120cm -Acrilico su tela).
Luigi Mapelli, in arte Mapo, da anni impegnato nel campo della grafica, si è specializzato
nel “coniugare la passione per la fotografia a quella per la pittura utilizzando l’arte in
modo interdisciplinare. Forme reali riprese dall’obiettivo della macchina fotografica
diventano oniriche attraverso un uso sapiente della tempera e della pittura a olio. Ampi
spazi vuoti, come nel caso di “Battiti d’ali” (2012,
tecnica mista 3d anaglifo colori olio su
tela, 70x90 cm) permettono di raggiungere un equilibrio armonico di forme e colori”.
Ufficio Stampa
Giulia Coli 339 5069593 giuliacoli@gmail.com
Francesca Puliti 392 9475467 francesca.puliti@gmail.com
Inaugurazione 21 maggio
Archivio di Stato
viale Giovine Italia, 6 Firenze
Orari: mar-ven 10.00-18.00, sab 10.00-14.00
Ingresso libero