Galleria Wikiarte
Bologna
via San Felice, 18
051 5882723
WEB
Quattro mostre
dal 7/6/2013 al 19/6/2013
mar-sab 11-19, dom e lun chiuso

Segnalato da

Galleria Wikiarte ufficio stampa




 
calendario eventi  :: 




7/6/2013

Quattro mostre

Galleria Wikiarte, Bologna

Inaugurano le mostre: "Gli spazi della mente", con gli esseri mostruosi e deformi di Davide Corseri, "Tanti sguardi, tanti specchi" di Gregorio Prada Castillo, la personale del pitto-scultore Maurizio Virgili e "First collection" della pittrice veneta Raffaela Quaiotti.


comunicato stampa

A cura di: Deborah Petroni e Rubens Fogacci

La moltiplicazione degli spazi dedicati alla cultura cresce quotidianamente e perde, sempre di più, i riferimenti istituzionali. La progressione inarrestabile di novità nell’ambito dell’immagine costringe l’intero mondo culturale a seguire dinamiche repentine, puntando su efficienze subitanee e non durature. Il ruolo della galleria, uno dei pochi luoghi di assoluta dedizione artistica, diventa sempre più complesso e chiamato a rispondere a esigenze crescenti e variabili. Per la Galleria d’arte contemporanea Wikiarte questa è una provocazione e la galleria bolognese dimostra la coerenza all’attuale correre del tempo con una programmazione estremamente vivace. Quattro nuove mostre personali, dall’otto al venti giugno, animano la galleria con espressioni nuove come vuole la frenesia contemporanea.

I toni cupi, gli esseri mostruosi o deformi, le visioni raccapriccianti, l’ inquietudine d’incubo della pittura nera di Goya o di Blake sembrano essere i riferimenti formali per il lavoro di Davide Corseri. La sua interpretazione dell’affascinante e pericoloso mondo occulto rientra nella storica tenebrosità cromatica ma la supera con uno sguardo nuovo, analitico e dissacrante. Le immagini, da buie composizioni, si trasformano in negativi di se stesse, memorie dell’immagine latente con valori coloristici invertiti. Al posto di tonalità scure e spente si estendono colori chiarissimi, quasi bianchi che, paradossalmente, costruiscono quella che la storia dell’arte chiama “pittura nera”. Il lavoro di Corseri dimostra come una semplice protesi tecnologica, la fotografia, dona un punto d vista nuovo e rivoluzionario per il creativo che è capace a coglierlo e svilupparlo nel linguaggio eterno della pittura.

Maurizio Virgili, l’artigiano dell’arte, della pittoscultura fa tesoro di ogni tecnica artistica non pittorica e usa la tela come “trampolino” per spingersi al di fuori o dentro lo spazio delle due dimensioni. La tecnica sfiora l’informale nella sua cifra espressiva ma si libera dall’”obbligo della materia-colore” coinvolgendo la presenza fisica oggettuale. Il risultato è la “narrazione” dell’azione artistica intenta a “contattare” lo spettatore e coinvolgerlo in un dialogo personale, anche se pubblico. In tal senso le tematiche che interessano Virgili sono incentrate sull’uomo, sul suo vivere, pensare e sentire, senza cadere in sillogismi esistenzialisti, ma dedicarsi allo scorrere della vita. L’attenzione dunque va di là dalla semplice attrazione della percezione per i colori vivaci e le sporgenze plastiche. L’interesse è richiamato da un’arte “fisica” e consapevole della propria corporalità, come lo è unicamente il suo creatore, l’uomo.

Raffaela Quaiotti impegna vetro, acrilico, acquarello, vino e caffè in una ricerca artistica ricca di riferimenti storici, di maestria accademica ma anche d’inventiva dinamica. La linea scorre su i volumi e gli accarezza come guidata dalla mano di Modigliani, la forma si scompone e ricompone in strutture angolose di stampo cubista, il colore si estende in definite campiture simbolista e la narrazione è irreale nella fantastica atmosfera metafisica. Quaiotti dispone della ricchezza dell’artista erudito e l’unicità della creatività, capace a costruire un linguaggio personale dall’espressione “poliglotta”. I lavori della pittrice veneta portano l’eleganza e l’emotività del sentire femminile, donando alla raffigurazione una “melodicità” coinvolgente lo sguardo in un percorso visivo poetico che sfiora l’onirico e permette all’occhio, come all’anima, di abbandonarsi ai dolci suoni della pittura.

Il disegno, la linea curvilinea, il tratto descrittivo sono le prime espressioni pittoriche. La roccia, il tessuto, la pelle sono le prime tele degli artisti primordiali. Il colore, di tonalità primarie, è organico e vive nel tempo trasformazioni cromatiche. Non esiste uno stile figurativo o astratto, ma solo una narrazione -decorazione, un atto di raccontare con la bellezza di cui è capace l’essere umano. Gregorio Prada Castillo conosce bene questo mondo e lo celebra con una ricerca dedicata alle prime forme artistiche e in stretto contatto con loro. L’artista si avvale di supporti, colori, materie, iconografie che permettono un dialogo tra passato e presente che genera risultati definibili Primitivismo, ma anche Astrattismo formale o Naif, il che dimostra quanto le etichette storiche sono restrittive sia per l’arte di oggi, come per quella di ieri.

Denitza Nedkova
Presentazione a cura del Critico Denitza Nedkova

Sponsorizzata da:
www.virtualstudios.it
www.genzianariccicomunicazione.it
www.ilpensieroartistico.eu
www.paolobalsamo.it
www.lavoriedilionline.it

Intervento a cura di Irene Gianello per l’Artista Raffaela Quaiotti

Inaugurazione: sabato 8 giugno 2013 ore 18.00

Galleria Wikiarte
via San Felice, 18, Bologna
Orari: da martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00 orario continuato
domenica e lunedì chiuso
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [56]
Tre personali
dal 30/10/2015 al 11/11/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede