Castello Scaligero
Malcesine (VR)
via Castello
045 6570333
WEB
L'Arte Contemporanea nelle antiche dimore
dal 31/5/2013 al 30/7/2013

Segnalato da

Stefano Sbarbaro



approfondimenti

Giulia Sillato



 
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31/5/2013

L'Arte Contemporanea nelle antiche dimore

Castello Scaligero, Malcesine (VR)

28ma edizione del ciclo itinerante. Dipinti di 34 artisti scelti per dimostrare la vitalita' della pittura contemporanea italiana. Il progetto mette in luce la particolare intensita' di rapporto tra il genius loci della struttura ospitante e le opere.


comunicato stampa

La rassegna è a cura di Giulia Sillato, ideatore dell’exhibition series e teorico del Metaformismo. Il progetto mette in luce la particolare intensità di rapporto tra il genius loci della struttura ospitante e le opere degli autori in mostra, accostando visivamente i rispettivi piani e livelli storici.

In mostra le opere di trentaquattro artisti, molti dei quali presenti alla 54a Biennale di Venezia: Manlio Allegri, Dino Aresca, Gennaro Barci, Pietra Barrasso, Pietro Bellani, Emilio Belotti, Natalia Berselli, Alessandra Bisi, Martino Brivio, Adriana Collovati, Enzo Devastato, Enzo Fabbiano, Emanuela Franchin, Massimo Fumanti, Bruna Lanza, Luvit, Dino Maccini, Pierdomenico Magri, Eugenio Marchesi, Claudio Massimi, Carmine Mastronicola, Aldo Meineri, Osvalda Pucci, Angelo Racheli, Gianluca Ranieri, Carla Rigato, Maurizio Rinaudo, Liana Rover, Mario Salvo, Paola Serra, Rosa Spina, Fedora Spinelli, Francesco Terelle, Marco Tulipani.
Scelti per dimostrare che “l’odierna pittura italiana ha abbandonato del tutto, o quasi, i vecchi colori e le vecchie tele, rinnovandoli
con l’urgenza e l’imprevisto della contemporaneità, manifestati in materiali non consueti nella pratica dell’arte, ma a questa
interattivi, creando così loci visivi inediti ed enigmatici”.

Il Metaformismo nasce dall’esperienza di numerose Rassegne (unificate nel ciclo tuttora itinerante L’Arte Contemporanea nelle antiche dimore) che dal 1997 vengono realizzate in siti museali di prestigio: queste hanno consentito all’autore di confrontare tra loro i modelli artistici di due ere contrapposte: l’architettura ospitante e le sue decorazioni, che fa parte del passato, e gli odierni prodotti della creatività, che fanno parte del presente. Ravvicinando visivamente entrambi i livelli storici, antico-moderno, si è evidenziato una sorta di flusso continuo che trapassa da un piano all’altro, innestando nel contemporaneo energie trasmutative, che continuano a rompere la tradizionale unità e a ricomporne i pezzi sotto altre fattezze, rispettandone però il principio originario: la FORMA, intesa ora come mezzo e non più come fine. L’indagine, infatti, condotta sulle infinite possibili espressioni, ha portato a concludere che la contemporaneità si esprime nella pluralità dei processi trasformativi che agiscono sulle componenti formali prima dissacrandole e poi ricostituendole secondo criteri assolutamente arbitrari, da cui Metaformismo.
In proposito si legga il pensiero conclusivo dell’introduzione che apre il catalogo Mazzotta: “Il Metaformismo è una lettura attenta di tutte le forme presenti nell’opera artistica: tratti, punti, colori, masse cromatiche, presenza di elementi estranei alla pittura stessa, tutto ciò insomma che attiene alla forma, persino, estremizzando, alla forma stessa del quadro, in caso di espressione minimalista. Ma dalla forma si può addivenire alla materia e dalla materia si può addivenire al mezzo, e con ciò la scrivente sostiene che dalla pittura si può addivenire ad altro e che questo complesso processo trans-mutativo, quello vissuto dall’arte nella seconda metà del secolo scorso, è assolutamente previsto dal Meta-formismo”.

Catalogo Mazzotta
La prima parte del volume, dopo un breve prologo relativo al concetto di Metaformismo, presenta le principali vicende storiche che hanno caratterizzato l’identità culturale di Malcesine sul Garda. Particolarmente affascinante risulta per l’autore l’ipotesi dell’esistenza, sull’altura dell’attuale pieve di Santo Stefano, di un tempio dedicato alla dea egizia Iside, mentre il passaggio di Johann Wolfgang Goethe sulle incantevoli sponde del Lago di Garda, contribuisce ad arricchire di suggestioni artistiche e letterarie la storia di questo borgo che non mancò di affascinare esponenti dell’espressionismo tedesco, i quali qui finirono con il soggiornare.

con il Patrocinio
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Ministero degli Affari Esteri
Regione Veneto
Provincia di Verona
Comunità del Garda
Comune di Malcesine sul Garda
Assessorato alla Cultura di Malcesine sul Garda

Immagine: Marco Tulipani, Al centro dell'uragano, 2013

Stefano Sbarbaro - Mazzotta Comunicazione e Rapporti con i Media
Tel. +3902878380 - Fax +39028693046 ufficiostampa@mazzotta.it - stefano.sbarbaro@mazzotta.it

Castello Scaligero e Palazzo dei Capitani del Lago
Malcesine sul Garda (VR)

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