In-between. Opere nascoste nelle camere, quasi confuse con l'arredamento, in dialogo con le composizioni della flower designer giapponese Sachiko Ito.
a cura di Silvia Robertazzi
IN-BETWEEN nasce dall'invito del proprietario del Byron di Forte dei Marmi, Salvatore Madonna, all'artista milanese Letizia Cariello a esporre le sue opere nell'hotel versiliano. Dopo aver visitato l'ex residenza della metà del secolo scorso di Pepito Canevaro, duca di Zoagli, Letizia sceglie di nascondere i suoi pezzi, quasi confondendoli con l'arredamento dell'hotel invece che esporre le opere in maniera tradizionale.
Quello che è piaciuto a Letizia è che il Byron ha saputo mantenere le misure e l'intimità originarie della residenza privata e si presenta come una casa piuttosto che come un albergo. Il proposito dell'artista si fa allora chiaro: confrontarsi con un luogo diverso dalla galleria d'arte per entrare in contatto con un pubblico più ampio. È una sfida con se stessa, un'occasione per mettersi alla prova. Ecco che il rapporto fra ambiente e opera d'arte si fa più stretto: l'arte chiede attenzione, la poesia si fa riconoscere e lo spazio di conseguenza si riqualifica e cambia la sua forza espressiva.
La domanda è però sempre la stessa: "che senso ha il lavoro di un artista contemporaneo?". Letizia Cariello prova a darsi una risposta affermando che se l'arte è capace di trasmettere emozioni, reazioni, riflessioni allora vale la pena di essere sperimentata.
Poesia chiama poesia.
A dialogare con i lavori di Letizia Cariello ci saranno le composizioni della flower designer giapponese Sachiko Ito, ideate appositamente per confrontarsi con i pezzi d'arte in mostra.
Un ulteriore stimolo a cercare i gesti poetici, a soffermarsi sui dettagli, a cogliere l'invisibile.
In un mondo dove tutto è pensato per essere desiderabile e facile da possedere, qui le cose/oggetti si fanno cercare.
Lo sguardo di chi attraverserà le sale del Byron sarà attratto da oggetti che chiedono la loro attenzione e restituiscono poesia al quotidiano.
Per l'occasione Letizia Cariello, produrrà piccole opere dedicate agli ospiti del Byron che verranno nascoste nelle loro camere.
Silvia Robertazzi che conosce da sempre la ricerca di Letizia Cariello, ha scelto insieme a lei opere e percorso espositivo, continuando con questo progetto un dialogo e un reciproco interrogarsi sulle questioni dell'abitare ("dimorare") per cercare ancora una volta di definire quello spazio intermedio che sta fra un oggetto e un frammento di materia capace di generare poesia.
Si ringrazia la partecipazione speciale di "Sometimes" by Gufram.
Inaugurazione sabato 8 giugno 2013, ore 18
Hotel Byron
viale Morin, 46 Forte dei Marmi (LU)