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21/5/2013

Chiara Bettazzi e Enrico Pieraccioli

MLab architetti , Firenze

XXV-XII viene presentato per la prima volta presso lo studio MLab Architetti, ed espone attraverso undici gruppi assemblati , il fondersi di due modalità operative, quella di Chiara Bettazzi e di Enrico Pieraccioli.

Il progetto nasce dalla stessa idea di fondo dell’oggetto che si annulla e lo fa, nel suo risulta- to, attraverso l’estetica quasi nostalgica di un vecchio presepe.
 Il soprammobile, l’immagine sacra, e oggetti che un bambino poteva trovare in casa per giocare...

L’inizio è una ricerca quasi maniacale, attraverso mercatini e soffitte;
 un collezionismo os- sessivo per gli oggetti inutili, fertili tuttavia, di un vissuto quotidiano.
 Il passaggio successivo è quello del gioco, l’identità dell’oggetto non è più quella legata alla sua estetica, ma a quella della sua funzione dettata dal gioco stesso.
 Se così facendo viene scardinata l’iconografia tradizionale, ne risulta un effetto secondario, avvolto dall’innocenza del giocare.
 Personaggi disposti come in una natività che alternano le parti e che si scambiano i ruoli, legati a una base ovale di legno, acquistano ordine e scompaiono in un unicum. I materiali stessi: gom- ma, gesso, plastica e legno, si annullano nel colore lucido che li rende simili alla ceramica, un processo che riporta l’oggetto alla sua originaria essenza di soprammobile. 
Nel colore smaltato e lucido, tutte le linee si ammorbidiscono e si legano tra di loro. È proprio in questa destrutturazione estetica che il lavoro di Enrico, si fonde negli intenti, con quello di Chiara, lasciando ancora una volta l’oggetto sospeso in un’ambiguità, anche nel materiale.

La loro ricerca da sempre impegnata nell’ indagine spaziale tra oggetti di design e luoghi che li contengono, continua a legare gli oggetti della memoria al contemporaneo.

Inaugurazione 22 maggio ore 19

MLab architetti
Via della chiesa , 38/r - Firenze
Orario: lun-dom 15-19

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