Sculture oltre le mura - Percorsi d'Occidente. L'artista ha allestito, nei due torrioni e nello spazio che li congiunge, tre grandi installazioni che in modi diversi richiamano altrettante tipologie costruttive dell'architettura.
Il 3 giugno alle ore 18.30 si inaugura la mostra personale di Vittorio Messina all’interno del Museo delle Mura, che occupa l’antica Porta San Sebastiano, nell’ambito del progetto Scultura oltre le mura, curato da Ludovico Pratesi.
Fra le tante “porte terrestri” che si aprono sulle antiche Mura Aureliane a Roma, la Porta San Sebastiano è una delle meglio conservate. Il suo nome originario era “Porta Appia”, dalla celebre strada che ancora oggi continua a sovrastare.
Nel tempo si sono succeduti molti interventi che hanno cambiato la forma, il prestigio e il funzionamento della porta, ma la sua condizione complessiva nel rapporto con la città è rimasta, si può dire, pressoché immutata.
A partire da questa constatazione, Vittorio Messina ha costruito un ambito del tutto nuovo in cui situarsi, noi osservatori e testimoni, nel corpo di un luogo che insopportabilmente travalica la nostra esile possibilità di confronto. In un trapasso epocale, in cui comunicazione e linguaggi tendono ad omologarsi, il suo lavoro torna a definire entità e confini di nuovi “Percorsi Occidentali”, riprendendo lo spirito di una famosa installazione realizzata nel museo di Leeds nel 1993, dal titolo, appunto, “Confini d'Occidente”.
Nel secondo piano dell'edificio cui si accede attraverso una scalinata che non agevola la percezione della successione dei livelli, ci si trova inaspettatamente a declinare una serie di spazi interni inusuali per forma e per ampiezza. Da qui, guardando attraverso le numerose aperture dei torrioni e dei camminamenti, si può intuire come la forma e la vita stessa di una città siano l'esito progressivo e dinamico di una “volontà” che non risiede necessariamente e solo nell'umano, ma anche nelle cose, nel permanere di esse e di tutto ciò che parrebbe inerte e in attesa di significato.
L'artista ha allestito, nei due torrioni e nello spazio che li congiunge, tre grandi installazioni che in modi diversi richiamano altrettante tipologie costruttive dell'architettura, o meglio dell'edilizia di consumo - come l'artista stesso ama definire alcuni riferimenti ai modi, agli abusi e ai materiali impiegati nelle sue opere.
Un percorso espositivo che collega le due torri laterali attraverso una ridefinizione della percezione visiva e fisica dello spettatore, che vive una situazione di ambiguità di notevole suggestione, stravolgendo l’identità dell’edificio. L’intervento sarà accompagnato da un catalogo.
“In un momento che sembra caratterizzato da una tendenza alla smaterializzazione dell’opera, gli artisti invitati a Scultura oltre le Mura riportano l’attenzione alle componenti fisiche formali della scultura in rapporto all’architettura storica, per attivare dispositivi di percezione che mettono in relazione l’opera con il genius loci dell’edificio”puntualizza Ludovico Pratesi.
Il progetto è promosso dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalla galleria Giacomo Guidi Arte Contemporanea.
Inaugurazione 3 giugno alle ore 18.30
Museo delle Mura
Via di Porta San Sebastiano, 18 - Roma
Orari: mar - dom | 9-14
Ingresso libero